Arquà Petrarca: il borgo veneto del poeta
Se vi trovate in provincia di Padova, potrete ritagliarvi un po' di tempo per visitare il grazioso borgo di Arquà Petrarca. Questo paesino si trova sui Colli Euganei e fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia. Come si evenince dallo stesso nome del borgo, questo luogo è legato alla figura di Francesco Petrarca che qui ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, fino al 1374, anno della sua morte. Da quel momento Arquà è diventata una meta di pellegrinaggio per i letterati da tutta Europa, tra i nomi di spicco ricordiamo Shelley, Foscolo, Guinizelli, Ruzante fino a D’Annunzio, Zanzotto e molti altri. Non è un caso, quindi, che proprio qui è nato il Parco Letterario dei Colli Euganei intitolato a Francesco Petrarca. Anche Gabriele D'Annunzio viene onorato nel borgo, infatti, a lui è dedicata una targa che riporta un brano da "Il fuoco" in cui il poeta parla proprio di Arquà.
Cosa vedere nel borgo di Arquà
Arquà è un paesino che si inerpica sui Colli Euganei e conserva molte testimonianze del passato e molti riferimenti al poeta Francesco Petrarca. Passeggiando per le sue stradine si incontrano antichi lavatoi in pietra, la famosa fontana del Petrarca e varie chiese, tra cui la chiesa parrocchiale di Santa Maria, al cui interno venne ubicata la tomba del Petrarca, per poi essere traslata, sei anni dopo la morte, in un'arca marmorea, per volere del genero Francescuolo da Brossano. Il sepolcro è stato realizzato in marmo rosso di Verona. Accanto alla chiesa si erge il gotico Palazzo Contarini, appartenuto ad una delle più potenti famiglie veneziane. Di fronte al Palazzo c'è la trecentesca Casa Strozzi, sede di mostre e di eventi culturali molto interessanti.
Dopo aver visitata questa zona, la strada conduce fino alla parte alta del borgo, con un susseguirsi di spendide abitazioni appartenute a varie famigle nobili veneziane. Lungo la strada si incontra l'Ospitale della Madonna, costruito nel 1320 per accogliere mendicanti e viaggiatori. La parte alta di Arquà accoglie i visitatori con la Loggia dei Vicari, situata in piazza San Marco. La Loggia risale al XIII secolo ed è stata per anni la sede dell'amministrazione locale, quando vigeva il sistema delle vicarie. Lasciata la Loggia, salendo, si giunge al Monte Castello, chiamato così, perchè un tempo era sede della fortezza della città.
L'attrazione più celebre nel borgo di Arquà riguarda proprio il poeta Francesco Petrarca. All'interno del borgo si può visitare la sua casa, diventata un museo. La casa dove Petrarca ha vissuto gli ultimi anni di vita, dopo la morte, ha visto il susseguirsi di varie proprietà, prima il genero del poeta, poi varie famiglie veneziane, fino a quando 1875 il Cardinale Silvestri donò l'abitazione al comune di Padona. A questa donazione, però, il Cardinale mise una clausola che prevedeva l'impossibilità di cedere la casa ad uso abitativo. La casa museo è divisa in varie sezioni: "la Casa di Francesco Petrarca", "Arquà e il territorio circostante", "La tomba del Petrarca", "Il mito della Casa: i registri dei visitatori", "Il mito della Casa: le reliquie e le medaglie commemorative", tutte situate al primo piano, mentre al piano terra si può vedere un video che illustra la vita del Petrarca ad Arquà e una mostra fotografica dedicata agli altri luoghi del Petrarca in Veneto. All'interno della casa – museo del poeta si possono ammirare affreschi raffiguranti scene ispirate alle opere di Petrarca.
Lasciando Arquà Petrarca e proseguendo verso Battaglia Terme, sulla destra si ammira il laghetto della Costa, che dal 2012 è entrato nella lista dei siti patrimonio dell’umanità perché sulle sue rive furono ritrovati reperti e tracce di un villaggio di palafitte di una comunità risalente al 2800 ed il 1500 A.C.