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Cosa vedere a Campello sul Clitunno: il borgo e le sue fonti

Campello sul Clitunno, un piccolo centro tra Foligno e Spoleto, ospita preziosi tesori assolutamente da non perdere. Tra questi le Fonti del Clitunno, un’oasi verde in cui rilassarsi e godere dello spettacolo della natura, e il Tempietto del Clitunno, gioiello architettonico Patrimonio Mondiale Unesco.
A cura di Stefania Lombardi
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Fonti del Clitunno
Fonti del Clitunno. Foto di Deblu68

Tra Foligno e Spoleto, sorge il bellissimo centro di Campello sul Clitunno, uno dei luoghi più affascinanti  e suggestivi da visitare in Umbria. Il borgo conserva intatto il suo assetto medievale con le mura, i palazzi storici e il monastero dei Bernabiti. Non lontano dalla cittadina di Campello si trova lo spettacolo delle fonti del Clitunno con l'antico tempietto paleocristiano.

Campello sul Clitunno

Panorama di Campello Alto
Panorama di Campello Alto. Foto di LigaDue

Il borgo fortificato di Campello sul Clitunno, sebbene molto piccolo, presenta un nucleo storico affascinante. Il borgo è suddivio in due parti, Campello Alto, borgo fortificato con il suo castello, e Campello Basso, caratterizzato dalla presenza della chiesa della Madonna della Bianca. Il Castello, costruito intorno al X secolo, conserva ancora intatte le sue mura. Nella parte alta si trova anche la chiesa di San Donato con un pregevole altare ligneo barocco, il Palazzo Comunale e il monastero dei Barnabiti, al cui interno si può ammirare un affresco giottesco.

Nella parte bassa, invece, il monumento più importante è la chiesa della Madonna della Bianca, eretta nel 1516, chiamata così per distinguerla da "La Bruna" presso Castel Ritaldi e da "La Rossa", situata a Pietrarossa. L'edificio presenta una struttura a croce latina sovrastata da una cupola.

Ma la vera attrazione della zona vede come protagonista la natura. Il parco delle Fonti del Clitunno si trova lungo la via Flaminia, ed è popolato da cigni, anatre ed altri bellissimi animali acquatici. Le Fonti del Clitunno si estendono per circa 11.000 metri quadrati e la loro conformazione attuale è dovuta al conte Paolo Campello della Spina che introdusse alberi, vegetazione acquatica, diversi animali e il laghetto. Quest'ultimo ha una bellezza surreale, con le acque alimentate da una sorgente sotterranea e che fuoriescono da piccole fessure nella roccia.

Le Fonti del Clitunno sono celebri fin dall'antichità e furono di ispirazione per tanti poeti e scrittori come Plinio il Giovane, Virgilio, Byron e Giosuè Carducci. In epoca romana le acque del Clitunno erano considerate sacre e presso le sorgenti veniva venerata la divinità Giove Clitunno a cui venivano dedicate anche diverse celebrazioni.

Facciata del Tempietto sul Clitunno
Facciata del Tempietto sul Clitunno. Foto di Luca Aless

A testimoniare questa grande importanza nel passato c'è il Tempietto paleocristiano del Clitunno, inserito nella lista dei Beni Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO. L'edificio custodisce diversi reperti artistici di epoca longobarda, infatti, al suo interno si trovano le più antiche pitture cristiane di tuta l'Umbria. Per accedere al parco delle Fonti del Clitunno, bisogna acquistare un biglietto d'ingresso. Il ticket di accesso costa 3 euro, mentre per i gruppi superiori a 15 persone costa 2 euro. Il biglietto è ridotto ad un euro per i gruppi di studenti sotto i 10 anni, mentre è gratis per i bambini sotto i 10 anni accompagnati dai genitori o per i portatori di handicap e il loro accompagnatore.

Nei dintorni di Campello sul Clitunno merita una visita anche il castello di Pissignano, una delle frazioni di Campello. Il castello, che risale al nono secolo, conserva intatte le mura del perimetro caratterizzate da possenti torri poligonali e da due torri – porta.

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