117 CONDIVISIONI

Pellegrinaggi in Europa: le vie del Signore sono infinite

Da Santiago di Compostela ad Assisi, da Fatima a Lourdes… Itinerari religiosi antichi e odierni, ogni anno intrapresi da masse di pellegrini. Che siate devoti o meno, un viaggio verso una meta spirituale può portarvi nei luoghi più belli d’Italia e del nostro continente.
117 CONDIVISIONI
Immagine

Aristotele definiva Dio "primo motore". Mai parole furono più azzeccate. Pochi uomini nella storia hanno macinato chilometri come gli apostoli di Gesù, per diffondere il Verbo. Ma motori, all'epoca, non ne esistevano e questi pellegrini potevano fare affidamento sull'unico mezzo di trasporto che potevano permettersi: le loro gambe. Oddio, forse qualcuno di loro sarà andato anche in carrozza di tanto in tanto, ma il concetto rimane lo stesso: i loro viaggi sono stati impressionanti, e i sandali consumati un bel numero. E il loro esempio si è tramandato nel corso dei secoli. Oggi il turismo religioso muove i popoli, con una cifra stimata di 300 milioni di persone l'anno. Più di quante Mosè si è portato dietro nel suo cammino verso la Terra Promessa.

C'è chi si reca verso  luoghi di straordinaria bellezza perché affascinato dal loro valore storico strettamente legato a una cultura spirituale millenaria. Altri perché mossi da un profondo bisogno interiore di toccare con mano gli edifici che hanno accolto santi e beati. Quale che sia il motivo un pellegrinaggio è davvero un viaggio nel senso più pieno del termine: persegue uno scopo, attraversa numerose località, arricchisce l'animo e connette persone. Ma quali sono gli itinerari più comuni in Europa? Sono tanti, e come ci si può facilmente immaginare la maggior parte di essi si svolge in Italia: terra di santi e navigatori.

Il cammino verso l'Italia: la Via Francigena
Da Assisi a Pietrelcina: i sentieri spirituali del Belpaese
Itinerari mariani tra Lourdes, Fatima e Medujorje
Dalla Francia alla Spagna: il Cammino di Santiago di Compostela
Foto gallery dei luoghi religiosi d'Europa

Il cammino verso l'Italia: la Via Francigena

Visualizzazione ingrandita della mappa

Roma è il centro della cristianità nel mondo e la devozione verso Pietro, il primo papa, è alla base della nascita del cammino cristiano più antico che esista: la Via Francigena. Così è conosciuto il percorso tracciato dall'arcivescovo Sigerico, che nel 990 partì da Canterbury in direzione di Roma. Il suo itinerario parte dalla città inglese e prosegue nella contea del Kent passando per Dover, dove si possono ammirare le bianche scogliere. Attraversando il canale della Manica, continua per la Francia nella regione di Nord-Passo di Calais, la Piccardia, la Champagne-Ardenne. In quest'ultima regione, oltre a poter gustare il famoso spumante pregiato, possiamo rimanere estasiati alla vista di cattedrali come quelle di Reims, Troyes e Châlons-en-Champagne. Si continua poi per la Franca Contea: non dimenticate di assaggiare il pastis di Pontarlier. Il vino nutre lo spirito come le preghiere l'anima.

Cattedrale di Reims. Foto di Chi King
Cattedrale di Reims. Foto di Chi King

Si passa poi per la Svizzera tramite il Canton Vaud e il Canton Vallese. In Italia si entra tramite il passo del Gran San Bernardo. Dalla Valle d'Aosta si prosegue in Piemonte. Se si compie il pellegrinaggio nel periodo di Carnevale la tappa d'Ivrea vi vedrà immancabilmente catapultati nel bel pieno della battaglia delle arance. Passando in Lombardia farete sosta tra l'altro a Pavia, dove vedrete il famoso ponte coperto. Attraversate il Po e sarete in Emilia-Romagna: Guareschi diceva che il fiume comincia a Piacenza, e sarà di lì che passerete. Il cammino di Sigerico fa una breve tappa in Liguria per poi seguire l'itinerario in Toscana. Come si può ben immaginare il vescovo stazionò in molte località da queste parti, che ancora oggi colpiscono i visitatori della verde regione. Citiamo tra le più famose San Gimignano, Monteriggioni, Siena e Montalcino.

Infine si arriva in Lazio. Si passa per piccoli borghi medievali come Acquapendente, Bolsena e Vetralla, come per città più grandi come Viterbo. Prima di arrivare nell'Urbe, Roma finalmente. Qui ci preme dire una cosa. Il cammino di Sigerico è il più antico percorso cristiano di cui si abbia una documentazione dettagliata. Ma Roma, come detto, fin dagli inizi della fondazione della Chiesa è stata meta di pellegrini, che seguivano diversi itinerari: quelli che venivano chiamati le vie Romee, appunto. Un esempio è la via Francesca della Sambuca, che passa per il castello omonimo e tocca città come Lucca e Pistoia.

Chiesa dei santi Giorgio e Cristina a Bolsena. Foto di Hans Peter Schaefer
Chiesa dei santi Giorgio e Cristina a Bolsena. Foto di Hans Peter Schaefer

Sigerico non fu l'unico a fare un resoconto dettagliato della Via Francigena. Due secoli dopo l'abate islandese Nikulás da Munkaþverá attraversò l'intera Europa per arrivare a Roma e proseguire poi verso Gerusalemme. Il suo racconto di viaggio è il Leiðarvísir, che significa appunto itinerario. Naturalmente il percorso attraversa prima i paesi del nord: Danimarca, Norvegia e Germania, con sconfinamento nei Paesi Bassi: seguendo il percorso originale possiamo ammirare la cattedrale di Utrecht, uno dei gioielli nascosti d'Europa. Il cammino di Nikulás è molto più ricco e passa anche per città come Strasburgo in Francia e Basilea in Svizzera. In Italia prosegue molto più a sud di Roma, passando per Montecassino (sede della famosa abbazia) e procedendo in Campania, dove tocca fra gli altri Capua e Benevento. Infine arriva in Puglia: il porto di Brindisi era la sua tappa finale per imbarcarsi verso la Grecia e la Turchia, per arrivare infine a Gerusalemme. Ma prima di partire l'abate si è fermato in varie località pugliesi, e non dubitiamo che abbia colto l'occasione per ammirare le bellezze del Salento.

Da Assisi a Pietrelcina: i sentieri spirituali nel Belpaese

Visualizzazione ingrandita della mappa

Il mondo intero si muove verso l'Italia, e i pellegrini italiani sono ben consci della loro fortuna. Ecco perché la maggior parte dei pellegrinaggi domestici si svolge a piedi: un vero fedele segue le stesse orme del santo a cui è devoto. E nel nostro paese un santo su tutti è amato in egual misura in patria come all'estero: San Francesco, patrono d'Italia. Il piccolo borgo che ha visto la sua nascita non è cambiato dal Medio Evo: si tratta sempre dello stesso gruppo di case arroccato su una collina della valle Umbra. Ma visitare Assisi oggi regala un'emozione in più: quella di mettere piede nei luoghi francescani, il cui centro è naturalmente la Basilica di San Francesco d'Assisi. Non per niente tutti i luoghi che sono stati rilevanti nella vita del santo rientrano nei Patrimoni dell'Umanità Unesco.

Il pellegrinaggio francescano ci porta a visitare le città dell'Umbria più belle. Molte di esse sono legati ai luoghi di preghiera o ai miracoli del santo. A Gubbio Francesco ammansì il lupo. A Cannara fondò il Terz'Ordine. A Bevagna predicò agli uccelli. A Vecciano fece sgorgare una fonte. A Narni guarì un paralitico. A Bovara trovò luogo di preghiera. Sull'isola Maggiore del lago Trasimeno si rifugiò in eremitaggio. Infine ritornò ad Assisi, dove passò il resto della sua vita a pregare nella Porziuncola di Santa Maria degli Angeli. Molti altri luoghi coinvolgono il suo itinerario. Ma c'è da dire che l'Umbria è meta di pellegrinaggio per i devoti di altre due sante molto amate: Santa Chiara e Santa Rita da Cascia.

Panorama di Assisi. Foto di Pank Seelen
Panorama di Assisi. Foto di Pank Seelen

Non occorre per forza essere devoti a personaggi risalenti all'antichità per compiere un pellegrinaggio. Una figura che muove le masse, e le muoveva già in vita, è quella di San Pio, meglio conosciuto come Padre Pio da Pietrelcina. La canonizzazione è avvenuta in tempi recenti, ma già quando era in vita il santo aveva un esteso seguito. Il comune del beneventano è noto per la sua nascita, ma la meta maggiore di pellegrinaggio è San Giovanni Rotondo, luogo dove predicò gli ultimi anni della sua vita e morì. Qui vengono conservate le sue spoglie, nel santuario a lui dedicato. Una visita al comune in provincia di Foggia è anche un'ottima occasione per scoprire le bellezze naturali del Parco Nazionale del Gargano.

Tra tutti questi santi non bisogna però dimenticare un altro importantissimo culto: quello mariano. La Madonna nel mondo muove più pellegrini di tutti, e anche in Italia non è da meno. Nel nostro paese i suoi pellegrinaggi sono "minori" in termini di chilometraggio, ma questo agevola molti fedeli che vogliono raggiungere diversi santuari a piedi. Il più famoso percorso dedicato alla Vergine Maria è il pellegrinaggio a Loreto che ha come obiettivo il Santuario della Santa Casa. Esso parte originariamente da Macerata, ma col tempo ha trovato un tale riscontro che da tutta Italia i fedeli si muovono per andare a visitare la casa dove avvenne l'Annunciazione. Altro luogo mariano di notevole importanza è Pompei, dove si trova lo stupendo Santuario della Beata Vergine del Rosario. Il pellegrinaggio più famoso è quello che avviene il Lunedì dell'Angelo, quando i fedeli da ogni parte del napoletano si recano alla famosa città degli scavi archeologici. Parallelamente lo stesso rito di pellegrinaggio avviene verso il Santuario della Madonna dell'Arco, frazione di Sant'Anastasia.

Itinerari mariani tra Lourdes, Fatima e Medjugorje

Visualizzazione ingrandita della mappa

Il culto mariano può essere un'occasione per numerosi pellegrinaggi dall'Italia verso l'Europa, e quindi di viaggi che tocchino le regioni più belle del nostro continente. In particolare, possiamo organizzare delle vacanze in Francia con lo scopo di visitare i luoghi legati alle apparizioni della Madonna. Lourdes è naturalmente la nostra meta principale. Ma prima ancora di arrivare nella città dei Pirenei famosa per la sua fonte miracolosa, il nostro cammino spirituale può toccare altri luoghi. Partiamo da Saint-Étienne-le-Laus per visitare il santuario di Nostra Signora del Laus, costruito dopo le rivelazioni private alla pastorella Benoîte Rencurel. Proseguiamo poi per La Salette-Fallavaux, dove la Vergine sarebbe apparsa a due ragazzini per rivelar loro un segreto: anche qui un enorme santuario ricorda l'accaduto. Nel nostro percorso possiamo fermarci in luoghi stupendi come la città romana di Nimes, con il suo maestoso anfiteatro e la cattedrale. Volendo proseguire oltre Lourdes potremo dirigerci a nord per un weekend a Parigi. L'occasione è quella di andare a visitare rue du Bac, celebre per le apparizioni a santa Caterina Labouré, alle quali è legato il conio della medaglia miracolosa.

Tra i pellegrinaggi mariani non bisogna assolutamente dimenticare quello nella cittadina portoghese di Fatima: il suo santuario è legato alla straordinaria vicenda delle apparizioni della Madonna ai tre pastorelli, e ai famosi tre segreti a essi rivelati. Un percorso di fede davvero notevole sarebbe quello di proseguire dalla Spagna direttamente in Portogallo. Così facendo si potrebbe visitare Guimarães, la città più rappresentativa del paese, definita "culla della nazione". Fatima viene ricordata soprattutto per il miracolo del sole, che all'epoca dei fatti suscitò un enorme scalpore: centinaia di testimoni giurarono di aver potuto osservare direttamente il sole splendente nel cielo senza accecarsi, per poi vederlo danzare, emanare luci multicolori e infine ingrandirsi come se stesse precipitando sulla terra. L'evento fu raccontato anche da vari giornalisti scettici del tempo.

Chiesa di San Giacomo a Medjugorje. Foto di gnukx
Chiesa di San Giacomo a Medjugorje. Foto di gnukx

Altro sito mariano di notevole importanza si trova a Medjugorje, in Bosnia ed Erzegovina. Qui le apparizioni di quella che è stata definita Gospa, o Regina della pace, richiamano migliaia di pellegrini, nonostante la Chiesa non si sia ancora espressa sull'accaduto. Tuttavia non ha mai disapprovato il culto. Analoga situazione la si può riscontrare nel piccolo comune di San Sebastián de Garabandal, in Spagna: un paesino di poco più di 100 abitanti che è però diventato meta di pellegrinaggio grazie alle apparizioni della Madonna e dell'Arcangelo Michele. Padre Pio stesso fu presente a tali apparizioni. A differenza di tutti gli altri luoghi fin'ora citati il piccolo centro della diocesi di Santander non ha subito un forte impatto turistico ed è rimasto immutato nel tempo. Nessun santuario è stato eretto in onore di quella che viene chiamata Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, e i pellegrini possono recarsi a pregare nella parrocchia del paese.

Tra i pellegrinaggi poco conosciuti a livello internazionale, ma molto popolari in ambito domestico, c'è da segnalare quello al santuario di Częstochowa, in Polonia. Ogni anno vi si recano a piedi almeno un centinaio di migliaia di pellegrini, soprattutto in estate. Il monastero conserva l'icona di una Madonna Nera col bambino, secondo la tradizione dipinta da San Luca. Sin dal Medio Evo i polacchi si recano a Jasna Góra, il centro dove si trova il santuario, che ancora oggi è riconosciuto come il luogo spirituale più importante di tutto il paese. Ad esso era naturalmente molto legato anche papa Giovanni Paolo II. Generalmente il percorso a piedi parte dalla capitale polacca Varsavia, oppure da Cracovia.

Dalla Francia alla Spagna: il cammino di Santiago di Compostela

Visualizzazione ingrandita della mappa

Il cammino di Santiago di Compostela è uno dei tre pellegrinaggi più importanti di sempre, assieme alla Via Francigena e a quello in Terra Santa. E proprio la Via Francigena è il percorso che dall'Italia si segue per immettersi poi lungo il percorso che porta al santuario della città galiziana, da oltre un millennio meta di pellegrini. La cattedrale, secondo la tradizione cristiana, conserverebbe le spoglie di San Giovanni Battista, che proprio in Galizia fece massiccia opera di divulgazione. La città e tutto il cammino sono stati riconosciuti Patrimonio dell'Umanità Unesco.

Se siete già in Francia per l'itinerario mariano descritto sopra, sono molte le vie che potete percorrere per ricongiungervi al cammino. La via Turonense parte dalla torre St-Jacques di Parigi e prende il nome da Tours: la città è un Patrimonio Unesco a se stante, grazie ai suoi edifici religiosi (primo fra tutti la cattedrale di San Graziano), i palazzi storici e le roccaforti. È inoltre punto di partenza per visitare i castelli della Loira, qualora voleste fare una deviazione di percorso. Un'altra alternativa è la via Tolosana, più meridionale, che passa per alcune delle città occitane più belle. Tra queste, oltre a Tolosa appunto, citiamo Arles, un tesoro di monumenti romani: tra le antiche mura, l'anfiteatro, il foro, le Terme di Costantino, il circo e altri reperti non c'è da meravigliarsi se anche questa città sia entrata a far parte della lista dell'Unesco.

Cathédrale Saint-Gatien de Tours. Foto di Daniel Jolivet
Cathédrale Saint-Gatien de Tours. Foto di Daniel Jolivet

Il Camino francés indica tutte quelle complesse ramificazioni di percorsi che dalla Francia si immettono in Spagna per proseguire verso Santiago di Compostela. Esso ha come punto culminante il valico dei Pirenei a Roncisvalle: un paesino di soli 30 abitanti che però vede il continuo passaggio di pellegrini. Da qui ci si immette nel Camino aragonés, che come lascia intendere il nome, è la via seguita in territorio spagnolo. In realtà il percorso francese continua autonomamente per un bel tratto in Spagna, tanto è vero che passa per Pamplona: se vi capitate durante la festa di San Firmino avrete modo di assistere al celebre encierro, ovverosia la corsa dei tori. Il percorso francese e quello aragonese si incontrano nel piccolo comune di Puente la Reina, e da lì proseguono assieme fino al santuario. Il cammino però non finisce lì: chi lo desidera può concludere il suo percorso a Finisterre, dove è tradizione bruciare un abito indossato durante il cammino e fare un bagno purificatore nell'oceano. Non c'è bisogno di dire che il periodo migliore per un rito del genere è quello delle vacanze estive.

[In apertura: Cattedrale di Santiago de Compostela, foto di Mario Sánchez Prada]

117 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views