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Perché il viaggio di maturità è il più importante della vita

Ecco alcuni motivi che spiegano come mai il viaggio di maturità non si dimentica mai.
A cura di Danilo Massa
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Probabilmente adesso stai studiando. Forse ti stai angosciando, scoraggiando, affliggendo. Forse fai finta di niente in attesa che il caso – presentandosi in forma di domanda dalla bocca di un professore – decida per te. Quale che sia il modo con cui stai approcciando agli esami di maturità, sappi che dopo viene un momento altrettanto importante, lungo qualche giorno o un mese, ma capace di tornarti alla mente quando il lavoro ti toglierà il tempo libero e le tempie si imbiancheranno. E' il viaggio di maturità, che in fondo puoi fare dove vuoi e con qualsiasi budget. In ogni caso sarà il viaggio. Qualcosa di unico che non si ripeterà mai. Non è detto che sia il più divertente in assoluto, ma probabilmente sarà quello più importante. Ecco perché.

  1. Sei squattrinato e ti sembra una cosa fighissima. E' la tua avventura, la tua capacità di adattamento, la tua divertentissima sfida. In mano hai un pugno di soldi, ma se prendi il bus invece dell'aereo, l'ostello invece dell'albergo, il panino invece del pranzo… allora ce la potrai fare. Addestrati a mettere a tacere lo stomaco.
  2. Inebriato dal confine. Puoi fare anche un bellissimo coast to coast in Italia, il confine di cui parliamo non ha nulla a che vedere con la geografia. Si tratta di uno di quei momenti della tua vita in cui finisce un'era e ne comincia un'altra. Un po' come quando si trova il lavoro della propria vita, ci si sposa o si fa un figlio. In questo caso però hai lasciato la strada vecchia per la nuova e, parafrasando il detto, sai cosa lasci ma non sai cosa trovi. Il mistero non ti fa paura.
  3. Cuore leggero ed avventuroso. Se proseguirai negli studi, probabilmente farai viaggi divertentissimi tra un anno accademico e l'altro. Si potrebbe pensare che non differiscano molto da quello di maturità, ma la verità è che l'universitario si approssima di anno in anno al mondo del lavoro. Lui è avventuroso quanto te (e forse di più, data l'esperienza), ma non ha nel cuore la tua stessa leggerezza.
  4. Sei pronto a provare tutto. Ti hanno talmente riempito la testa con questo concetto di "maturità" che pensi sia qualcosa di paragonabile alla penna d'aquila sul capo di Toro Seduto. Ti senti coraggioso ed invincibile e mentre mangi il piatto tipico del posto – cavallette fritte – ti sforzi di fare un'espressione del tipo "mmmh, ottimo davvero!". Ma è chiaro a tutti che vorresti solo piangere (però bravo: ottimo autocontrollo).
  5. Riesci ancora a bere e mangiare senza stare male. Va bene la maturità, va bene la maggiore età, ma – ehi – sei ancora giovane. Come il più cinico degli amanti, sai ancora ammiccare a vino e pasti sontuosi senza diventarne schiavo.
  6. Il viaggio è la prova del nove della tua maturità. Hai deciso di partire anche se hai pochi soldi, sai che il tuo fisico sopporta più di altri i piaceri della tavola e sai anche che questo viaggio non si ripeterà più. Proprio perché le risorse scarseggiano e sei ubriaco di felicità devi saperti imporre dei limiti. Ecco, sono passati già diversi giorni dai "tempi" della scuola e ti ritrovi a fare i conti con la tua maturità.
  7. Gli amici che restano per sempre. Su quei banchi di scuola lascerai tanti ricordi, paure ed amicizie. Alcuni amici di scuola ti seguiranno nel viaggio, altri no. Con i tuoi compagni di viaggio potresti litigare – la convivenza in situazioni stressanti è un altro esame -, altri potresti scoprirli più amici di quanto potessi pensare. Gli uni o gli altri resteranno nella tua vita per sempre.
  8. E' un viaggio che ti renderà giovane… da vecchio. Le chiacchierate, i momenti di tensione, i "come farò" a commento del portafoglio con solo tela sdrucita all'interno sono momenti che si fissano nella mente per sempre. E' il ricordo che torna periodicamente nell'adultità, è la chiacchiera che trent'anni dopo stai facendo davanti ad una birra con l'amico grasso, dai capelli bianchi e con l'anello al dito. L'amico che al tuo "come farò" aveva contato i suoi soldi e ti aveva rassicurato: "non ti preoccupare, ce la dovremmo fare".
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