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Balestrino: il borgo addormentato della Liguria

Balestrino è un borgo silenzioso che giace addormentato. Il paese è stato abbandonato tra il 1962 e il 1963 a causa di continui terremoti e frane. Purtroppo, i visitatori dovranno accontentarsi dei racconti degli ex abitanti del paese, poichè borgo è chiuso con dei cancelli che impediscono il passaggio.
A cura di Stefania Lombardi
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Borgo fantasma di Balestrino
Balestrino. Foto di ChristophMeinersmann

Viaggiando nei dintorni delle grandi città in Italia, si scoprono luoghi incantati che meritano una visita, soprattutto per le storie che si celano al loro interno. Un borgo molto suggestivo nell'entroterra ligure è Balestrino, un paese dove oggi non vive più nessuno, abbandonato a causa di un evento catastrofico. Nel 1850 il borgo in provincia di Savona iniziò a spopolarsi a causa di continui terremoti e frane, fino a che tra il 1962 e l 1963, tutti gli abitanti del borgo si trasferirono a valle, andando a formare un nuovo centro abitato. La sensazione che si avverte a Balestrino oggi, è quella di teletrasportarsi in un'altra epoca, dove la vita sembra essersi bruscamente fermata. Tra le strette stradine silenziose si affacciano case abbandonate che sono la testimonianza dello scorrere della vita quotidiana arrestata improvvisamente. Dalle porte e dalle finestre si vedono quadri, lampadari e le tende che un tempo erano gli ambienti della vita di tante famiglie. Lo scenario suggestivo e toccante, ha reso Balestrino l'ambientazione perfetta per il film "Inkheart – La leggenda del cuore d’inchiostro".

Dall'alto del borgo di Balestrino, il Castello dei Del Carretto protegge la città, ma è anche'esso completamente disabitato. Un tempo il maniero era abitato dai marchesi di Balestrino, antichi feudatari della zona, e piano piano fu abbandonato. Le scuderie del Castello sono state restaurate e utilizzate per le attività del Comune. Fanno quasi rabbrividire i cartelli segnaletici arruginiti e le case diroccate, ormai inghiottite dalla vegetazione. Purtroppo, i visitatori dovranno accontentarsi dei racconti degli ex abitanti del paese, poichè il borgo è chiuso con dei cancelli che impediscono il passaggio. Sulla strada per arrivare al borgo c'è un unico e solo bar, dove sono esposte le foto di Balestrino come era 100 anni fa. Probabilmente un giorno il borgo ricomincerà a vivere, come testimoniano i progetti di recupero iniziati nel 2015.

Come tutti i paesi fantasma, anche Balestrino ha le sue storie e leggende, legate a presenze misteriose. Il fantasma di Balestrino, però, non è un terribile sanguinario, ma lo spirito è un accanito bevitore di vino. Secodo le storie tramandate, nel castello e nel borgo di Balestrino si aggira l'anima di Giuseppe Coscie, detto "il Cavigiotto", un personaggio dell'epoca che per sfuggire alle tirannie del Marchese Del Carretto viveva di espedienti. In particolare costruiva per gli abitanti del paese le Cavigge, uno strumento agricolo che serviva per fissare le funi sui basti degli animali da soma. Giuseppe Conte, inoltre, tormentava il marchese con piccoli furti e dispetti. La leggenda narra che il fantasma sarebbe in grado di bere vino da una bottiglia tappata.

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