Bagni di Lucca: un viaggio di benessere e relax
Il territorio lucchese è ricco di luoghi suggestivi dove poter trascorrere qualche giorno in pieno relax. Uno di questi è Bagni di Lucca, un centro della Garfagnara, celebre per le sue bellissime ville e per l'incatevole Pieve di San Pietro nelle vicinanze. La città di trova ad una trentina di chilometri di distanza da Lucca ed è facilmente raggiungibile lungo la strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero.
Bagni di Lucca è una città perfetta per una breve vacanza tra arte e relax grazie alla presenza delle Terme.
Le Terme di Bagni di Lucca
Le Terme di Bagni di Lucca vantano una storia molto antica, sono conosciute, infatti, almeno dai tempi dell'età della repubblica di Roma. La storia narra che Cesare, Pompeo e Crasso per rilassarsi amavano ritirarsi in queste terme toscane. Dopo la caduta dell'Impero Romano, le terme ebbero un periodo di abbandono, per poi essere recuperate in età longobarda e succcessivamente grazie alla Contessa di Toscana Matilde da Canossa, potente feudataria dell'epoca. La loro importanza crebbe sempre di più, e diventò la meta prediletta di personaggi molto influenti dell'epoca come la regina Vittoria e lo Zar, i poeti Byron, Carducci, Pascoli, Montale, scrittori come Dumas e musicisti come Strauss, Listz, Paganini, Puccini, Mascagni. Le Terme di Bagni di Lucca sono state oggetto di un grande restauro nell'Ottocento per opera della Principessa di Lucca, Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone.
I Bagni di Lucca sfruttano le acque benefiche di 19 fonti termali. Oltre alle sorgenti a Bagni di Lucca ci sono due grotte a vapore natuale, dove la temperatura oscilla tra i 40° e i 47°. La Grotta Paolina e la Grotta Grande sono utilizzate per trattamenti curativi della pelle, ma anche per depurare l'organismo e rilassare i muscoli. Le acque curative di questa zona sono indicate soprattutto per chi voglia mantenere una perfetta forma fisica, infatti, sono usate per la cura di obesità e di artropatie. I trattamenti con i fanghi sono indicati per artrosi, traumi, discopatie e altre patologie dell’apparato locomotore. Le patologie croniche dell'apparato respiratorio vengono trattate con aerosol, inalazioni o nebulizzazioni.
Cosa vedere a Bagni di Lucca e dintorni
Oltre alle Terme, altro simbolo della città è il Casinò Reale che sorge sulla riva destra del Ponte a Serraglio. Il Casinò fu costruito dai Borbone 1837 per regolarizzare il gioco che avveniva già da secoli. Girando per la città si incontrano vari edifici sia civili che pubblici che meritano di essere ammirati, come Villa Ada e Villa Fiori. In località Fornoli si trova uno dei primi ponti sospesi costruiti in Italia: il Ponte delle Catene. Da vedere anche il ponte della Maddalena conosciuto come il Ponte del Diavolo, fatto costruire da Matilde da Canossa, per collegare la città a Borgo a Mozzano per permettere ai pellegrini in transito sulla via Francigena di recarsi alle terme di Bagni di Lucca. Si può inoltre visitare il Palazzo Buonvisi e la Villa Reale. Tra gli edifici religiosi ricordiamo la Cappella Demidoff, la Chiesa anglicana, il cimitero inglese e diverse chiesette situate nelle frazioni vicine.
Una menzione a parte merita la Pieve di San Pietro, situata in Vico Pancellorum, frazione di Bagni di Lucca. Questo luogo è scrigno di misteri e leggende, alcune ancora da svelare. La Pieve di San Paolo risale all'873, anno di cui si hanno le prime notizie tramite un documento stipulato tra il sacerdote Alpari e il vescovo Gherardo, quest'ultimo cedette per un certo periodo la pieve in cambio di denaro. L'interno della chiesa è molto suggestivo, soprattutto per i misteri che nasconde. L'ingresso della chiesa presenta un portale sormontato da un architrave con immagini simboliche: un crocifisso, un albero della vita, un cavaliere con in mano una spada, una scacchiera e la Madonna in trono. La particolarità è che il cavaliere con la spada risulta cancellato. I misteriosi simboli potrebbero essere ricollegati ai Templari, soprattutto per la presenza della scacchiera. Il gioco degli scacchi veniva interpretato come allegoria del percorso iniziatico e collegato alla ricerca del Sacro Graal, non a caso molti edifici legati ai Templari hanno pavimenti a scacchiera.