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Scoprire l’isola di Filicudi, una perla delle Eolie

Mare incontaminato, escursioni in montagna e interessanti siti archeologici: l’isola di Filicudi fonde tutto questo, diventando un luogo ideale per le vacanze di chi ama stare a contatto con la natura. L’isola, insieme ad Alicudi, è geologicamente la più vecchia e selvaggia delle Eolie e presenta anche tratti montuosi con il punto più alto a 773 metri.
A cura di Stefania Lombardi
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Filicudi
Filicudi. Foto di Ghost-in-the-Shell

La bellezza del mare siciliano ormai non è un segreto per nessuno. Ci sono spiagge e baie paradisiache dove il mare assume una colorazione spettacolare. Una delle zone amate per le vacanze al mare in Sicilia sono le isole Eolie, in particolare in questa guida parleremo di Filicudi, un'isola dove arte, storia ed incanto della natura si fondono rendendola una destinazione molto ambita dai turisti. L'isola, insieme ad Alicudi, è geologicamente la più vecchia e selvaggia delle Eolie e presenta anche tratti montuosi con il punto più alto a 773 metri.

Le spiagge e le grotte di Filicudi

Filicudi
Filicudi. Foto di roberto

Filicudi è un'isola perfetta per gli amanti della natura, che potranno immergersi in un ambiente dominato dal verde della macchia mediterranea e dove non si sentono i rumori della città. Il mare di Filicudi è particolarmente bello, limpido ed incontaminato rispetto a quello delle altre isole Eolie.

La spiaggia considerata da molti la più bella di Filicudi è quella di Capo Graziano. Un'arenile ampio che termina verso est con rocce e tante baie nascoste. Una spiaggia di ciottoli, molto amata dai bagnanti e dai velisti si trova nella frazione di Pecorini Mare.

Filicudi è anche famosa per le grotte. La più celebre è la grotta bue Marino, situata ad ovest dell'isola. Questo luogo è un vero spettacolo della natura, con dei colori incredibili che vanno dal blu, al verde, all'azzurro. All'interno della grotta c'è una piccola spiaggetta.

Un'altra attrazione di Filicudi è la roccia a forma di testa di cavallo nel lato sud dell'isola, visibile dalla strada.

Le altre attrazioni dell'isola

Filicudi
Filicudi. Foto di Hans Suter

L'isola di Filicudi si può visitare tranquillamente a piedi, o al massimo affittando un motorino. In località Capo Graziano si trova una testimonianza antichissima, che prova che le Eolie fossero già abitate nel 3000 a. C.. Gli scavi nella zona hanno portato alla luce delle capanne su un promontorio di epoca neolitica. All'interno di queste capanne sono stati rinvenuti molti utensili che confermano la datazione. Sul punto più elevato del promontorio è stato portato alla luce un altare sacrificale. Ma queste non sono le uniche rilevanze archeologiche, infatti, c'è anche un mondo di reperti sottomarini. Questo tesoro sommerso è formato da nove relitti adagiati sul fondale.

Sempre nelle vicinanze di Capo Graziano si trovano Le Macine. Si tratta di enormi macine artigianali risalenti alla fine del 1800, che venivano ricavate dalla roccia lavica.

Una frazione dell'isola di Filicudi è borgo Pecorini, che è formato da una zona alta dove si trova la chiesa del XVII secolo e la casa museo di Jaques Basler. Al di sotto si trova Pecorini Mare, un grazioso borgo di pescatori.

Gli amanti delle escursioni e del trekking troveranno in Monte Fossa il luogo ideale per le escursioni. In particolare la salita a Monte Fossa delle Felci è un percorso suggestivo che parte da Filicudi porto, risalendo le pendici del monte Fossa, un vulcano ormai spento, fino alla sua vetta a 771 metri d'altezza, punto da cui si gode di una meravigliosa vista.

Sul versante nord orientale di Filicudi si può visitare contrada di Zucco Grande, un antico villaggio preistorico, ormai abbandonato. Secondo i ritrovamenti quest'aria fu abitata da popoli greci. Nelle vicinanze si può raggiungere Vallone fontana, il cui nome deriva dalla presenza di una sorgente situata in una grotta molto suggestiva.

Dal 2004 sull'isola di Filucudi si può visitare anche un Museo, che in realtà costituisce una succursale del museo di Lipari. Questo museo si trova nella zona di Filicudi Porto e si affaccia sul villaggio preistorico di Capo Graziano. All'interno il percorso si snoda tra cinque sale espositive con: reperti etno-antropologici, reperti dalla prima e media età del bronzo, oggetti provenienti dalle esplorazioni marine.

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