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Cosa vedere a Morano Calabro, il suggestivo “presepe del Pollino”

Definito “il presepe del Pollino”, il borgo di Morano Calabro possiede un centro storico tutto da scoprire e ammirare. Circondato dalla natura, questo paesino di 5.000 abitanti custodisce un magnifico castello normanno-svevo e chiese ricche di opere d’arte. Un vero gioiello difficile da dimenticare.
A cura di Angela Patrono
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Morano Calabro - Foto Wikipedia
Morano Calabro – Foto Wikipedia

Con i suoi 5.000 abitanti, Morano Calabro è un piccolo gioiello incastonato nel Parco Nazionale del Pollino. Situato in provincia di Cosenza e affacciato sulla Valle del Coscile, il borgo presenta un caratteristico nucleo antico arroccato su un colle di forma conica: un panorama unico e scenografico, che fa gola a fotografi e turisti di ogni tipo. Non per nulla, dal 2003 Morano Calabro è inserito nel circuito dei Borghi più belli d'Italia.

Una passeggiata per il centro storico si rivela emozionante e coinvolgente. Percorrendo il dedalo di vicoli intervallati da archi, piazzette, scalinate e casette bianche, l'immagine ricorrente che sale alla memoria è quella di un'opera di Escher, con i suoi enigmatici labirinti. Infatti, il grande incisore olandese visitò Morano Calabro nel 1930 e ne rimase talmente colpito da realizzarne una rappresentazione speculare: il paese e la natura circostanti sono raffigurati alla rovescia, come in uno specchio.

Castello normanno-svevo - Foto Wikipedia
Castello normanno-svevo – Foto Wikipedia

Morano Calabro conobbe un periodo di splendore nei periodi medievale e rinascimentale, in particolare sotto la signoria dei Sanseverino di Bisignano. Anche il Sette e l'Ottocento lasciarono il segno e ne sono testimonianza i numerosi palazzi gentilizi d'epoca. L'edificio più suggestivo è il Castello normanno-svevo, che per la sua struttura ricorda il Maschio Angioino di Napoli. Edificato nel 1064 per volontà di Roberto il Guiscardo sui resti di un antico torrione romano, venne ampliato tra il 1515 e il 1546 da architetti napoletani per conto del Principe Sanseverino che decise di risiedervi.

Morano Calabro - Foto Pixabay
Morano Calabro – Foto Pixabay

Morano Calabro è nota per ospitare diversi edifici di culto. La Chiesa di San Bernardino da Siena, con architettura tardogotica, risale al XV secolo; la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, fondata nel 1007 ma ristrutturata al suo interno in chiave tardo-barocca, conserva due meravigliose statue di marmo di Pietro Bernini, padre del più famoso Gian Lorenzo; la Chiesa di San Nicola, realizzata tra il 1450 e il 1460, contiene numerose opere d'arte, tra cui un olio su tela di Angelo Galtieri (1737), alcune statue lignee e tele del Seicento, un reliquiario del XVI secolo, oltre ad una piccola scultura in alabastro dorato del secolo XVI raffigurante la Madonna del Buon Consiglio; da vedere anche la cripta altomedievale dedicata a Santa Maria delle Grazie. Menzione a parte per la splendida Collegiata della Maddalena: costruita fa Cinque e Settecento, custodisce numerose opere d'arte. Ad enfatizzare il suo fascino sono il campanile (1817) e la cupola (1794) che nel 1862 furono ricoperti da mattonelle maiolicate verdi e ocra, in stile campano. Nella sagrestia spicca il bellissimo Polittico Sanseverino (1477) di Bartolomeo Vivarini, capolavoro dell'arte veneta rinascimentale. Un edificio di culto fuori dal tempo è il monastero di Colloreto, immerso in un suggestivo bosco; da visitare anche il Convento dei Cappuccini e la Chiesa di Santa Maria del Carmine.

Museo dell’Agricoltura e della Civiltà contadina. Un altro luogo da vedere è il Nibbio, museo naturalistico privato, situato nel Centro Studi Naturalistici del Pollino, nei pressi del castello. Al suo interno è possibile scoprire interessanti informazioni sulla fauna e sulla flora del Parco nazionale del Pollino.

Ma le sorprese di Morano Calabro non finiscono qui: il borgo, infatti, è una vera e propria Provenza in miniatura. Tra la fine di giugno e la metà del mese di agosto avviene una meravigliosa fioritura di lavanda. Per immergersi tra profumi inebrianti e sconfinate distese lilla, l'ideale è visitare il Parco della Lavanda. Le attività in questo paradiso floreale (a ingresso libero) sono numerosissime per grandi e piccini: visite nel giardino botanico del campo, mini-laboratori didattici per bambini e una bottega dove acquistare profumatissimi prodotti artigianali a base di lavanda.

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