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Grotte di Stiffe, una magica avventura tra le stalattiti

Nei dintorni dell’Aquila, in un magnifico scenario naturale, si trova lo spettacolare complesso delle Grotte di Stiffe. Tra stalattiti e stalagmiti dalle forme bizzarre, è possibile compiere un suggestivo percorso accompagnato dal fragore delle acque di un fiume sotterraneo e di maestose cascate.
A cura di Angela Patrono
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Grotte di Stiffe - Foto Wikimedia Commons
Grotte di Stiffe – Foto Wikimedia Commons

Le meraviglie naturali dell'Abruzzo non si contano. Tra queste c'è un interessante fenomeno carsico situato all'interno del Parco Regionale Sirente-Velino: le Grotte di Stiffe. Si trovano nel comune di San Demetrio ne' Vestini in provincia dell'Aquila e costituiscono un'attrattiva naturalistica unica in Italia: una "risorgenza", ossia il punto in cui un fiume torna alla luce dopo un tratto sotterraneo. Nel caso delle Grotte di Stiffe, un corso d'acqua che scorre nelle viscere della terra ha dato forma a uno spettacolare complesso di cavità carsiche, che si estendono per un chilometro pur non essendo state ancora del tutto esplorate. Proprio la presenza del torrente sotterraneo ha consentito agli inizi del XX secolo la costruzione di una centrale idroelettrica, poi distrutta durante la seconda guerra mondiale.

Grotte di Stiffe - Foto Wikimedia Commons
Grotte di Stiffe – Foto Wikimedia Commons

Le cavità erano abitate sin dall'età del Bronzo, come attestano i numerosi reperti preistorici risalenti al Neolitico ed Eneolitico. Nel 1994 un gruppo di speleologi riuscì ad accedere a una zona inesplorata delle grotte scoprendo una splendida cascata che si getta con un salto di 20 metri d'altezza da una parete rocciosa alta 30 metri. Nel 2007, invece, è stata scoperta una cascata sotterranea che con un salto di oltre 25 metri si getta in un laghetto profondo 5 metri.

Il complesso è aperto ai turisti dal 1991 e consente un'avventurosa esplorazione dell'area. Il percorso ha la durata di circa un'ora e si delinea attraversando passerelle sospese su canyon rocciosi, costeggiando il torrente e ammirando le forme fantasiose di stalattiti e stalagmiti che la natura si è sbizzarrita a creare, rivelando un notevole senso artistico. Lo sciabordio del fiume e lo scroscio fragoroso delle cascate accompagnano l'emozionante itinerario tra le grotte, che si snoda tra formazioni rocciose, laghetti, piccoli corsi d'acqua. Un'avventura fiabesca a partire dai suggestivi nomi delle cavità: Grotta dei Briganti, Sala del Silenzio, Sala della Concrezioni e Sala del Lago Nero. Imperdibile la Sala della Cascata che incanta per la sua bellezza selvaggia e la potenza del suo fragore. Nel corso dell'anno, all'interno delle grotte vengono organizzati numerosi eventi, tra cui un suggestivo presepe vivente nel periodo natalizio. Adiacente alle grotte si trova il museo di speleologia dedicato a Vincenzo Rivera, fondatore e primo rettore dell'Università degli Studi dell'Aquila, gestito dal Gruppo Speleologico Aquilano. All'interno si trovano numerosi reperti preistorici.

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