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Carnevale 2016 in Italia: tutti gli eventi

Tutti gli appuntamenti nelle località del nostro paese dove il Carnevale è celebrato in grande stile: feste in strada, giostre, maschere, coriandoli e naturalmente i famosi “corsi mascherati”, le immancabili parate di carri allegorici. Ecco le più belle tradizioni d’Italia.
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Venezia | Viareggio | Ivrea | Maiori | Sciacca | Foiano di Chiana |
Cento | Fano | Putignano | Acireale | Borgosesia | Bagolino | Sardegna |
Ascoli Piceno | Massafra | nel Lazio | Ambrosiano | Carnevale volante sull'Etna

Eventi di Carnevale in Italia

9 febbraio 2016: Martedì Grasso. Ovvero, l'ultimo giorno di Carnevale. La festa più esplosiva dell'anno si concluderà quel giorno dopo che tutta l'Italia avrà festeggiato con maschere, coriandoli, dolci tradizionali, scherzi e sfilate di carri allegorici. Tutta. Il nostro paese infatti possiede la tradizione carnevalesca più forte del mondo, e sono numerosi i comuni, grandi e piccoli, che organizzano la festa in grande stile. Tra questi vi sono nomi celebri come Venezia e Viareggio, che esportano la loro fama nel mondo. Altri, come Ivrea e Sciacca, hanno tradizioni molto antiche. Altri ancora, come il Carnevale Pontino, sono invece molto giovani ma non per questo meno significativi.

Il Carnevale è sempre la festa più comunitaria che c'è: in nessun altra festività si osserva uno spirito di aggregazione delle genti come in questa. Uno dei motivi è che non è solo la festa di per sé che riunisce le persone, ma la sua organizzazione: le parate di carri allegorici sono presenti un po' ovunque, e la loro preparazione coinvolge la cittadinanza, creando spesso gruppi in competizione. E questa, si sa, fortifica gli animi. A questo si aggiunge la volontà di lavorare per un progetto comune, la felicità di una città, un paese, un piccolo comune che ogni anno si riversa nelle strade col solo scopo di festeggiare la voglia di vivere. E chiunque passi da quelle parti deve partecipare. E per darvene la possibilità vi forniamo qui una piccola lista dei principali eventi del Carnevale 2016 in Italia nei vari comuni dove la festa è più celebrata.

Carnevale di Venezia

Dal 28 Gennaio al 9 Febbraio 2016. È il Carnevale più famoso del mondo. Come ogni anno un ricco programma di eventi terrà banco durante tutti i giorni della festa. Impossibile elencarli tutti, perciò ci limitiamo ai più importanti e a quelli tradizionali: per un elenco più approfondito consultate il programma del Carnevale di Venezia 2016. Sabato 23 gennaio avrà luogo lo splendido spettacolo di inaugurazione: la Festa Veneziana sull'Acqua. L'evento comincerà alle 18 del 23 e proseguirà alle 10 del 24 gennaio con animazione sul Canale di Carnareggio, percorsi enogastronomici e Corteo Acqueo delle Associazioni Remiere di Voga alla Veneta. Per il resto, occhi puntati su Piazza San Marco, il grande palcoscenico dove si svolgerà la maggiore parte degli eventi. Tra questi il famoso Volo dell'Angelo, alle 12 di domenica 31 gennaio: la Maria vincitrice del Carnevale scorso si librerà dal campanile di San Marco.

Domenica  7 febbraio, alle ore 12 in piazza Ferretto a Mestre, si terrà il Volo dell'Asino, stramba parodia del Volo dell'Angelo. Il 9 febbraio è il Martedì Grasso, il giorno che conclude il Carnevale: in piazza San Marco si terrà la finale del concorso per la premiazione della Maria del Carnevale 2016 alle 16,30; sempre in piazza, alle 17, ci sarà lo Svolo del Leon. Dopo una giornata di eventi la festa si chiuderà alle 23.30 con la Vogata del Silenzio: partendo da Rialto un corteo di gondole e imbarcazioni a remi navigherà lungo il Canal Grande, illuminato solo dalle luci nelle case dei palazzi circostanti. Tutto in rigoroso silenzio, che verrà fragorosamente rotto dallo spettacolo di fuochi d'artificio che sancirà la fine della festa.

Carnevale di Viareggio

Foto di stilyoung
Foto di stilyoung

Dal 7 Febbraio al 5 Marzo 2016. A Viareggio, in Toscana, tutto ruota attorno alla sfilata dei carri allegorici. E, ahimè, questo spettacolo non è gratis: per assistere ad ogni singola sfilata bisogna pagare 18 euro. Ci sono naturalmente gli sconti comitiva (15 euro, 25 persone minimo) e i ridotti (13 euro, ragazzi fino a 14 anni). In ogni caso è una spesa che rende giustizia: i carri di Viareggio sono conosciuti in tutto il mondo per la loro bellezza e la maestria con cui sono realizzati. Enormi scenografie di cartapesta che rappresentano spesso personaggi dell'attualità o della politica, quasi sempre con intento satirico. Le sfilate dei carri sono dette "corsi", e si svolgono nelle seguenti date: sfilata di apertura domenica 7 febbraio alle 15; seguono poi i successivi tre corsi ogni domenica alle 15: 14 febbraio, 21 febbraio e 28 febbraio. Martedì grasso 9 febbraio il Carnevale di Viareggio si svolgerà in diretta con le telecamere di Rai3 a partire dalle 14.50. L'ultimo corso mascherato si terrà nella giornata di chiusura il 5 marzo alle 15. 

Storico Carnevale di Ivrea

Foto di Fabio Bretta
Foto di Fabio Bretta

Dal 6 Gennaio al 10 Febbraio 2016. La parola "storico" la dice lunga. Venezia e Viareggio sono due carnevali recenti, mentre Ivrea affonda le radici nella sua storia medievale. Numerosi gli eventi che vengono rimessi in atto nella cittadina piemontese: la mugnaia, che tagliò la testa al signorotto feudale scatenando una rivolta popolare; la fagiolata, la distribuzione della pentola di fagioli distribuita dai feudatari ai loro vassalli, che la rigettano con spregio; il Corteo con le bandiere dei Rioni e la sfilata di personaggi come il Podestà e il Sostituto Gran Cancelliere. Ma tra tutti gli eventi il Carnevale è famoso per la sua Battaglia delle Arance: il popolo, a piedi e senza protezioni, combatte contro i feudatari, disposti su un carro con delle imbottiture. Il tutto con il lancio di 300.000 agrumi. La battaglia è aperta a chiunque voglia partecipare: per saperne di più sulle tradizioni di questa storica festa vi invitiamo a leggere il nostro articolo sul Carnevale di Ivrea. Il carnevale è stato inaugurato il 6 gennaio con l'investitura ufficiale del Generale 2016 in piazza di Città. Il suo inizio vero e proprio si avrà però sabato 23 gennaio, e si concluderà martedì 4 marzo con la battaglia.

Gran Carnevale Maiorese

Dal 31 Gennaio al 14 Febbraio 2016. A differenza di molti altre manifestazioni storiche in Italia, il Carnevale di Maiori ha origini molto recenti. Nasce infatti appena agli anni '70 dalla volontà di un gruppo di giovani di avere un carnevale tutto loro sulla costiera amalfitana. Vennero infatti coinvolti anche gli altri comuni della costa, e nel giro di pochi anni l'evento attirava già migliaia di persone da tutta la Campania. Ci volle poco perché si pose all'attenzione del nostro paese, conquistandosi il titolo di "secondo carnevale di Italia", dopo quello di Viareggio. Questa fase di splendore, però, fu seguita da un periodo di decadenza agli inizi degli anni duemila, in cui il carnevale scomparve dalla programmazione cittadina. Fu grazie alla volontà di gruppi di associazioni che nacque il comitato del Gran Carnevale Maiorese, sovvenzionato dal Comune stesso. Oggi la parata di carri allegorici è più bella che mai, e si svolge sul bellissimo lungomare fino al Porto Turistico.

Carnevale di Sciacca

Dal 6 al 14 Febbraio 2016. Il Carnevale di Sciacca ha avuto negli ultimi anni seri problemi nella sua organizzazione a causa delle difficoltà economiche del Comune. Nel 2012 arrivò la batosta definitiva per questa festa dalla tradizione secolare. In quella occasione si fece vivamente sentire la protesta dei cittadini, che però non hanno avuto la loro sfilata di carri allegorici.

Anche nel Carnevale di Sciacca infatti le opere di cartapesta assumono un'importanza fondamentale: esse vengono di solito realizzate in strada, e le modifiche apportate fino all'ultimo minuto. Nel 2012 venne organizzato solo il carro funebre di Peppe Nappa, la maschera del luogo, Re del Carnevale, a cui vengono simbolicamente consegnate le chiavi della città il Giovedì Grasso. Il funerale del Carnevale generalmente sancisce metaforicamente la fine dei festeggiamenti: ma in quel caso ebbe il valore molto più simbolico di dichiarare la morte della manifestazione nella cittadina. Oggi la CGE, società napoletana organizzatrice, assicura di voler riportare in vita il Carnevale della cittadina siciliana nel pieno rispetto delle sue tradizioni.

Carnevale di Foiana di Chiana

Dal 31 Gennaio al 28 Febbraio 2016. Questa cittadina della Toscana rivendica il primato di Carnevale più antico di Italia. Ed è effettivamente arrivato alla sua 477esima edizione, dalla prima del 1539. Come al solito, la sfilata dei carri allegorici è il punto culminante della festa: essi sono organizzati dai Cantieri, associazioni dove chiunque può partecipare. Ve ne sono 4 nel paese, e ognuna di loro avrà la sua sfilata nelle domeniche dal 31 gennaio al 28 febbraio. Anche qui avviene la consegna delle chiavi della città alla maschera locale, Re Giocondo. Il programma della festa è ricco di concerti, degustazioni e animazione. Il Carnevale dei Bambini si terrà ogni domenica dalle 15 alle 19 in piazza Mazzini, a ingresso gratuito. Il Carnevale di Foiano di Chiana terminerà domenica 28 febbraio tra le 15 e le 20 con il corso mascherato più lungo e la cremazione di Re Giocondo.

Carnevale di Cento

Dal 31 Gennaio al 28 Febbraio 2016. Il Carnevale di Cento, in provincia di Ferrara, ha origini antichissime: sembra infatti che venisse festeggiato già nei primi anni del Seicento. Per secoli è stata una festa che ha mantenuto le sue origini tradizionali, fino a quando negli anni '80 ha cominciato ad attuare una trasformazione che lo ha visto espandersi in una festa sempre più colorata e magnifica. La sua fama è diventata tale da essere chiamato Cento Carnevale d'Europa. Il colpo grosso è avvenuto nel 1990 quando ha ottenuto il gemellaggio col Carnevale di Rio in Brasile. Oltre 350.000 persone assistono ogni anno allo storico carnevale, che vede la classica parata di carri allegorici realizzata dalle associazioni di artigiani: i Ribelli, il Risveglio, i Ragazzi del Guercino, Mazalora, i Toponi, il Riscatto. Ogni associazione è composta dalle 500 alle 600 persone, e la quantità si vede tutta, non solo nell'abile lavoro che porta alla costruzione di carri in cartapesta meccanici. La parte più bella della parata è quella del cosiddetto "gettito": le persone sui carri lanciano sulla folla in festa regali e gadget come palloni, materassini gonfiabili da mare, peluche… "Nessuno torna a casa da Cento a mani vuote" è il motto della festa. Come di consueto, l'ultimo giorno vinebruciato il fantoccio di Tasi, la maschera centese il cui rogo decreterà la fine del periodo di festa.

Carnevale di Fano

Dal 24 Gennaio al 7 febbraio 2016. Anche quello di Fano viene ritenuto il Carnevale più antico di Italia: la prima testimonianza risale infatti a un documento conservato negli archivi del comune datato 1347 e che ne descrive i festeggiamenti. Anche qui la tradizione si risolve attorno alla sfilata dei carri, e ritroviamo il "getto": questa volta però ad essere lanciati sulla folla sono quintali di dolciumi, secondo lo slogan "Bello da vedere e Dolce da Gustare". I carri percorrono viale Gramsci e la zona Pincio per tre corsi durante la giornata: il primo alle 15 è il corso di presentazione, il secondo alle 16 è il corso del getto e quello alle 17.30 è il suggestivo corso delle luminarie. Col calar del sole infatti i carri si illuminano realizzando spettacolari giochi di luce lungo tutta la sfilata.

Il Carnevale di Fano si svolgerà per tre domeniche il 24 e 31 gennaio e il 7 febbraio. Tutto il programma è ricchissimo di eventi e appuntamenti, tra i quali i concerti e il Carnevale dei Bambini. Per il 2014 è prevista la grande novità del Carnevale dei Nonni. Il Giovedì Grasso e il Martedì Grasso verranno celebrati con sfilate e feste di strada. Anche la città delle Marche ha una sua maschera: il Pupo, che viene rappresentato come un fantoccio su cui gli abitanti di Fano scaricano tutte le loro responsabilità per i loro comportamenti permissivi durante il periodo di festa. Costui viene bruciato nel tradizionale rogo del Martedì Grasso in piazza XX settembre.

Carnevale di Putignano

Dal 24 Gennaio al 9 Febbraio 2016. Anche il Carnevale di Putignano in Puglia si vanta di essere tra i più antichi di Italia, datando le sue origini al 1394. È sicuramente il più lungo del mondo, poiché le celebrazioni cominciano il giorno di Santo Stefano: in quel giorno la popolazione dona un cero alla chiesa, per chiedere perdono dei peccati che commetterà durante il periodo della festa. La sera stessa ci sarà la festa delle Propaggini, la recitazione sulla piazza cittadina di versi in dialetto tutti dedicati allo sberleffo satirico del malcostume della politica e della società, interpretati da poeti del luogo vestiti da contadini dell'epoca. In effetti tutto il Carnevale di Putignano ruota attorno alla satira contro i potenti: le Propaggini continueranno ogni giovedì dopo la festa di Sant'Antonio Abate il 17 gennaio.

Sembra che questa tradizione abbia origini antichissime: i Cavalieri di Malta che governavano nel territorio all'epoca delle origini della festa scelsero Putignano per la traslazione da Monopoli delle reliquie di Santo Stefano. L'evento fu accolto festosamente dai contadini del luogo intenti a innestare le viti (le propaggini, appunto) che abbandonarono il lavoro per seguire la processione, e dopo la cerimonia si dedicarono a danze e canti e improvvisavano poesie e liriche satiriche. Negli anni del fascismo venne aggiunta la parata di carri allegorici, e a tutt'oggi il tema predominante delle opere in cartapesta è la politica italiana. I maestri artigiani lavorano tutto l'anno nei capannoni adibiti per regalare alla popolazione i corsi mascherati che si tengono per tre domeniche lungo le strade cittadine. Gli appuntamenti per il 2014 sono domenica 24 gennaio, , sabato 30 gennaio, domenica 7 febbraio e Martedì Grasso il 9 febbraio. Ogni corso sarà seguito da un concerto o un appuntamento di ballo in piazza. La maschera del Carnevale di Putignano è Farinella, che prende il nome da una tipica pietanza pugliese. Dal 2012 il carnevale putignanese si celebra anche d'estate, a luglio.

Carnevale di Acireale

Dal 30 Gennaio al 9 Febbraio 2016. Definito il carnevale più bello di Sicilia, la manifestazione rivaleggia in sfarzo e pomposità con quello di Viareggio, nonostante sia meno popolare a livello nazionale. Ma nell'isola tutti conoscono l'importanza di questo evento, le cui prime testimonianze ufficiali risalgono alla fine del Cinquecento, ma che probabilmente ha origini ben più antiche. Come molti carnevali esso ebbe origine spontanea, quando i popolani cominciarono a celebrare feste in maschera indirizzando sberleffi alle autorità del tempo. Tra questi, l'Abbatazzu dell'arcidiocesi, una delle maschere tutt'ora presenti. In seguito apparvero i Baruni, cioè i nobili, i Manti e il Domino. Il Carnevale si distingue per la presenza di favolosi carri allegorici che sembrano l'ideale punto di incontro tra quelli di Viareggio e quelli di Nizza. Le enormi impalcature sono animate da movimenti idraulici e meccanici, e molte di esse sono tutte rivestite di fiori.

Foto di sailko
Foto di sailko

I carri classici apparvero nel 1850 grazie all'ingegno dei maestri cartapestai, che ancora oggi vi lavorano per mesi, mentre i carri infiorati videro la luce nel 1930. La sfilata si anima in piazza Duomo, quando le strutture prendono vita, e la sera diventa ancora più spettacolare con un tripudio di luci che illuminano le opere alimentate da centinaia di lampadine. Naturalmente il tema principale delle figure è sempre la satira verso i potenti: argomento che prende piede anche nel Numero Unico, una rivista che viene stampata una volta all'anno nei giorni della festa ormai da ottant'anni. Presenti anche dei Carri in Miniatura, che fanno parte di una competizione collaterale: molti di essi riproducono le fattezze dei loro fratelli maggiori. Le parate si tengono tutte i weekend del periodo di festa e dal giovedì grasso in poi. Tra le varie sfilate si esibiscono bande musicali e cortei di majorette. Il tutto culmina la sera del Martedì Grasso con il concerto in piazza Duomo e la premiazione dei carri e lo spettacolo pirotecnico finale.

Carnevale di Borgosesia

Dal 17 Gennaio al 10 Febbraio 2016. Il carnevale di Borgosesia, in provincia di Vercelli in Piemonte, ha inizio ufficialmente con l'accensione dei fuochi in piazza Mazzini alle 4 del mattino. Alle 11.15 della stessa domenica la maschera di Peru Magunella arriva in piazza Mazzini per incontrarsi con la sua consorte Gin Fiamma. Il sindaco consegnerà le chiavi al personaggio che diverrà Re di Magunopoli: così si chiamerà la città durante tutto il periodo della festa. Vi sarà poi la Busecca in piazza, la distribuzione di 800 razioni di trippa alla milanese. Il giovedì immediatamente successivo e fino alla domenica c'è il Magunella Bierfest, che come il nome lascia intuire è una sagra in puro stile tedesco a base di porchetta, wurstel, crauti, patate e tanta birra. Domenica 24 gennaio alle 14 si terrà il primo corso mascherato con i carri della parata, e l'appuntamento si ripeterà nelle domeniche successive del 31 gennaio e del 7 febbraio. Tutto il periodo della manifestazione si caratterizzerà per l'offerta di cene di piazza, con razioni distribuite alla cittadinanza; le serate sono abbinate a concerti ed eventi musicali. Ci sarà il Bimbo Day, la giornata dedicata ai bambini con l'allestimento di gonfiabili e giochi in piazza e la presenza di acrobati e clown.

Dopo il terzo corso mascherato, la domenica sera stessa ci sarà la premiazione dei carri e il Minipalio, il premio per la mascherata migliore. Lo stesso giorno si terrà la Battaglia dei Mandarini, in piazza Mazzini. La particolarità del Carnevale di Borgosesia è che non si conclude il Martedì Grasso come gli altri, ma continua il Mercoledì delle Ceneri. Il primo giorno di Quaresima è chiamato Mercu Scurot, Mercoledì Oscuro: viene celebrato il funerale del Carnevale, simbolicamente rappresentato da una bara. Il corteo funebre è seguito da uomini vestiti in frac, che avranno in dotazione il cassù, un mestolo di legno per le degustazioni del vino distribuito in alcuni luoghi dislocati sull'itinerario. Ci sarà poi il pranzo dei cilindrati, così vengono definiti i partecipanti al corteo; in seguito un giro enologico per la città e il rogo del pupazzo che rappresenta Peru, al quale si partecipa con la lettura del suo testamento. Il tutto si conclude con i fuochi d'artificio che sanciscono definitivamente la fine del Carnevale di Borgosesia.

Carnevale di Bagolino

Una delle più antiche e sconosciute manifestazioni carnevalesche in Italia. Bagolino è un piccolo comune in provincia di Brescia: il suo carnevale è stato praticamente sconosciuto all'esterno fino al 1976, quando alcuni studiosi di etnologia hanno cominciato a parlarne nei loro libri. Il Carnevale Bagosso ha cominciato ad attirare la curiosità dei visitatori, e ci si chiede come questa tradizione potesse essere rimasta nascosta, dal momento che è libera e aperta a tutti.

Foto di Massimo Telò

Il Carnevale di Bagolino si tiene negli ultimi tre giorni di Carnevale. In piazza scendono le maschere dei Balarì e dei Maschèr. I primi, come dice il nome stesso, sono dei ballerini: costoro si vedono solo il lunedì e il martedì grasso, e si distinguono per la caratteristica maschera d'avorio dall'espressione facciale impassibile (simile a quelle veneziane), oltre che da abiti eleganti e variopinti che ricordano quelli dei cortigiani. I Maschèr sono il loro perfetto contraltare: maschere grottesche, vestiti da vecchi, andatura goffa e voce in falsetto. Ma sono loro la vera anima della festa: avanzano tra la folla con movimenti che rappresentano in realtà dei riti di corteggiamento (caratteristica la mossa di toccare gli altrui genitali). A tutta questa messa in scena si accompagna lo spettacolo della Danza Ariosa: il momento clou della festa, dove tutti i partecipanti si radunano in piazza e ballano al suono di strane musiche che hanno ancora origini sconosciute ma che continuano a essere tramandate nella cultura di Bagolino.

Carnevale in Sardegna

Non c'è niente di più misterioso delle decine di differenti tradizioni del Carnevale della Barbagia, la regione interna della Sardegna. Fonni, Bosa, Orani, Orotelli, Mamoiada, Lodè, Ottana sono solo alcune delle città che festeggiano il carnevale barbaricino: tutte si accomunano per elementi comuni, ma allo stesso tempo differiscono per altre caratteristiche che li rende unici e speciali. Ad esempio le maschere: sono tutte diverse da centro a centro, e hanno nomi come Thurpos, Issohadores, Bundos, Mamuthones, Merdules, Boes, Mascaras Nettas e Mascaras Bruttas, e tantissimi altri. Ma ognuno di questi carnevali attinge a delle tradizioni agricole e pastorali antiche, e nulla hanno che vedere con la tradizione religiosa. La maggior parte delle maschere infatti rappresenta allevatori e contadini da un lato, e buoi e altri animali dall'altro. Il significato è comune: il rapporto tra uomo e natura, e il dominio del primo sulla seconda. Inoltre molti elementi richiamano riti propiziatori e di fertilità e prosperità come l'abitudine, in molte sfilate, di catturare gli astanti scegliendo donne e uomini di potere. In quasi tutti i carnevali le maschere compaiono la prima volta il 17 gennaio, per la festa di Sant'Antonio Abate, come a ricordare che si è entrati nel periodo della festa.

Foto di Francesco Satta

Ma ci sono anche altri tipi di carnevale in Sardegna da vedere, e tra questi non si possono mancare i giochi equestri della Sartiglia di Oristano e di Sa Carrela ‘e nanti di Santu Lussurgiu. La giostra medievale di Oristano è una gara di perizia e abilità che vede dei cavalieri in maschera cercare di catturare al volo una stella d'oro prima con uno spadino e poi con un largo bastone: un'impresa difficilissima, la cui riuscita garantisce gloria e onori al Cumponidori, il personaggio chiave della manifestazione. A Santu Lussurgiu invece i cavalieri si sfidano tra di loro in ardite gare di corsa nel centro cittadino, per dimostrare tutto il loro valore a cavallo. C'è poi il Carnevale di Tempio Pausania, che invece segue rituali molto simili ad altri della penisola: ruota infatti intorno alla figura del re Giorgio, rappresentato da un fantoccio. Questi, mentre durante i giorni di festa viene venerato, al termine viene bruciato come punizione per tutti i mali che ha portato alla città. Naturalmente il pupazzo rappresenta il potere costituito, spesso anche nelle sembianze di una figura politica reale. Ma in un senso più ampio il falò che pone fine al Carnevale è il rito di passaggio tra l'inverno e la primavera.

Carnevale di Ascoli Piceno

Il Carnevale del capoluogo marchigiano non è associato tanto ai carri e alle maschere, quanto alla gente: gli abitanti di Ascoli Piceno sono i veri protagonisti della festa. Tutto si rifà alla commedia dell'arte, e tutti possono partecipare, sia in gruppo che singolarmente. Tradizione vuole infatti che ci siano gruppi mascherati, che organizzano sketch dislocati per la città, scenografie comprese. I singoli invece si dedicano all'imitazione o parodia di personaggi della realtà locale, spesso politica. Dopo il via ufficiale dato per la festa di Sant'Antonio Abate, il Carnevale si svolge nelle tre domeniche precedenti il Martedì Grasso. Ogni domenica ha un tema. Nell'ordine: la domenica degli amici, la domenica dei Parenti, la domenica di carnevale. Il tutto si concluderà Martedì Grasso con il gran Carnevale in piazza e il concorso gruppi mascherati.

Carnevale di Massafra

Il Carnevale di Massafra è tra i più belli di tutta la Puglia per un semplice motivo: grossa parte dei corsi mascherati non sono transennati, e questo permette alla gente di mescolarsi alla parata e diventare parte attiva dell'animazione della sfilata che attraversa Viale Magna Grecia, Corso Roma, Piazza Vittorio Emanuele. I bellissimi carri allegorici sono realizzati da maestri cartapestai, ma molti esperti carristi del passato sono emigrati a Viareggio per trasformare la loro passione in un lavoro. Questo anche a causa di numerose polemiche che purtroppo da anni accompagnano la festa: nonostante la storicità e la fama delle tradizioni carnevalesche del luogo, il Comune non mette a disposizione strutture adeguate per la preparazione dei carri, la cui realizzazione impiega anche cinque mesi. La polemica è sentita con molto dispiacere dalla cittadinanza, ed è spesso al centro delle tematiche allegoriche del carnevale, di cui si rendono protagonisti i carri stessi, che nel 2010 non hanno nemmeno sfilato per protesta. Proprio perché non ci sono strutture che ospitino e mettano al riparo il lavoro dei carristi, i carri sfilano solo per due giorni: la domenica di quinquagesima e il Martedì Grasso, per evitare che si espongano al rischio di pioggia.

Carnevale nel Lazio

Il Carnevale di Roma negli ultimi anni sta riemergendo per imporsi alla folla. Ne approfittiamo per considerare come questa festa abbia un'enorme importanza nei piccoli centri e sia quasi del tutto ignorata dalle grandi città. Ma a Roma riprende piede e nel 2012 ha visto una bellissima sfilata rinascimentale celebrarsi lungo Via del Corso, come vi mostriamo nel video.

http://www.youtube.com/watch?v=6MxR8EAU2hk

Esempio di festeggiamenti in un centro di medie dimensioni è invece il Carnevale di Latina, capace di attirare gente da Roma e Frosinone: e questo nonostante sia una tradizione abbastanza recente, a dispetto della tesi che solo i carnevali storici possano avere rilevanza. Il Carnevale di Latina nasce infatti ufficialmente nel 1977, ma la tradizione dei carri è anteriore, ed è legata alla Festa delle Matricole della scuola media locale. Anche in questo caso i carri allegorici spaziano da temi di denuncia, a temi satirici, a semplici carri festosi concepiti per affascinare i bambini. Da segnalare inoltre il Carnevale Pontino, che coinvolge i comuni di  Pontinia, Sabaudia, San Felice e Terracina: questo carnevale nasce grazie al lavoro dei volontari del Gruppo Spontaneo per il Coordinamento delle Manifestazioni di Carnevale, che si dedicano alla preparazione della festa e dei carri in maniera del tutto libera e sostenendosi con autofinanziamenti.

Carnevale Ambrosiano

13 Febbraio 2016. Se in tutta Italia i festeggiamenti di Carnevale terminano col Martedì Grasso, a Milano questi cominciano proprio quel giorno. Il rito ambrosiano infatti sposta la liturgia delle Ceneri alla domenica successiva. Secondo la tradizione Sant'Ambrogio era fuori città durante quei giorni, e chiese di attendere il suo ritorno per celebrare il rito. In realtà questa era una tradizione che si seguiva in tutta la penisola italiana, ma la liturgia cattolica spostò le Ceneri al mercoledì per farle coincidere con l'inizio del periodo di Quaresima. Milano raggiunge il massimo delle celebrazioni la giornata di sabato, quest'anno il 13 febbraio quindi, con la parata di carri che parte da Via Palestro e segue le vie della città per concludersi a piazza Duomo, dove la sera si tiene un grande concerto. Naturalmente il Carnevale non finisce a mezzanotte in strada: in puro stile milanese numerosi locali organizzano feste a tema approfittando del fatto che il giorno dopo è domenica.

Carnevale volante di Letojanni (Messina)

Immagine

Si chiama Carnival Fly e sposta nel cielo quello che solitamente si vede a terra. L'evento si terrà sull'Etna, precisamente a Letojanni, in provincia di Messina. Artisti da strada e giocolieri terranno banco sulla terraferma, mentre con il naso rivolto verso il cielo sarà possibile osservare le fantastiche evoluzioni di chi si lancerà in parapendio con maschere artigianali, ideate nel corso di laboratori creativi didattici. Gli amanti di questo sport possono iscriversi al sito ufficiale e prenotare il proprio volo.

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