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San Gregorio Armeno: orari e come arrivare nella zona dei presepi di Napoli

La via dei presepi è una delle strade più famose della città partenopea: ogni anno turisti e i napoletani stessi affollano la strada nel periodo delle festività per correre all’acquisto dei pastori. Famosi in tutto il mondo per la loro arte, i maestri presepiali ci divertono con le statuine classiche e quelle di personaggi famosi. E mentre giriamo per il centro, ci gustiamo anche una bella pizza.
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San Gregorio Armeno è una via del centro storico di Napoli, conosciuta in tutto il mondo per le tipiche botteghe artigiane e i caratteristici negozi che realizzano presepi e addobbi per il Natale. Ogni anno, durante il periodo delle festività, la strada dei pastori riempie i suoi banchi di statuette, case, grotte e materiale per realizzare la rappresentazione della natività. Ma il suo fascino non sta tanto nei suoi mercatini di Natale; quanto nel fatto che in quelle date un piccolo vicolo diventi la strada più affollata della città partenopea. Da un lato ci sono tutti i napoletani che corrono verso l'acquisto della statuina con il prezzo migliore. Dall'altra i turisti che non perdono occasione di visitare il capoluogo campano nel periodo più bello dell'anno. E si assiste a una calca e un viavai di gente impressionante, che naturalmente non meraviglia chi bazzica abitualmente queste strade di Napoli. Ma che nel periodo delle feste regala a queste strade un'atmosfera ancora più frizzante.

San Gregorio Armeno, orari di apertura e chiusura

Foto di Raffaella

La storia
Presepi e pastori
Orari e date
Come arrivare

La storia

La storia di via San Gregorio Armeno vede la sua nascita risalire all'epoca dell'urbanistica greca che costituiva l'antica città di Neapolis, e che caratterizza tutt'oggi il centro storico. La strada risultava essere un collegamento tra quelle che i greci chiamavano plateiai, e che oggi sono popolarmente conosciute col nome romano di Decumani. Funge quindi da raccordo tra il Decumano Maggiore, l'odierna via dei Tribunali e il Decumano Inferiore, comunemente chiamato Spaccanapoli, all'altezza di via San Biagio dei Librai. La strada è anche conosciuta per essere la sede del complesso di San Gregorio Armeno, che comprende una chiesa e un chiostro: la particolarità è che questi risiedono in due edifici differenti ai lati della strada, e sono collegati da un campanile ad arco che sovrasta la via stessa.

Napoletani a via San Gregorio Armeno

Foto di [tox]

I presepi di San Gregorio Armeno hanno una storia che è legata proprio a quella della chiesa. Pare che durante il periodo romano la zona fosse sede di un tempio dedicato a Cerere, la dea delle messi, sul quale sia stata poi edificata la Chiesa di San Gregorio Armeno. Alla divinità la popolazione locale offriva come ex voto delle statuette in terracotta, realizzate nelle botteghe di artigiani ben diffuse su questa strada. Secondo alcuni la fabbricazione di questi oggetti in onore di Cerere ha portato, nel corso dei secoli e in seguito all'avvento del Cristianesimo, alla nascita del presepe napoletano. Ma per imbatterci nel primo presepe bisognerà attendere la fine del Settecento. Dalla sua nascita, l'arte presepiale napoletana tanto affermata ha immobilizzato la rappresentazione della natività come se avvenisse nel XVIII secolo, e questa tradizione continua ancora oggi.

Presepi e pastori

I pastori del presepe napoletano si identificano però con antiche figure religiose, e hanno forti significati simbolici. I maestri artigiani che da secoli lavorano nelle loro botteghe sono tra i più affermati d'Italia, e rendono famosa nel mondo una tradizione che è tutta nostrana. Ma, rispetto ad altre città come Bologna e Genova dove pure l'arte è affermata, quelli di Napoli sono i presepi più famosi per un particolare motivo: le statuine. Non sono infatti solo i classici Re Magi, contadini o i pastori propriamente detti a popolare i banconi: vi trovano spazio anche personaggi dell'attualità più immediata. Politica, spettacolo, televisione, sport… Tutti i personaggi pubblici che hanno avuto particolare rilevanza durante l'anno, e soprattutto nell'immediato periodo delle festività hanno l'onore di essere immortalati con una statuina.

I pastori di San Gregorio Armeno

Foto di Elicus

A San Gregorio Armeno Berlusconi si conferma ogni anno tra le figure più presenti: l'ex premier è raffigurato abitualmente come amante di belle donne. Non mancano naturalmente soubrettine come Belen e calciatori come Balottelli. Anche se sono sempre i membri della squadra napoletana i veri protagonisti. E naturalmente spiccano i nuovi acquisti: per il 2013 non poteva mancare Higuain. Ma nessun giocatore o VIP batterà mai per numero di presenze la figura di Diego Armando Maradona, il calciatore che a Napoli è venerato quasi come un dio, e che oltre alle statuine presepiali vede tributarsi anche santini e teche votive.

Orari e date

Gli orari di apertura e chiusura delle botteghe e dei negozi di San Gregorio Armeno variano durante l'anno. Queste cominciano  generalmente l'attività intorno alle 9.30 del mattino e chiudono invece verso le 19 di sera. Ma durante le vacanze di Natale, quando i tanti turisti e i napoletani stessi invadono la strada, alcuni negozi portano l'orario di chiusura alle 20. La particolarità di queste botteghe è che non espongono solo durante le festività, ma tutto l'anno, e la produzione artigianale non si ferma mai.

Via San Gregorio Armeno a Natale

Foto di sunshinecity

I giorni che vedono intensificarsi la produzione di San Gregorio Armeno rappresentano , quando gli appassionati della lavorazione casalinga iniziano a ricercare il materiale per il presepe fai da te. Il periodo cruciale per l'esposizione dei presepi inizia abitualmente nella prima settimana di novembre e si conclude il 6 gennaio con l'Epifania. In questo periodo l'atmosfera natalizia diventa più viva che mai. Soprattutto grazie alle luminarie organizzate dal comune di Napoli, che per il 2013 coprono un totale di 20 km, da Piazza del Plebiscito a via Scarlatti al Vomero.

Peccato che proprio per il 2013 San Gregorio Armeno sia rimasta al buio. A causa di lungaggini burocratiche questo Natale non vedrà il gemellaggio che si ebbe l'anno scorso tra la via dei presepi e le Luci d'Artista di Salerno: la vicina città campana, che ogni anno riceve frotte di visitatori per le sue installazioni artistiche luminose, anche quest'anno aveva offerto il suo contributo per esporre alcune delle sue luci nella stradina napoletana. La Camera di Commercio non ha avviato le pratiche necessarie, e ora è troppo tardi. L'amicizia tra le due città però non è rovinata: i maestri presepiali di Napoli esporranno alcune delle loro migliori opere tra le esibizioni di Salerno.

Come arrivare

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Per arrivare a San Gregorio Armeno dalla stazione centrale si deve attraversare l'antistante piazza Garibaldi per raggiungere Corso Umberto (comunemente chiamato Rettifilo). Dopo dieci minuti di cammino si arriva all'altezza di via Duomo, e la si sale fino ad arrivare all'altezza di Spaccanapoli o, poco dopo, di via dei Tribunali. La scelta di dove girare è indifferente, in quanto la strada collega i due decumani perpendicolarmente.

Per muoversi in metro, sempre dalla stazione centrale, potete prendere la linea 1 e scendere a piazza Dante. Da lì proseguite per Port'Alba e lungo via dei Tribunali. L'occasione è ottima per visitare i pezzi più belli del centro storico di Napoli, Patrimonio dell'Umanità Unesco: dalla Chiesa del Gesù Nuovo, nell'omonima piazza, al Chiostro di Santa Chiara, da Napoli Sotterranea alla Cappella Sansevero, recentemente votata al primo posto tra i 10 migliori musei italiani, grazie soprattutto al suo Cristo Velato.

Ma soprattutto è il momento migliore per fermarsi a mangiare in una delle pizzerie dei Tribunali, che sono conosciute per essere le migliori di Napoli. Ricordate che molte di esse fungono anche da ristoranti, e potete quindi assaggiare le specialità della cucina napoletana. I nomi storici di Sorbillo, DiMatteo, I Decumani vi faranno venire l'acquolina in bocca. Sensazione che si intensificherà a causa delle lunghe attese che si dovranno sopportare in pausa pranzo. Non preoccupatevi, poiché il centro storico è ricco di pizzerie meno popolari, ma altrettanto buone. Altrimenti l'alternativa è lasciare il nome, e nel frattempo attenuare la fame con i prodotti da bancone, come frittatine, zeppole e pizze fritte. E dopo pranzo non dimenticate di fare un salto nelle pasticcerie per gustare i dolci della tradizione natalizia locale: struffoli, mustacciuoli e roccocò.

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