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Bambini in aereo, prezzi in aumento per il biglietto dei più piccoli

Dieci anni fa non pagavano affatto, oggi il loro biglietto è semplicemente ridotto rispetto a quello degli adulti. Dall’altra parte dell’Oceano si procede ad ulteriori aumenti. Arriveranno anche da noi?
A cura di Redazione Viaggi
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Una culla su un volo della United Airlines (Foto Getty Images).
Una culla su un volo della United Airlines (Foto Getty Images).

I bambini pagano poco o nulla, se volano, viaggiano in treno, se devono entrare in un museo o altrove. E' un intendimento comune, su scala globale e relativa quasi ad ogni servizio. Perché sono piccoli, perché occupano poco spazio, perché i genitori semplicemente non si muoverebbero di casa se dovessero pagare due biglietti per sé e altri per i propri piccoli. Ebbene, questa legge non scritta potrebbe presto cambiare per quanto riguarda i biglietti aerei. La liberalizzazione del settore ha portato già da tempo ad un rincaro del prezzo dei biglietti per i più piccoli.

Fino a dieci anni fa i bambini entro i 24 mesi non pagavano nulla, poiché per le compagnie aeree la gratuità, in questo caso, diventava una carta di marketing importante: non viaggiate con l'auto perché è più pericolosa dell'aereo. Successivamente i vettori, incitati anche dalle tasse imposte dai singoli stati, hanno deciso di far pagare ai piccoli passeggeri o una tariffa fissa ridotta oppure il 10-15% del prezzo del biglietto intero. E' quanto accade alla maggior parte delle principali compagnie che servono l'Italia, da Ryanair ad Easyjet, passando per Germawings ed Alitalia.

I grandi cambiamenti nel mercato a volte nascono da piccoli decisori. La scelta di eliminare un servizio può indurre la concorrenza a fare altrettanto ed innescare un effetto domino a discapito dell'utenza (ma può avvenire anche il contrario). Il giornale britannico Daily Mail ha dunque ritenuto possibile che possa diffondersi anche in Europa la decisione delle compagnie brasiliane di far pagare di più i piccoli passeggeri. L'Anac, l'agenzia nazionale dell'aviazione civile brasiliana, ha preannunciato che entro la fine del 2016 vi sarà una nuova regolamentazione all'interno della quale si muoverà la libertà tariffaria. Tra le nuove regole, una tassa per i neonati che porterà probabilmente ad un aumento del prezzo del loro biglietto.

Il tutto nella consapevolezza che i piccoli viaggiatori comunque non occuperanno un posto a sedere, poiché continueranno ad accomodarsi sulle gambe dei viaggiatori (nonostante la FAA, l'agenzia statunitense che regola l'aviazione civile, abbia da tempo precisato che il volo sicuro, per i più piccoli, implicherebbe l'uso di seggioloni). Tuttavia, se i piccolissimi pagheranno di più, i piccoli potrebbero pagare di meno. In Gran Bretagna sarà infatti rivista l'Air Passenger Duty, una tassa sul viaggiatore, per i bambini al di sotto dei 12 anni e dal prossimo anno anche per gli under-16. Decisioni positive per i viaggiatori che, come quelle negative, potrebbero estendersi agli altri vettori europei.

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