Alessio Quaranta, direttore Enac: il Body scanner non lede la privacy dei passeggeri
Sicurezza, privacy e tecnologia: intorno al body scanner tutti i punti dolenti dell'uomo moderno. E, dunque, gradualità e confronto. Proprio a tale scopo l'apparecchio che ha fatto tanto discutere gli italiani è sotto test – lui che testa a sua volta la sicurezza dei passeggeri – a Fiumicino per 4-6 settimane. Finito il periodo di sperimentazione, verrà poi inserito in tutti gli aeroporti.
Ai microfoni di AvioNews il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta, precisa che "è un tipo di controllo che si aggiunge ai controlli esistenti, ma non li sostituisce, proprio perché nella fase della sperimentazione occorre verificare il corretto funzionamento non solo in termini di incremento dei livello di sicurezza" ma anche in termini di "snellimento di procedure", laddove, specie per alcuni voli, il sistema appare un po' stressato, soprattutto per quelle tratte che intensificano i controlli, portando anche "a un ritardo di 3 ore su singolo volo".
Il body scanner, inoltre, non lederà la privacy dei passeggeri, poiché non entrerà nei dettagli corporei dei viaggiatori, ma riprodurrà un'immagine stilizzata riportante in evidenza i singoli punti su cui effettuare eventuali controlli fisici. Essendo ancora in fase di sperimentazione, infine, è possibile per ora sottrarsi al controllo del macchinario, anche se in quel caso "è più che giusto – sottolinea il direttore generale – che sia sottoposto ad un controllo più approfondito da un punto di vista manuale".
Danilo Massa