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Dormire nello stadio senza spendere nulla, l’offerta di Airbnb

Si tratta di football e, purtroppo, di Australia, ma chissà che l’idea non possa piacere anche a qualche dirigente sportivo nel Vecchio Continente.
A cura di Redazione Viaggi
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Sydney Cricket Ground (@Airbnb.com)
Sydney Cricket Ground (@Airbnb.com)

AirBnb.com, portale che mette in contatto chi offre alloggi privati e chi ne fa richiesta, prosegue la sua strategia di marketing che ha dato modo di dormire gratis prima su una funivia in Francia e poi su un trampolino sciistico. Questa volta si abbandonano le temperature rigide della montagna e si mettono i piedi sulla terraferma, in un luogo due volte caldo. Caldo una volta perché si trova in Australia e una seconda perché si tratta di uno stadio, dove la passione dei tifosi riscalda i cuori e il campo, ovunque e in qualsiasi stagione. Il luogo in questione è infatti il Sydney Cricket Ground (SCG), il giorno in offerta è il 17 aprile e il costo soltanto… 0 euro. Soltanto il vincitore del contest potrà infatti accedere nella struttura e beneficiare tutti i confort annessi. Dal 2 al 13 aprile (secondo l'ora australiana a Sydney: +10 rispetto all'Italia) bisognerà inviare all'organizzazione una descrizione in inglese di 50 parole massimo con le quali motivare la vostra passione per… i Sydney Swans, che è la squadra di football padrone di casa.

Il vincitore potrà portare con sé altri tre ospiti, tutti ospiti della suite presente nello stadio. I vincitori vedranno poi un film storico sui successi dei padroni di casa, incontreranno due leggende dei Sydney Swans (Jude Bolton e Nick Davis) a pranzo, potranno dare un calcio all'ovale e guardare la prossima partita di campionato dalla balcolanta privata. Incluso nell'offerta anche il viaggio da Sydney a qualsiasi altra capitale australiana. Il giorno prima e quello successivo dell'offerta (il 16 e il 18 aprile) gli ospiti saranno ospitati da strutture scelte dall'organizzazione e prossime allo stadio per altre due notti. Rimandiamo al sito per ulteriori informazioni anche se – d'accordo – difficilmente un italiano sarà fan di una squadra di football australiana. Chissà tuttavia che questa iniziativa non suggerisca un'operazione di marketing simile anche nel nostro paese.

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