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Ridere in faccia alla morte: i cimiteri più strani del mondo

Perché i monumenti funebri devono essere motivo di tristezza? O il loro aspetto tetro incutere paure da esorcizzare nei racconti dell’orrore? Date un occhio a questi ultimi luoghi di riposo: non c’è molto da piangere di fronte a queste lapidi.
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Luoghi di silenzio e di memoria, di dolore e di lacrime: sicuramente l'immagine che si associa a un cimitero non è quella di un posto giocondo e felice. Tutt'al più, quando calano le tenebre, i sepolcri diventano protagonisti di racconti dell'orrore, di quelli che si sentono durante la notte di Halloween. Ma perché lapidi e tombe devono per forza farci sprofondare nella tristezza? D'altronde la morte è parte della vita stessa, e per chi ci crede è solo un passaggio verso una vita ultraterrena. Insomma, non c'è morte senza vita, e sono proprio i vivi, d'altronde, ad erigere i monumenti funebri. Tanto farlo allora in maniera particolare e bizzarra, in modo da scacciare tristi pensieri. Alcuni dei cimiteri che seguono potrebbero strapparci un sorriso, altri potrebbero farci riflettere. Ma saremmo troppo occupati ad ammirarne l'originalità per metterci a piangere.

Cimitero Allegro di Sapanta, Romania

Una risata vi seppellirà: il Cimitirul Vesel è sicuramente il luogo di sepoltura più bizzarro che vi possa mai capitare di incontrare. Non c'è spazio per la tristezza da queste parti: qui le tombe sono colorate e arricchite da decorazioni vivaci. Ma non è l'unica cosa a farci sorridere: le varie lapidi sono incise con epitaffi umoristici sulla morte dei loro proprietari. E accompagnate da immagini che ne rappresentano la loro vita, i loro hobby, le loro passioni e persino il momento della loro morte.

Cimiteri più grandi del mondo
Foto di Andrei Stroe

Il Cimitero Allegro di Sapalta è opera di uno scultore, Stan Ioan Patraş, che nel 1934 decise di intagliarsi la propria tomba nel legno. E lo spirito comico con cui lo fece lo ispirò talmente tanto da proseguire nell'opera con altre croci. Il cimitero ha continuato a crescere con il suo umore positivo anche durante gli anni della guerra e del regime comunista. E tutt'oggi segue le orme del suo autore, ormai defunto, contando un totale di 800 tombe. Nonostante le apparenze, questo luogo è meno paradossale di quanto si possa pensare. La cultura rumena ha un atteggiamento molto ottimista nei confronti della morte: un retaggio degli antichi Daci, che credevano nell'immortalità dell'anima e nel passaggio a una vita migliore.

Cimitero della Mafia di Ekaterinburg, Russia

L'argomento non dovrebbe far ridere: eppure dopo aver guardato queste tombe non possiamo trattenerci dallo sbellicarci. Perché si tratta dell'apoteosi del kitch, realizzate per persone che avevano una spropositata considerazione di sé stessi e che ora fortunatamente sono due metri sotto terra. Ekaterinburg è una delle città più grandi della Russia, ma durante gli anni '90 è stata anche una delle più criminali. La mafia russa imperversava e due maggiori clan si davano battaglia, mandandosi vicendevolmente al creatore i propri membri. Questi venivano sepolti tutti nel cimitero di Shirokorechenskoe.

Cimitero della mafia, Russia

Le tombe riflettevano lo stile di vita del defunto, a partire dal cattivo gusto: enormi lapidi di pregiato marmo nero alte più di una persona con incise col laser le immagini del gangster di turno. A primo impatto risalta il profilo cafone del criminale in jeans e giacca di pelle, che ostenta preziosi e orologi d'oro con fare arrogante e spavaldo. Per non parlare degli epitaffi, che ne riportano il soprannome da mafioso e la sua abilità: come "sesto dan di judo" o "esperto nell'uso dei coltelli". Nonostante Ekaterinburg punti su altre attrazioni turistiche degne di considerazione, non mancano di certo quelli che organizzano visite a pagamento a questo infame luogo di sepoltura.

Neptune Memorial Reef di Miami, Florida

Molti sognano di farsi cremare e spargere le loro ceneri in mare. Gli ideatori di questo progetto sono andati ben oltre: utilizzare i resti dei defunti per creare la più grande barriera corallina artificiale del mondo. Il nome del Neptune Memorial Reef ci riporta direttamente alla mente il dio dei mari. Ma Atlantis Reef, come è anche conosciuto questo cimitero sottomarino, ci fa pensare alla mitica città sommersa. Mai paragone fu più azzeccato: si tratta infatti di una vera e propria opera ingegneristica che potrebbe appartenere a qualche leggendaria civiltà scomparsa e inghiottita dalla acque. O almeno è quello che penseranno gli archeologi del futuro.

Neptune Memorial Reef, Florida

Ma l'idea dietro al progetto è del tutto bizzarra: le ceneri dei cremati sono state mischiate al cemento per creare questa vasta struttura 12 metri sotto il mare al largo delle coste di Key Biscayne, in Florida, nella contea di Miami. L'area coperta è di 65.000 m²: dal suo completamento nel 2007 è rimasta intoccata, e il corallo ha attecchito come era nelle intenzioni dei suoi creatori. Oggi questo mausoleo in fondo al mare è davvero la più grande barriera corallina realizzata dall'uomo.

Cross Bones Graveyard di Londra, Inghilterra

Questo luogo di riposo risale ai tempi medievali, ed è popolarmente conosciuto come cimitero per donne nubili. Un eufemismo per prostitute. Si trattava infatti delle meretrici che lavoravano nei bordelli legalizzati di Londra, grazie all'autorizzazione del vescovo di Whincester: costui esercitava la sua autorità nell'area di Southwark, dove si tenevano numerose attività normalmente illegali all'interno della City. Naturalmente il cimitero era sconsacrato, ma per secoli ha ospitato i cadaveri delle defunte, per un numero stimato di 15.000 salme. L'eccesso di sepolture ha portato alla chiusura del sito nel 1853.

Foto di Kat Sommers
Foto di Kat Sommers

Oggi i cancelli del Cross Bones sono decorati con nastri, fiori, piume, bracciali, quadretti e calze di seta. Il cimitero ha acquisito il riconoscimento di sito storico dal comune nel 2005. Ma già dal 1998 i londinesi hanno ripreso a onorarne la memoria con una speciale processione nella notte di Halloween, che si svolge candele alla mano e recitando poesie e canzoni per ricordare le donne conosciute come le "oche di Winchester".

Il cimitero dei gusti di gelato di Waterbury, Vermont

Molte compagnie di alimenti dolciari lanciano prodotti nuovi sul mercato e poi li ritirano per svariati motivi. Ma questa compagnia di gelati fa di più: quando "uccide" un gusto lo tratta con rispetto, dedicandogli addirittura una sepoltura vera e propria in quello che è il cimitero dei gusti di gelato. Non facciamo il nome dell'azienda per ovvi motivi pubblicitari: ma la sua presenza sul mercato è decennale, e in questo periodo ha fatto fuori parecchi gusti. Sapori che erano amati dalle persone, ma che hanno smesso di essere prodotti perché un tale ingrediente diventava troppo costoso, o perché il procedimento di elaborazione troppo complicato.

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Forse in linea con quella che è la moda attuale degli zombi, ma sul sito web della compagnia vi è anche un form per "risuscitare" dei gusti. Naturalmente non è detto che la richiesta venga accolta. Anche perché ci sono stati svariati casi di gusti che non hanno incontrato i favori del pubblico, e che è meglio che rimangano sottoterra dove si trovino. La morte in questo caso è una metafora, ma il cimitero è reale, con tanto di epitaffi sulle lapidi. E ogni giorno il luogo riceve sempre i suoi piccoli gruppi di visitatori che portano gli omaggi al loro gusto preferito scomparso.

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