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Sciare sull’Appennino tosco-emiliano: il Monte Cimone e l’Abetone

Tra la Toscana e l’Emilia, gli Appennini settentrionali ci presentano due importanti comprensori sciistici, che si contendono il turismo invernale per entrambe le regioni. Quale che sia la vostra scelta, non vi pentirete sia per gli impianti che per i luoghi da vedere.
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Sciare sull'Appennino tosco-emiliano

Generalmente parlando delle vacanze in montagna abbiamo sempre privilegiato il nord Italia: non ce ne vogliate, ma è lì che si trovano i comprensori più belli del nostro paese. Complici le Alpi, che hanno da sempre attirato tutti gli amanti degli sport sulla neve sia di qua che al di là del confine, tanto che la disciplina invernale per eccellenza è chiamata "sci alpino". Ma dove c'è montagna c'è neve, e dove c'è neve c'è turismo invernale. Non dimentichiamo infatti che se la nostra penisola è incoronata dalle Alpi, è a sua volta attraversata da un'altra catena montuosa ancora più lunga: gli Appennini. E, anche se non sviluppato come a nord, il turismo invernale c'è eccome, come vi abbiamo già dimostrato quando vi abbiamo dato i nostri suggerimenti per la settimana bianca. Caso esemplare è l'Abruzzo, le cui località godono della stessa fama rinomata di quelle venete o altoatesine. Ma non è qui che vogliamo sciare stavolta, bensì in due regioni differenti: la Toscana e l'Emilia Romagna. Il divertimento invernale dell'Appennino tosco-emiliano è infatti conteso da due comprensori sciistici: Monte Cimone e l'Abetone.

Le piste del Cimone

Le piste del Cimone, foto di Roberto Zanasi

Monte Cimone: la vetta, alta 2165 metri, si trova nel modenese. L'omonimo comprensorio si vanta di essere il più grande e attrezzato di tutto l'Appennino settentrionale. Niente da eccepire sulle dimensioni: 50 km di piste, 34 per la discesa, 2 per il fondo, 3 per lo snowcross. Un totale di 23 impianti di risalita. Uno snowpark e una pista interamente dedicata allo snowboard. Con l'arrivo della stagione invernale le piste si affollano e il calendario si arricchisce di eventi, soprattutto raduni sportivi. Il comprensorio si divide tra quattro paesini, punto di partenza per raggiungere gli impianti: Riolunato, Montecreto, Sestola e Fanano. Come al solito, diamo uno sguardo alla vita di questi piccoli centri anche al di là della stagione sciistica. Riolunato è un piccolo paesino che un tempo veniva identificato con una rocca di cui oggi ci sono ancora i resti, nella frazione di Castello. Montecreto si distingue per i parchi e per le sagre estive che attirano numerosi turisti grazie all'offerta di castagne, lamponi e mirtilli. Sestola è una cittadina abbastanza grossa, ricca di edifici religiosi, e che lotta per non perdere le sue tradizioni montanare a causa dell'impatto turistico. Fanano è il borgo più vasto, e oltre a numerosi edifici storici da vedere tra chiese, dimore antiche e torri, ha anche un'impiantistica sportiva moderna grazie al suo palazzo del ghiaccio coperto, la palestra, la piscina, lo stadio di calcio, e il centro tennis.

Abetone in estate

Abetone in estate, foto di Luca Traversa

Abetone: anche qui siamo di fronte a un comprensorio di tutto rispetto, e in effetti c'è da chiedersi perché quello del Monte Cimone si voglia considerare il migliore della regione. Anche in questo caso parliamo di 50 km di piste, 30 in tutto, servite da 22 impianti di risalita: la differenza in numeri è minima. L'Abetone si divide in tre fasce, che si sviluppano proprio sui versanti dell'Appennino, quello toscano e quello emiliano: in particolare la pista storica che dà il nome al comprensorio si trova in Toscana. E in realtà il nome lo prende dall'omonimo comune nella provincia di Pistoia, un piccolo centro di soli 700 abitanti. Sia il paese che gli impianti sono molto moderni. Le strutture del comprensorio sono state rinnovate a partire dagli anni 2000. La fondazione del paese risale al XVIII secolo, e nacque proprio perché la zona fu scelta come meta turistica sia invernale che estiva. Ancora oggi nella bella stagione è meta degli appassionati di mountain bike: a loro è dedicata l'ovovia dell'Abetone Gravity Park, che li porterà in cime alle piste di discesa per il freeride e il downhill. Chi invece vuole dedicarsi alle escursioni non può farsi mancare l'esperienza del ponte sospeso sul Torrente Lima, presso Mammiano Basso: lungo 220 metri, e con un'altezza massima di 40 è tra i ponti sospesi più spettacolari in Italia e nel mondo.

[In apertura: l'Abetone visto dal Monte Cimone, foto di Fran-42]

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