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Allarme Goletta Verde: un punto ogni 54 km di costa è inquinato

I dati di Goletta Verde mettono sotto accusa le coste italiane: microbi provenienti da scarichi fognari non depurati inquinano le nostre coste.
A cura di Stefania Lombardi
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Divieto di balneazione. Foto da Flickr
Divieto di balneazione. Foto da Flickr

"Ogni anno non cambiare stessa spiaggia stesso mare", a questa frase della canzone oggi dovremmo aggiungere "stessi problemi". Dall'ultima indagine Goletta Verde, la campagna estiva di Legambiente, è emerso che le coste italiane sono inquinate in particolare da una media è affiorato che ogni 54 chilometri di costa un pezzo è inquinato. Ad essere sotto accusa ancora una volta è la depurazione delle acque che in molti casi risulta totalmente assente. Nell'analisi sono stati monitorati 265 punti, uno ogni 28 chilometri di costa ed il 52% è risultato fortemente inquinato. Goletta Verde, che opera con un laboratorio mobile, in due mesi di rilievi ha denunciato che l'88% di queste criticità è in corrispondenza di foci di fiumi, fossi, canali o scarichi presenti lungo la costa. I parametri indagati sono microbiologici e vengono considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori. La cosa che preoccupa maggiormente è che più della metà di questi punti si trova in prossimità di spiagge molto frequentate da bagnanti.

Spiaggia piena di rifiuti. Foto di Paolo Margari
Spiaggia piena di rifiuti. Foto di Paolo Margari

Ma da questo allarme, fortunatamente emergono alcune note positive. Una di queste è la Sardegna che si distingue, grazie alle poche criticità riscontrate solo in corrispondenza di foci di corsi d'acqua o canali. Altra regione meritevole è la Puglia che registra un miglioramento rispetto allo scorso anno. Mentre in alto Adriatico la situazione migliore si registra in Veneto. Bocciate da Goletta Verde, invece, sono la Calabria, che ha registrato numerose situazioni critiche e irregolarità nei servizi di depurazione, come testimoniano anche le proteste dei cittadini negli ultimi giorni per il mare sporco ed i divieti di balneazione. Altre regioni che registrano molti punti inquinati sono le Marche e l'Abruzzo, questo trend negativo probabilmente è dovuto dall'elevata presenza di corsi d'acqua e canali che sfociano direttamente nel mare provocando dei danni.

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