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Body scanner: al via la sperimentazione a Fiumicino

Iniziato ieri il periodo di prova durante il quale i passeggeri potranno scegliere di sottoporsi al controllo della macchina: diventerà obbligatorio fra qualche settimana.
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Body-scanner

Ormai la sperimentazione dei body scanner, che tanto hanno fatto parlare di sé, è partita. Sono in vigore al Terminal 5 di Fiumicino, e saranno in fase di sperimentazione tra le 4 e le 6 settimane, dopodiché diventeranno obbligatori. Nel periodo di prova, infatti, i passeggeri possono decidere volontariamente se sottoporsi o meno al body scanner; quando sarà obbligatorio, chi rifiuterà dovrà sottoporsi a un accurato controllo manuale.

Il dispositivo di Fiumicino è stato presentato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, dal ministro della Salute Ferruccio Fazio, dal presidente e dal direttore generale dell’Enac, Vito Riggio e Alessio Quaranta. Il primo a sperimentarlo è stato un americano, Trevor Jones, mentre i coniugi di Reggio Calabria, Valentina Cordì e Giuseppe Gullì, diretti a Washington, sono stati i primi italiani.

Tra quelli che si sono rifiutati, alcuni hanno risposto che non lo ritenevano necessario dal momento che era facoltativo, altri che non volevano perdere tempo, ma non si sono dimostrati contrari al macchinario; altri, tra cui una signora incinta, erano preoccupati per la propria salute; altri invece hanno accolto la novità con entusiasmo, ritenendo che ci sia bisogno di maggiori controlli.

Le maggiori preoccupazioni vertono sulla salute e la privacy. Ma, stando alle assicurazioni del ministro della salute e dei responsabili Enac, non ci sono problemi da entrambi i punti di vista. Le onde elettromagnetiche sono millimetriche, cioè a bassa frequenza, e inferiori a quelle emesse da altri apparecchi elettronici. L’immagine proiettata sullo schermo  è una figura standard stilizzata che non fa altro che indicare l’eventuale presenza di un oggetto sul corpo di una persona: solo in quel caso si procede alla verifica manuale. Il tutto impiega una decina di secondi.

Il body scanner è già attivo negli Stati Uniti; in Olanda è in uso da qualche anno, mentre è in sperimentazione in Francia e Gran Bretagna. Rappresenta la seconda fase di controlli: la prima al check in col metal detector, quindi il body scanner al gate. Usa, Gran Bretagna e Israele sono le destinazioni “sensibili” del terminal dove è stato impiantato il dispositivo per la fase di prova.

Giuseppe D’Angelo

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