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Servigliano: un borgo ricco di storia in provincia di Fermo

Servigliano è uno dei borghi più belli d’Italia che si contraddistingue dagli altri della regione poiché non presenta la classica struttura medievale. Il borgo è conosciuto come la “Città Ideale”, costruito seguendo i canoni settecenteschi. Nel borgo si trova anche il Parco della Pace, un luogo molto significativo.
A cura di Stefania Lombardi
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Scorcio del perimetro esterno del centro storico di Servigliano
Scorcio del perimetro esterno del centro storico di Servigliano. Foto di Alessandro Vecchi

Servigliano è uno dei borghi più belli d'Italia che si trova in provincia di Fermo. La cittadina è ricca di storia ed è molto caratteristica. Il suo nome è legato ad un periodo storico molto travagliato e difficile. Infatti, proprio a Servigliano, nel 1915 venne costruito un grande campo di concentramento che ha tenuto prigioniere fino a trentamila persone durante le due Guerre Mondiali.

La posizione del borgo di Servigliano non è stata sempre la stessa. L'antico borgo di Servigliano sorgeva in un luogo che nel 1771 fu colpito da una frana che portò la scomparsa del paese. Il borgo fu ricostruito da papa Clemente XIV e per questo motivo fu ribattezzato Castel Clementino. Solo con l'Unità d'Italia, e precisamente nel 1863, Servigliano riprese il suo nome originale.

Cosa vedere nel borgo di Servigliano

Casa della Memoria, Servigliano
Casa della Memoria, Servigliano. Foto di Dave Collier

Altro titolo a cui è legato il borgo di Servigliano è "Città Ideale". La cittadina, infatti, fu costruita seguendo i canoni settecenteschi, allontanandosi dagli assetti urbani degli altri paesi medievali del territorio. Servigliano presenta una forma di quadrilatero, aperto su tre porte che conducono alla piazza centrale. Proprio qui si trova il Palazzo Pubblico e la Collegiata di San Marco. Il Palazzo Pubblico è costituito da un doppio porticato, interno ed esterno, un cortile che ospita una secolare magnolia. Tra le altre strutture significative della città segnaliamo Palazzo Monti, Palazzo Navarra e Palazzo Vecchiotti.

Nel borgo di Servigliano ci sono diversi edifici religiosi da ammirare. Iniziamo dalla Chiesa di Santa Maria del Piano, collocata all'esterno della città, che risale al periodo precedente alla costruzione del nuovo paese di San Clemente. Nelle vicinanze della cappella di Santa Maria del Piano si trova il convento costruito dai Frati Minori Osservanti. Già menzionata in precedenza, da non perdere è anche la Collegiata San Marco. Questa chiesa è costituita da una navata unica con annessi Sagrestia, Cimitero, la casa del parroco e alcune abitazioni private.

Uscendo dal centro storico di Servigliano si incontra un enorme spazio verde, chiamato il "parco della pace". Questo spazio, delimitato da mattoni , è il punto in cui un tempo sorgeva il campo di concentramento, costruito nel 1915 e utilizzato durante le due guerre mondiali. Il campo di concentramento conteneva delle baracche ed era delimitato da filo spinato. Alla fine della guerra mondiale il campo di Servigliano fu sgomberato e chiuso, trasformandosi in un deposito per armamenti. Ma l'attività del campo non si esaurì. Con l'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale, il campo di concentramento riprese a funzionare fino al termine delle ostilità. Finita la guerra, le trentamila persone rinchiuse nel campo riuscirono a fuggire anche grazie all'aiuto delle famiglie di Servigliano e dei paesi limitrofi.

Il borgo di Servigliano è anche conosciuto per un importante evento che viene organizzato ogni anno nel mese di agosto. Si tratta del Torneo Cavalleresco di Castel Clementino, una rievocazione storica durante la quale i cinque rioni si contendono il Palio. La sfida tra i cavalieri consiste nell'infilzare con una lancia degli anelli il cui diametro diminuisce man mano tra una prova e l'altra.

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