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Passaporto: come farlo, dove è necessario e dove basta la carta d’identità

In estate tornano gli interrogativi per tutti coloro che trascorrono la propria vacanza all’estero: quando il passaporto è necessario e come ottenerlo.
A cura di Danilo Massa
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Fare il passaporto italiano | Verso gli Usa | Per bambini | Per cani

Passaporto italiano: istruzioni per ottenerlo.
Passaporto italiano: istruzioni per ottenerlo.

Il passaporto viene ormai utilizzato per i viaggi oltre i confini dell'Unione Europea e degli Accordi di Schengen. Per comprendere orientativamente dove portare il passaporto, diciamo che questo documento comincia ad essere utile sull'altra sponda del Mediterraneo e nei paesi dell'ex Unione Sovietica, per i quali spesso è necessario anche il visto. Per gli Stati Uniti, invece, sarà necessario munirsi di un passaporto ad hoc, perché – dopo gli attentati dell'11 dicembre – l'innalzamento delle norme di sicurezza passa anche per il documento di riconoscimento. Se è questo il documento che volute indicare nei moduli di partenza – quelli che, per intenderci, vengono richiesti nella prenotazione dei voli online, allora varrà come EEA National ID card.

Si viaggia senza passaporto nei paesi UE, SEE (Spazio Economico Europeo) e in Svizzera per accordi bilaterali con la stessa Unione Europea. Benché Islanda e Norvegia non facciano parte dell'UE, avendo siglato gli Accordi di Schengen ammettono la libertà di movimento dei cittadini europei. Nei paesi dell'ex Jugoslavia non facenti parti dell'UE – dunque Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia e Macedonia – è sufficiente la carta d'identità. Attenzione: come ricorda lo stesso sito della Polizia di Stato il documento per viaggiare è sì la carta d'identità, ma quella valida per l'espatrio.

Sebbene si assista ad un superamento (almeno parziale) del passaporto, la sua nascita, in realtà, va collocata proprio nell’epoca contemporanea. Nonostante infatti vi siano sempre stati spostamenti tra luoghi appartenenti a diverse entità politiche e sebbene mai siano mancati i controlli e i relativi permessi di frontiera, è stato soltanto nel momento della rivoluzione dei trasporti che l’esigenza di controlli uniformati si è fatta pressante a causa della familiarità dei popoli all’idea dei viaggi più o meno lunghi.

L’uniformazione delle regole fondamentali sui controlli di frontiera e, dunque, sui passaporti risale all’iniziativa dapprima della Lega delle Nazioni e successivamente a quella delle Nazioni Unite e dell’ICAO. Prima di tale regolamentazione lo spostamento dei cittadini di entità diverse era regolato in maniera più informale dai documenti medievali che sembra abbiamo appunto dato il nome di “passaporti” a questo genere di lasciapassare. I “porti” a cui fa riferimento la parola non erano, a quanto pare, quelli marittimi, ma le porte di ingresso delle città al cui varco veniva effettuato il controllo dei documenti riportanti la lista delle città attraverso le quali il soggetto in questione poteva passare e sostare.

L’uniformazione del passaporto, oggi, impone a tutti gli stati riconosciuti un determinato formato e la fornitura di precise informazioni sul soggetto. A parte la foto – che ovviamente nel passato non era contemplata, ma sostituita da una descrizione del forestiero – bisogna che il passaporto abbia trascritti nome, cognome, nazionalità, luogo e data di nascita, sesso, scadenza, proroghe, residenza, occhi, statura e tipo e codice del passaporto.

Come fare il passaporto italiano

Per ottenere questo documento in Italia, il passaporto, è necessario rivolgersi alla Polizia di Stato, effettuando il pagamento di una marca da bollo, e la consegna di tre foto-tessere. Ma negli ultimi anni sono cambiate alcune regole: ad esempio da quest'anno entra in vigore l'uso del passaporto elettronico (già attivo dal 2006) ma con l'aggiunta delle impronte digitali. Il passaporto italiano è necessario per i viaggi nei paesi stranieri al di fuori dell'UE. Mentre per la libera circolazione da e per questi paesi, ovvero quelli che hanno sottoscritto agli Accordi di Schengen, è sufficiente la carta d'identità.

Passaporto elettronico

Con il passaporto elettronico, il nostro corpo diventa una specie di  "password" che ci permette di entrare e uscire dal paese. Infatti secondo il regolamento europeo del 2004 tutti i passaporti elettronici devono immagazzinare nei microchip sia la fotografia in formato elettronico, sia le impronte digitali del titolare.

Il controllo ai passaggi di frontiera, viene fatto direttamente tra l'immagine dell'impronta contenuta nel microchip e l'impronta del polpastrello del viaggiatore. In fondo le impronte digitali rappresentano sul serio il miglior sistema di identificazione, in quanto queste, risultano essere davvero uniche, pensiamo che anche i gemelli monovulari, cioè con lo stesso Dna, hanno impronte diverse.

Ricordiamo i luoghi dove viene rilasciato il passaporto elettronico, che sono: Questura, Ufficio Passaporti al Commissariato di Pubblica Sicurezza, stazione dei Carabinieri, e Comune di residenza. Le impronte digitali però possono essere acquisite solo negli uffici della Polizia di Stato; la documentazione necessaria è costituita dal modulo di domanda, un documento di riconoscimento valido, due foto tessera, e  un contrassegno telematico di 40,29 euro. Entro il 25 giugno 2010 tutti gli Uffici emittenti in Italia e all'estero rilasceranno il passaporto di ultima generazione, che prevede un nuovo libretto.

I requisiti per il passaporto per gli Usa

Dopo l'11 settembre è la conseguente politica in materia di sicurezza, il governo degli Stati Uniti ha deciso di adottare particolari misure per i viaggiatori diretti verso gli States. Uno di questi provvedimenti, a parte la maggiore attenzione e l'aumento dei divieti al momento del check in, è l'obbligo di un particolare documento, anche per i cittadini degli stati "alleati".  Chiunque abbia voglia di fare una vacanza in USA deve sapere che dal mese di ottobre del 2004, nell'ambito del progetto Visa Waiver Program –  Programma viaggio senza visto – è scattato l'obbligo di possedere un passaporto elettronico. Nel modulo di richiesta del passaporto deve essere specificato alla voce "Annotazioni", "valido per gli Stati Uniti". Oggi, l'ingresso negli Usa è consentito solo se si posseggono determinati requisiti:

  • passaporto a lettura ottica rilasciato o rinnovato prima del 26 ottobre 2005; oppure passaporto con foto digitale rilasciato fra il 26 ottobre 2005 e il 26 ottobre 2006; oppure passaporto elettronico emesso a partire dal 26 ottobre 2006;
  • possesso di un biglietto di ritorno con permanenza non superiore ai 90 giorni;
  • viaggio fatto esclusivamente per affari o turismo.

Chi non è in possesso di questi determinati requisiti deve richiedere il visto.

Passaporto per i bambini

Una vacanza di famiglia con i bambini ed i ragazzi non ancora maggiorenni? Ovviamente nessun problema… a patto che con voi abbiate il passaporto per bambini. In base ad una recente normativa sul passaporto europeo, infatti, a partire dal 2010 il genitore non può più iscrivere il figlio minore sul proprio passaporto.

Tutti i ragazzi con meno di 18 anni dovranno munirsi di un passaporto individuale, che presenta tutte le caratteristiche del nuovo modello europeo. Tuttavia solo al compimento dei 12 anni è previsto l'obbligo della firma e delle impronte digitali. Resta esonerato da quest'obbligo soltanto chi ha richiesto l'iscrizione del minore sul proprio passaporto prima del 25 novembre 2009 (la prova è il timbro con la data di accettazione dell'istanza). Anche in questo caso però c'è una novità: quando il minore compirà 10 anni, il genitore che ha ancora iscritto il figlio sul passaporto personale dovrà provvedere ad inserire la  foto del bambino sul proprio documento.

La richiesta per il passaporto di un minore deve essere avanzata da entrambi i genitori (o tutori legali), compilando l'apposito modulo presso la questura in cui si presenta la documentazione. La validità del passaporto per i minori cambia in base all'età: da 0 a 3 anni ha una durata di 3 anni, mentre dai 3 ai 18 anni ha una validità di 5 anni.

Passaporto per cani (e altri animali domestici)

I padroni di cani, gatti ed altri animali domestici ben sanno quanto sia problematico – data la resistenza di alberghi e proprietari di casa a permettere l'acceso agli amici a quattro zampe – viaggiare o allontanarsi per un breve weekend dovendo lasciare i propri animali a qualche amico o parente. Se il viaggio prevede lunghi spostamenti, è necessario portare con noi i nostri amici. Dal 1 ottobre 2004, i cani (ma anche i gatti e i furetti), che viaggiano nei paesi dell'Unione europea devono possedere un passaporto. Il documento identificativo viene rilasciato dalle Asl, le quali però  prima controllano che l'animale in questione sia dotato di "microchip indicativo".

Quest'ultimo viene applicato sotto la cute del cane da un medico veterinario, quella determinata parte del corpo dove viene inserito il microchip viene poi specificata sul passaporto stesso (es zampa destra, spalla sinistra ecc…) insieme al numero del microchip. Ed è proprio attraverso questi due dati che poi si verifica che il passaporto appartiene a quel determinato animale. Il passaporto deve contenere i dati anagrafici del proprietario dell'animale e le vaccinazioni eventuali e obbligatorie. Ventiquattro ore prima della partenza il veterinario deve certificare, attraverso un apposito timbro sul passaporto, che l'animale è in condizioni di salute idonee per il viaggio. Leggiamo dal sito della Polizia che

Nel caso di Gran Bretagna, Irlanda e Svezia, sarà necessario anche un test immunologico di verifica degli anticorpi della rabbia da effettuare nei tempi richiesti da ciascun Paese.

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