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Il linguaggio segreto del personale di volo

Cosa significano i termini inglesi usati dal personale di bordo durante il decollo e l’atterraggio? Ce lo spiegano due piloti professionisti.
A cura di Angela Patrono
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Foto di Jetstar Airways

Quando saliamo su un aereo di linea può capitarci di ascoltare discorsi tra il personale di bordo che sembrano pronunciati in un linguaggio incomprensibile. In fase di decollo o atterraggio, infatti, è possibile sentire i piloti scambiarsi strane comunicazioni in inglese. Sia che abbiamo dimestichezza o meno con la lingua britannica, questo gergo astruso può lasciarci spiazzati. Il sito MailOnline Travel ha consultato due piloti per decifrare il linguaggio usato tra gli addetti del settore.

  • Whizzer. Il termine indica il motore di piccole dimensioni collocato sul retro di un aereo. La parola evoca letteralmente il ronzio emesso dal motore.
  • The Heavy. Si riferisce ai piloti che sui voli di lungo raggio sostituiscono quelli principali quando questi hanno bisogno di una pausa.
  • There-and-back. L'espressione può equivalere a "Andata e ritorno in giornata". Si riferisce a un aereo che parte da una destinazione e vi ritorna il giorno stesso dopo aver fatto scalo altrove.
  • The Director. Il termine definisce alcuni controllori che hanno il compito di smistare il traffico aereo negli aeroporti molto affollati. Se lo sentite in volo, significa che è quasi ora di atterrare.
  • The Sin Bin. Si tratta di un termine gergale che significa "il luogo di punizione". In realtà si riferisce all'area della pista di rullaggio dove sostano gli aerei in fase di decollo per lasciar passare altri velivoli.
  • Tracks. Si riferisce alle rotte tra Europa e Nord America particolarmente congestionate dal traffico aereo.
  • Fixed link. Il termine si usa quando un equipaggio che effettua più voli nella stessa giornata rimane sullo stesso velivolo.
  • All-call. Si tratta di una richiesta che ogni assistente di volo riporta dalla propria stazione, chiamando a raccolta tutti gli altri.
  • Flight level. Indica la distanza dal livello del mare espressa in migliaia di piedi. Ad esempio, un "flight level 3-3-0" corrisponde a 33.000 piedi.
  • EFC Time. Equivale a "expect further clearance time". È il tempo di attesa previsto di una nuova clearance (autorizzazione). È il momento in cui un equipaggio si aspetta di essere liberato da un'attesa in circuito di atterraggio (holding pattern), o di essere esentato da un fermo a terra.
  • Deadhead. Si tratta di un assistente di volo o di un pilota che sta volando come passeggero durante il servizio.
  • Ramp. Si riferisce al piazzale di imbarco e di sbarco.
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