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10 cose da fare in Irpinia: tra attrazioni tipiche ed attività insolite

L’Irpinia è una terra dai mille volti, in apparenza ferma nel tempo e nello spazio, ma in realtà viva ed affascinante. Per riassumere le cose da fare in Irpinia non basterebbe un libro, ma scopriamo quali sono le 10 cose da fare assolutamente, tra bellezze artistiche e naturali e qualche attività insolita.
A cura di Stefania Lombardi
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State partendo per l'Irpinia, ma mentre vi avvicinate alle verdi colline puntellate di pale eoliche vi state chiedendo: ma cosa fare in Irpinia oltre a passeggiate nei parchi e visite nei borghi? L'Irpinia è una terra che offre molte cose da fare, alcune anche insolite. Pianificando la vostra vacanza potrete rendere il viaggio nella provincia avellinese una vera esperienza. L'Irpinia, una terra in apparenza isolata, ferma nel tempo, ma che dietro questo volto offre una moltitudine di attrattive che renderanno il vostro viaggio in Italia unico ed irripetibile. In quest'aria c'è davvero di tutto, dai percorsi eno gastronomici, allo sport, la natura senza dimenticare l'arte e cultura di cui questa  terra è ricca.

Quali sono le 10 cose da fare prima di lasciare l'Irpinia?

1) Visitare i Castelli Irpini

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[Foto di Fiore S. Barbato]

La prima tra le dieci cose da fare in Irpinia è visitare i suoi meravigliosi e fiabeschi castelli. La zona dell'Avellinese infatti è ricca di fortificazioni, torri e roccaforti immerse nel verde delle colline e avvolti dall'aria buona che solo qui si può respirare. I Castelli Irpini sono sorti nel Medioevo, sono sopravvissuti a diverse epoche storiche, portando i segni di battaglie, saccheggi ed estenuanti difese. Fino  quando si sono trasformate in dimore signorili, custodi dei fasti delle potenti famiglie che li hanno abitati. Entrando in queste dimore sembra ancora di sentire l'eco della musica che accompagnava le feste mondane e la creatività che ha visto passare poeti ed artisti che esprimevano la loro arte a corte. Quasi tutti i comuni Irpini possiedono un Castello, alcuni sono dirottati, altri diventati delle dimore storiche dove è possibile dormire, altri rimasti perfettamente intatti, ognuno ha la propria storia e delle vicende da raccontare. Molti avvenimenti oggi rivivono grazie a percorsi e progetti culturali che mirano a recuperare la storia di vecchie tradizioni. Tra i Castelli da non perdere ce ne sono molti nella zona dell'Alta Irpinia, come il Castello di Morra, dimora di cardinali e poeti, il gentilizio Castello Candriano, l'inaccessibile Rocca di San Felice e l'imponente Castello longobardo di Sant'Angelo dei Lombardi.

Sempre in Alta Irpinia, nel lato orientale si incontra un'altro castello che merita di sicuro una vista. Il Castello di Bisaccia avvolto nel mistero della principessa che lo ha abitato. Questa dimora ha avuto ospiti di prestigio come Federico II di Svevia, che ne fece la sua dimora di caccia e Torquato Tasso che vi soggiornò nel 1588. Poco distante da Bisaccia, in un paesaggio incontaminato e di una vegetazione lussureggiante, collocato a 740 metri sul livello del mare, si trova Monteverde. Un paese arroccato stretto intorno al suo castello risalente al periodo longobardo.

Altra zona di Castelli è quella di Altavilla Irpina, con il palazzo Comitale, poi il maestoso castello di Ariano Irpino, di origini normanne e ricostruito in epoca aragonese. Ancora Atripalda, Avella e la stessa Avellino sono custodi di antichi manieri. L'elenco di sicuro non finisce qui, ci sono ancora i castelli di Cairano, le cortine murarie di Calitri. In alcune di queste dimore si possono anche vivere esperienze particolari, come a Castelvetere sul Calore dove il Castello è completamente fuso nell’abitato ed ospita l’albergo diffuso. La lista di Castelli è ruderi potrebbe essere infinita,ma proviamo a segnalare i più importanti: Lacedonia, il castello Lancilotti di Lauro, uno dei più belli e meglio conservati, Mercogliano, Montella, Montemarano, Montemiletto, Nusco, Zungoli. Visitare l'Irpinia ed i suoi Castelli è un'occasione da non perdere non solo per ammirare i le rocche che hanno fatto la storia di questi luoghi, ma anche per conoscere quanto di più prezioso il territorio ha da offrire.

2) Scoprire la vita contadina nel Museo Etnografico di Aquilonia

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Per catapultarsi nelle tradizioni dell'Irpinia bisogna visitare il Museo Etnografico di Aquilonia, il più grande d'Europa nel suo genere. Questo museo presenta delle istallazioni molto affascinanti che fanno rivivere la vita della civiltà contadina, raccontando storie e mostrando pezzi di un passato troppo spesso dimenticato. Visitare questo museo vuol dire fare una vera e propria esperienza di viaggio nella storia, all'epoca in cui si viveva di cose semplici e la manualità era la risorsa più importante. Il museo Etnografico di Aquilonia espone circa 13000 oggetti raccolti in 1500 metri quadrati espositivi. Nel museo si può trovare davvero di tutto, dal falegname al ciabattino, dal veterinario alla classe di una scuola, dal barbiere ad una vera abitazione contadina riprodotto così come era allora, con la culla appesa al soffitto ed il cibo guadagnato con il sudore dei contadini. L’aspetto interessante è che il museo si basa sulla logica della donazione e di conseguenza l’allestimento è in continua evoluzione, vale a dire che gli stessi cittadini hanno donato e continuano a donare oggetti che avevano nelle loro case, poiché hanno capito l’importanza di condividere il proprio passato con tutta la comunità e soprattutto con le nuove generazioni. Una volta finita la visita si può anche portare a casa un pezzo del museo, come i giocattoli di un tempo reinterpretati e realizzati dai nonni del paese.

3) Mangiare caciocavallo

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Per gustare tutto il sapore dell'Irpinia bisogna assaggiare almeno una volta il caciocavallo. Non è come quello che avete mangiato finora, qui ha un sapore unico che conquista anche i palati più esigenti. L'area di produzione del caciocavallo è collocata nell'alta Irpinia, lungo la dorsale dei monti Picentini che da Montella va verso la Lucania. La tavola Irpina offre prodotti che riportano ai gusti semplici che la terra sa offrire, e questo formaggio ne è il giusto esempio. Ce ne sono di diversi tipi, per esempio il caciocavallo podolico, ottenuto da latte di razza podolica, una razza bovina allevata allo stato brado. A Zungoli viene stagionato dai 4 ai 9 mesi nelle tradizionali grotte di tufo. Altro tipo caratteristico è l'impiccato, cioè quello che viene cotto lentamente su una brace ardente con legno rigorosamente di castagno, che emana profumi che aromatizzano il caciocavallo. Per assaggiare il vero caciocavallo bisogna andare nelle cascine, dove questo formaggio viene ancora prodotto come una volta. Come quella di Lacedonia della famiglia Gargano e fare una chiacchierata con zio Mario, il capostipite.

4) Fare un'escursione in quad

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[Foto di Mick Loob]

Un'esperienza assolutamente da provare in Irpinia: un'escursione in quad. Un viaggio a contatto con la natura passando tra storia e cultura. Queste moto a quattro ruote vi condurranno in un'esperienza divertente ed emozionate tra monti, pianure, laghi, fiumi e riserve naturali.  In Irpinia gli itinerari che si possono attraversare in quad sono vari. Molto bello è quello a Valmiscano e Fortone che mostra una Campania un pò inedita e poco esplorata. Da Bagnoli Irpino si può viaggiare sui Monti Picentini  lungo percorsi di straordinaria bellezza. Come escursioni in quad nella zona del Lago Laceno, un'esperienza ideale per trascorrere le giornate divertendosi a contatto con la natura gustando l'ottimo cibo locale. I prezzi vanno dagli 80 euro a coppia per un tour di 2 ore fino a 130 se viene compresa anche la cena. 

5) Sponzarsi allo Sponz Fest di Calitri

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[Foto di RedFlake]

Mettersi in ammollo e ballare, questo è lo slogan dello Sponz Fest che si svolge ogni anno in estate nel magnifico borgo di Calitri. Si tratta del primo festival dedicato allo sposalizio, nato da un'idea del cantautore Vinicio Capossella, nativo proprio di queste terre. Tra le cose da fare in Irpinia partecipare a questa festa vi porterà nel vivo delle tradizioni e della cultura popolare di cui questa terra è ricca. Il termine sponz, non indica il matrimonio come si potrebbe pensare, bensì la spugna, quindi un festival dell'infradiciarsi, cosa che accadeva, e forse accade ancora, durante le lunghe feste da matrimonio. Questa parola deriva dal baccalà, un pesce che veniva messo in ammollo per molto tempo prima di poter essere mangiato. Quest'anno lo Sponz Fest andrà in scena dal 28 al 30 agosto. Visitare la città in questi giorni significa entrare in grande sala da matrimonio a cielo aperto, con gruppi musicali che canteranno e suoneranno per tutto il paese. La musica è quella che si ballava nei matrimoni negli anni 50, molti dei quali riarrangiati con ritmi ballabili dallo stesso Vinicio Capossela, e che si trovano nell'album "Primo Ballo", realizzato dalla Banda della Posta insieme al cantautore. Si potrà ballare in ogni angolo del paese, nei vicoli e nelle grotte. Si celebreranno le nozze d'oro di alcune longeve coppie del paese che rinnoveranno la promessa d'amore condividendola con tutta la comunità in una grande festa di matrimonio.

6) Andare alle "Città itineranti"

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Quest'anno l'Alta Irpinia ospiterà un grande evento a cui partecipare sarà un'esperienza indimenticabile. Questa terra ricca di tradizioni, storia e cultura celebra in un evento la bellezza e la ricchezza dei suoi luoghi. L'evento di cui stiamo parlando è le “Le città itineranti. Percorsi e identità” (programma). Questo progetto durerà ben tre mesi e nasce dalla volontà da parte dei paesi dell’Alta Irpinia di riscoprire la propria identità puntando sulla propria storia. Bisaccia, Aquilonia, Monteverde e Lacedonia, i quattro borghi protagonisti delle Città Itineranti hanno creato un’associazione di scopo per la pianificazione di questo progetto, che vede la direzione artistica di Gianpiero Francese e quella di Dario Bavaro per l’evento di Monteverde oltre che all’impegno del progettista Donato Tartaglia e del responsabile del procedimento Giuseppe Calabrese. I quattro comuni della verde Irpinia esprimono quattro pagine di storie differenti, che unite insieme costituiranno un percorso tra leggende, musiche e racconti emozionanti e suggestivi. A Bisaccia il protagonista sarà il castello, con narrazioni e la storia della principessa ed il suo popolo. A Lacedonia, invece sarà rievocata la terza guerra sannitica, mentre Monteverde, il borgo più bello d’Italia, diventerà animato con eventi multimediali e teatrali. Infine il borgo di Aquilonia farà rivivere la sua quercia secolare con uno spettacolo presso la Badia di San Vito. Se volete conoscere davvero l'Irpinia partecipare a questo evento è d'obbligo. 

7) Pic-nic sui monti

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[Foto di Tanzen80]

Con la bella stagione la voglia di stare all'area aperta con gli amici o con la propria famiglia si fa sempre più forte. Allora cosa fare in una bella giornata di sole? Un'idea è fare un bel pic nic tra la natura gustando prodotti tipici. L'Irpinia è la zona ideale per una gita fuori porta in Italia, qui le zone verdi non mancano di certo ed inoltre non solo si respira aria buona e buon cibo casareccio, ma in ogni angolo si apre uno scorcio pittoresco o una strada lastricata, tutto in un’atmosfera unica. Nei tanti parchi dell'Irpinia oltre a mangiare su un verde prato si possono praticare escursioni naturalistiche e paesaggistiche per ammirare i tanti panorami mozzafiato. Una delle zone dove andare è il Lago Laceno, con molte zone attrezzate per pic nic. Le più note sono quelle situate nei pressi degli impianti di risalita del Monte Raiamagra, dove il costo varia dai 2 ai 5 euro a persona per le spese di pulizia. Molto bello è anche il Monte Terminio, che si trova all'interno del Parco Regionale dei Monti Picentini. Qui si trovano molte aree attrezzate i pic nic e molti percorsi naturali in cui avventurarsi .

8) Partecipare ad un corso di cucina

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[Foto di Mariodamerio]

Nella terra del cibo buono e saporito perchè non provare ad imparare qualche succulenta ricetta così da portare qualche squisitezza anche nella propria tavola. Nella provincia di Avellino in occasione di feste e sagre vengono organizzati vari corsi di cucina tipica svolti da chef di comprovata esperienza che sveleranno ai corsisti tutti i segreti delle migliori ricette irpine. Questi corsi sono volti a riscoprire le tradizioni della cucina locale, quindi si insegna a cucinare con la sapienza e la dedizione di un tempo. Tutto sempre e solo con i prodotti del territorio, solo così il cibo acquisisce quel gusto inconfondibile. Tornati a casa potete vantarvi con i vostri conoscenti preparando piatti prelibati che allieteranno il palato anche a chi è di gusti difficili.

9) Girar per borghi

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[Foto di ProlocoGesualdo]

Se non sapete proprio cosa fare in Irpinia su una cosa non sbaglierete di certo. Visitate i piccoli borghi avellinesi e potrete dire di aver visto alcuni dei luoghi più belli del mondo. L'Irpinia è costellata di piccoli borghi medioevali arroccati su monti dove sembra che il tempo si sia fermato. Si può iniziare da Ariano Irpino, sede del Castello Normanno e della Cattedrale romanica risalente all'XI secolo. A pochi chilometri da Ariano Irpino si trova Mirabella Eclano, che custodisce gli scavi dell'antica città Aeclanum, uno dei principali centri della tribù sannita degli irpini. In un tour dei borghi si può visitare anche Gesualdo, con il suo centro storico pieno di vicoli ed il Castello in cima alla collina. A Sant'Angelo dei Lombardi si può ammirare la maestosa Abbazia del Goleto con un bellissimo giardino dove sono custodite testimonianze archeologiche. Altro borgo molto bello è Montella, che presenta un paesaggio bellissimo in cui è inserito il Santuario del S.Salvatore che si trova in cima ad un monte completamente deserto che domina tutta la vallata sottostante. I borghi in Irpinia non sono solo questi ma ora tocca a voi scoprirli.

10) Scoprire i misteri di Mefite

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[Foto di Fiore S. Barbato]

Luogo evocato anche da Dante Alighieri che immaginò proprio qui uno degli ingressi nel mondo degli inferi, la Mefite è un luogo che nella storia è stato ricco di mistero e leggende. Questo luogo consiste in piccole pozze profonde due metri nel quale il liquido melmoso ribolle per lo sprigionarsi violento di gas venefici. Avvicinarsi è molto pericoloso poiché, aspirando quest’aria, si può perdere coscienza; infatti vi sono stati trovati vari cadaveri di persone ed animali. Inoltre si è constatato che qualsiasi cosa si lanci nel lago, col tempo viene restituito completamente disidratato. Vicino a questo luogo quasi maledetto sorge Rocca San Felice, uno dei borghi più belli d'Italia, che ha mantenuto intatta la sua conformazione medievale con le stradine ed i vicoletti che seguono l’andamento della roccia così come le casette.

[Foto principale di Giuseppe Famiglietti]

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