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Capodanno cinese, il 2016 è l’Anno della Scimmia

Tra musica, danze e folklore, le comunità cinesi di tutto il mondo festeggiano l’Anno della Scimmia. Scopriamo le curiosità e gli eventi legati a questa antichissima tradizione.
A cura di Angela Patrono
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L'8 febbraio 2016 il calendario cinese segna l'ingresso nell'anno della Scimmia. Si tratta di un evento estremamente sentito per tutte le comunità cinesi del mondo. Il Capodanno cinese, noto anche come Festa di Primavera, è una ricorrenza diffusa non solo in Cina ma anche in altri paesi asiatici come Mongolia, Corea e Vietnam, senza contare le folte comunità aggregate nelle Chinatown sparse per il globo.

Danza del Leone a Pechino - Foto Lapresse
Danza del Leone a Pechino – Foto Lapresse

Seguendo la suddivisione dodecennale dello zodiaco cinese a cui viene assegnato un animale per anno, il segno della Capra cederà il posto a quello della Scimmia. Il calendario cinese è di tipo lunisolare, ossia adotta alcuni elementi del calendario solare usato in Occidente pur preservando dettagli del calendario lunare che segue le fasi della luna nuova. La data del Capodanno cinese cade così tra il secondo e il terzo novilunio che segue il solstizio d'inverno.

Nelle metropoli cinesi come Pechino e Shanghai si prevedono celebrazioni in grande stile. Dopo la consueta cena della Vigilia a base di carne e pesce, prendono il via festeggiamenti prolungati, con fuochi artificiali e petardi che continuano a scoppiettare ininterrottamente fino alle prime luci dell'alba. Le celebrazioni durano 15 giorni e si concludono con la tradizionale Festa delle Lanterne contraddistinta dalla parata che segna l'arrivo della Luna Piena. Il rosso è la tinta predominante dell'intera festa in quanto segno propiziatorio contro gli spiriti maligni incarnati dal mostro Nian. Questa leggenda carica di folklore è incarnata nella caratteristica Danza del Leone, in cui un manichino dalle fattezze di leone si dimena al ritmo di tamburi e cimbali. Durante il Capodanno cinese vige un'usanza particolare: la gente si scambia tradizionali doni in pacchetti rossi consegnati dalle coppie sposate alle persone non sposate in segno di buon augurio. Le feste più belle del mondo, oltre che naturalmente in Cina, si svolgono a Hong Kong e nelle Chinatown di grandi metropoli come New York, Los Angeles e San Francisco, ma anche Londra, Bangkok, Australia e Nuova Zelanda.

Anche l'Italia in questi giorni pullula di appuntamenti per immergersi nella cultura cinese. Le folte comunità presenti coinvolgeranno gli abitanti di alcune città in numerosi eventi a tema. A Milano i festeggiamenti esploderanno a Chinatown nei dintorni di via Paolo Sarpi, culminando il 14 febbraio con la sfilata del dragone, seguita da esibizioni di scuole di danza e arti marziali. Presso la Fabbrica del Vapore si terrà invece il lancio delle lanterne che contengono i desideri per l'anno nuovo. A Padova l'Istituto Confucio proporrà workshop di artigianato cinese, corsi di cucina, mostre artistiche e cerimonia del tè, oltre a laboratori per bambini. Prato, città simbolo dell'integrazione con la cultura cinese, festeggia l'evento con tre giornate dedicate alla convivenza tra le due comunità, dal 19 al 21 febbraio. Il primo giorno il tema sarà "camminare", con una passeggiata di quartiere. Il 20 febbraio il tema è "pulire" e vedrà in scena una pulizia collettiva effettuata da italiani e cinesi; il 21 si passerà al vero e proprio "festeggiare" con una mostra di quartiere, la sfilata del dragone e l'immancabile lancio delle lanterne dei desideri. Restando in Toscana, a Pisa fino al 13 febbraio si terrà il Chinese Film Festival alla stazione Leopolda.

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