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Cosa fare a gennaio: tutti gli eventi in Italia

Finito l’anno vecchio non c’è modo migliore per iniziare il nuovo anno se non partecipare ad una delle tante feste e sagre che si svolgono per tutta la penisola. Musica, spettacoli e tante Befane ecco qualche idea per trascorrere il mese di gennaio in allegria.
A cura di Stefania Lombardi
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Nel mese di gennaio con le feste appena trascorse, la voglia di girare per i borghi ancora addobbati ed assaporare le pietanze tipiche del Natale non accenna ad esaurirsi. Ad esaudire questo desiderio sono ancora una volta le sagre e le feste che vengono organizzate in tutte le regioni della penisola. Tra mercatini che resteranno aperti ancora per pochi giorni, sagre di paese, feste folkloristiche, il nostro paese è sempre ricco di manifestazioni che animano i week end. Una delle feste più celebre del mese di gennaio è quella dell'Epifania, che rappresenta il termine delle festività natalizie, e l'ultimo giorno delle vacanze di Natale prima della riapertura delle scuole e degli uffici in Italia. Dato che l'epifania tutte le feste porta via, per molti rappresenta l'ultima possibilità per viaggiare in inverno ed un'idea può essere visitare i paesi in cui si organizzano varie manifestazioni come sagre, feste, concerti, festival, falò, mostre e mercatini o il tradizionale arrivo della befana che può volare su una scopa o venir giù da un campanile. Quindi dopo Natale e Capodanno vediamo dove trascorrere un week end in Italia, tra i mille eventi che rappresentano una buona occasione per viaggiare.

2 – 4 gennaio
6 gennaio 2015- Epifania
9 – 11 gennaio
16 – 18 gennaio
23 – 25 gennaio

2- 4 gennaio

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[Foto di Salvatore Alaimo]

– Tentavecchie a Gradoli, Viterbo. La Befana viene da sempre identificata con la vecchietta che nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio porta dolci e caramelle ai buoni, mentre riempie di carbone le calze dei cattivi. Nelle 3 sere che precedono l'Epifania, cioè dal 3 al 5 gennaio, c'è un luogo in cui le tante vecchie si riuniscono e girano per la cittàù facendo un gran baccano. Si tratta di Gradoli in provincia di Viterbo, dove ogni sera persone di ogni età si ritrovano nella piazza centrale del paese armate con strumenti che producono il più gran fracasso possibile. Una volta raggiunto un buon numero di elementi si incamminano per le strade formando un'orchestra itinerante che da vita a questa sinfonia assordante e strampalata.

– Festa Nazionale della Befana, Urbania (Pesaro – Urbino). Vestita con i migliori stracci, il naso aquilino e la sua immancabile scopa, la Befana si trova ad uscire dalla sua casa, che si trova proprio ad Urbania. In onore della vecchietta in questa città si tiene una grande festa dal 2 al 6 gennaio, durante la quale non mancheranno doni e caramelle, sfilate, giochi, mercatini, spettacoli itineranti ed il Palio della Befana. Il primo giorno della festa, la Befana, uscita dal suo letargo, riceverà le chiavi della città dal sindaco. Da questo momento la città cambierà volto, i luoghi della città si trasformeranno in un piccolo paese dei balocchi, con tanto di Viale, piazza del Cioccolato, L'emporio della Befana, ed in ogni angolo ci saranno calzette colorate da riempire. Tra queste si farà notare la calza più lunga del mondo, che ogni anno diventa sempre più lunga e sfilerà per la città seguita da decine di Befane. Inoltre tutti i giorni le befane scenderanno dalla torre campanaria, mentre l'ultimo giorno i quattro rioni della città si daranno battaglia nel Palio della Befana, con tante prove di abilità ed esilaranti  gare come Befana col sacco, Befana in carriola, Befana in Bici e Befana in Biga.

– Raduno Nazionale delle Befane e dei Befani, Fornovo Taro (Parma). Altro luogo d'Incontro delle Befane di tutt'Italia è Fornovo Taro, dove ad incontrarsi sono però anche i Befani. Il 5 ed il 6 gennaio si tiene una lunga festa con tanti giochi, l’elezione di Miss Befana e la Disco Befana. Il 6 gennaio apriranno i mercatini con tante bontà, infatti qui la Befana non porta solo dolcetti, ma anche le specialità tipiche della regione.

– La Befana scende dal campanile, Pistoia. Qui la festa della Befana è davvero speciale. Nel pomeriggio del 6 gennaio dal campanile della città si vedrà una Befana che aiutata dai pompieri riuscirà ad atterrare in Piazza del Duomo per dispensare caramelle e cioccolatini. L'evento è organizzato proprio dai Vigili del Fuoco che soccorreranno la povera Befana che per colpa di un difetto della sua scopa andrà a sbattere contro il campanile alto ben 66 metri.

Nott de Bisò, Faenza (Ravenna). In Emilia Romagna si tiene uno degli eventi più famosi della notte dell'Epifania. La sera del 5 gennaio, in conclusione del Palio del Niballo, un grande fantoccio che simboleggia Annibale, viene trasportato in Piazza del Popolo a bordo di un carro trainato da buoi per essere poi bruciato insieme alle catastrofi e alle sventure dell’anno appena passato. Ed è in questo momento che entra in scena l’altro protagonista dell’evento, il bisò, il famoso vin brulè della zona.

– Brusalavecia, Verona. Non è un incitamento alla violenza contro gli anziani, ma solo un modo, usato a Verona, per scacciare la mala sorte. Il 6 gennaio, nella centrale piazza Bra, verrà bruciato un fantoccio, che seve a scacciare via tutte le cose negative dell'anno precedente. Prima del rogo si celebra la Befana del Vigile, durante la quale una cinquantina di auto e moto d’epoca sfileranno nei luoghi più belli di Verona, fino a giungere a piazza Bra.

9 – 11 gennaio

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[Foto di Angelo]

– I canunsei de Sant’Antone, Castelcovati (Brescia). Dall'8 al 18 gennaio a Castecovati si tiene la festa dedicata a Sant’Antonio Abate. In questo borgo, la tradizione vuole  che durante la festa i cittadini si raccolgano intorno ad una grande tavola per gustare la tipica specialità del luogo: i canunsei. Questi sono dei gustosi ravioli preparati in casa il giorno precedente  dalle attente massaie che seguono la ricetta tradizionale. Per tutta la durata della manifestazione anche le trattorie e le osterie aderenti all’iniziativa proporranno dei gustosi menù a tema.

– Battuglie ‘e pastellesse, Macerata Campania (Caserta). Altra festa Folcloristica in Campania, precisamente in un piccolo borgo di Caserta. Da domenica 11 gennaio, fino al 17 dello stesso mese, per la città si sentirà il tipico ritmo della pastellessa, una musica tradizionale del paese. Per le strade sfileranno le Battuglie, cioè i carri allegorici su cui si esibiscono i Bottari di Macerata Campania percuotendo botti, tini e falci.

16 – 18 gennaio

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[Foto di Christian Roberti]

– Festa delle farchie, Fara Filiorum Petri, (Chieti). Oltre alle Befane, l'altro elemento che accomuna il mese di gennaio è il fuoco. Manichini, paglia e altro vengono bruciati in vari paese per salutare le cose negative dell'anno precedente augurandosi buona fortuna per l'anno che verrà. In provincia di Chieti il 16 gennaio vengono issate delle colonne di canne, dette farchie, dinanzi la chiesa di Sant'Antonio Abate ed incendiate nella sommità. In particolare questa usanza deriva dal ricordo del miracolo del santo, che durante l'invasione francese del 1799  apparve alle truppe francesi che volevano entrare a Fara e trasformò le querce, che circondavano il paese, in fiamme costringendo alla fuga i soldati.

– Sagra della Polenta, Sermoneta (Latina). Il 18 gennaio in provincia di Latina viene dedicata una grande sagra ad un cibo che riscalda i palati nelle fredde sere d'inverno. la polenta. In questa giornata, all'ora di pranzo, tutti gli abitanti si riuniscono in Piazza del Popolo e la polenta, preparata in tegami di rame, viene distribuita a tutti. Nel centro storico ci saranno diverse iniziative, come mostre, degustazioni di prodotti tipici e un mercatino dell’artigianato.

– Sagra della frittella di cavolfiore a chilometro zero, Tuscania, (Viterbo). Anche a Tuscania si tengono i festeggiamenti in onore di Sant'Antonio Abate, ma qui si festeggia a suon di frittelle di cavolfiore. Il 18 gennaio, tutti gli angoli saranno animati da musica, artisti di strada e mercatini di prodotti tipici. Le tanto attese frittelle di cavolfiore vengono fritte in un padellone nella piazza principale del paese.

– La notte dei falò, Nusco (Avellino). Dal 17 al 19 gennaio il vino ed il fuoco riscalderanno le fredde notti di Nusco. Una festa da una tradizione antichissima, infatti i primi falò venivano accesi per scacciare la peste, che nel 1656 solo a Nusco fece registrare ben 1200 vittime. Oggi la festa si anima con spettacoli folkloristici, musica popolare e gastronomia tipica. In piazza verranno accesi i tradizionali falò che arderanno dal sabato 17, inoltre l'ultimo giorno della festa il centro storico sarà animato da maschere e musica che daranno il via al Carnevale avellinese.

– Ruzzola del formaggio, Pontelandolfo (Benevento). Una competizione davvero particolare terrà con il fiato sospeso l'intero borgo di Pontelandolfo. Dal 17 al 23 gennaio si sfideranno degli scelti tiratori di formaggio. Infatti gli atleti si sfideranno nel lancio di forme di cacio con uno spago, chiamato arrotolato intorno. Vince chi arriva al traguardo con un numero minore di lanci ed il trofeo sarà il formaggio stesso.

– Palio di San Antonio, Buti (Pisa). Il palio di Buti è uno dei più suggestivi d'Italia. Si svolge il 18 gennaio secondo un rituale tradizionale. La mattina c'è la benedizione dei cavalli a cui segue il rito di trippa e vino. Alle 10.30 inizia la sfilata storica, durante la quale i cavalli ed i fantini passeranno per le strade della città, mettendo anche in scena un'affascinate rievocazione storica. Alle 14 e 30 avrà inizio il palio, sotto lo sguardo vigile di un'attenta giuria che dichiarerà la contrada vincitrice.

23 – 25 genaio

– Sagra del Sabadone, Massa Lombarda (Ravenna). Come ogni anno a Massa Lombarda il 25 gennaio in occasione delle festa del santo Patrono si tiene la sagra del Sabadone, il dolce tipico massese. Questa prelibatezza prende il nome dal mosto d'uva ottenuto dalla bollitura di quest'ultimo per ore ed ore fino a che non si trasforma in crema. Il dolce è un tripudio di sapori, farina di castagne, mostarda, frutta secca, un gusto davvero raro da far provare alle vostre pupille gustative.

[Foto principale di Bas Ernst]

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