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Venezia: il Comune dice stop ai nuovi alberghi

Prima c’è stata l’idea dell’accesso regolamentato, a numero chiuso, con il conta-persone per regolare il numero dei turisti. Adesso a Venezia si pensa di vietare l’apertura di nuovi alberghi e bed & breakfast.
A cura di Stefania Lombardi
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Venezia. Foto di Roberto Trombetta
Venezia. Foto di Roberto Trombetta

A Venezia ci sono troppe strutture turistiche, per questo il Comune ha bloccato la realizzazione di nuovi alberghi e bed and breakfast nel centro storica della città. Con questo provvedimento è iniziato il processo per bloccare l'automatismo che attualmente ha portato la facile trasformazione di immobili in strutture ricettive, o l'ampliamento di quelle esistenti. Con la nuova delibera sarà il consiglio comunale a decidere caso per caso le possibili autorizzazioni in deroga, sulla base di criteri molto restrittivi. La decisione del Comune lagunare arriva dopo  aver lanciato la delibera-quadro sul turismo a fine aprile, che ipotizza i tornelli, il numero chiuso e i ticket, poichè la città è soffocata dai turisti. Già lo scorso anno, dopo il mega affollamento di Pasqua che portò in due giorni oltre 300 mila visitatori in giro nella delicata città, si provò a organizzare qualcosa per limitare l'affollamento e agevolare i residenti. Al grido di "Prima i veneziani poi i turisti" venne decisa la cosiddetta rivoluzione dei vaporetti, con linee dedicate e prioritarie per chi vive e lavora in città.

L'assessore all'urbanistica, Massimiliano De Martin, ha sottolineato che nel centro storico lo scenario è saturo, con 47.229 posti letto per 25.400 camere. Quindi la decisione si rivela necessaria per evitare l’affluenza turistica in una città che non è in grado di sostenerla. Con questo nuovo provvedimento l'obbiettivo del Comune di Venezia è quello di rispondere a una politica qualitativa di ricezione dell’ospite, per essere in linea con le politiche UNESCO. Da questa delibera sono escluse le locazioni turistiche, come Airbnb, per le quali verrà studiato un provvedimento ad hoc, e, dal punto di vista geografico, il provvedimento non varrà per le isole, il Tronchetto e la Giudecca, dove le politiche comunali sono diverse. La delibera non ha ovviamente effetto retroattivo e prevede un iter transitorio per le istanze già depositate con tutti gli atti documentali e le pratiche in itinere.

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