video suggerito
video suggerito

Boville Ernica, la città dell’angelo di Giotto

Il borgo medioevale è caratterizzato da una cerchia di mura con 18 torri e si trova sulla sommità di un colle che offre un panorama incredibile sull’intera Ciociaria.
A cura di Stefania Lombardi
11 CONDIVISIONI
Boville Ernica. Foto di Bocachete
Boville Ernica. Foto di Bocachete

Boville, una cittadina situata nella provincia di Frosinone, famosa soprattutto perchè conserva uno spendido mosaico di Giotto. Boville Ernica, questo è il nome completo del borgo, è situato sulle colline ciociare a circa 450 m s.l.m. e domina la valle del fiume Liri e del fiume Sacco. Il suo nome deriva dall'antico culto del dio Bove, testimoniato da alcuni ritrovamenti archeologici di statuette votive raffiguranti un bue. Ernica è stato aggiunto solo nel 1907, per distinguere il paese da un altro omonimo del Lazio.

Il borgo di Boville è ancora oggi racchiuso tra le antiche torri difensive, in tutto 18, attorno alle quali è possibile fare una passeggiata con vista sul paesaggio delle colline ciociare. All'interno del centro storico si possono ammirare i palazzi rinasscimentali appartenuti a famiglie gentilizze e delle bellissime chiese.

Cosa vedere nel centro storico di Boville

Il borgo è raccolto intorno alla Piazza principale, piazza Sant’Angelo, dove sorge la chiesa omonima. Uscendo dalla piazza si giunge al Castello Filonardi, una costruzione medievale che ha subito vari rifacimenti. L'altra piazza importante di Boville è quella di San Pietro, che forma il cortile del castello. Qui si trova un portale rinascimentale e la chiesetta di S. Pietro Ispano di origine romanica, in cui si conservano un sarcofago paleocristiano, due reliquiari del Santo e di Santa Lucia, la cappella gentilizia Simoncelli, un bassorilievo del Sansovino ed un eccezionale mosaico di Giotto. Altra opera importante presente nella chiesta di San Pietro Ispano è la Prima Croce Giubilare, una Croce in porfido intarsiata su marmo, che veniva un tempo esposta all'adorazione dei fedeli davanti l'atrio della vecchia basilica vaticana per aprire il Giubileo. Questa croce è stata baciata da re, pontefici e imperatori e si dice anche da Dante Alighieri in occasione del Giubileo del 1300.

L'angelo di Giotto

Angelo di Giotto
Angelo di Giotto

Intorno al 1605 – 1621, Papa Paolo V, mise mano alla demolizione della basilica costantiniana di San Pietro in Vaticano per portare a compimento il grandioso progetto dell'attuale Basilica. Molti reperti storici provenienti dalla demolizione furono donati dal pala ad importanti personaggi dell'epoca, tra cui Monsignor Simoncelli, che possedeva una cappella proprio a Boville, nella chiesa di San Pietro Ispano.

Tra gli oggetti portati alla cappella di Boville, il più significativo è senza dubbio l'angelo di Giotto, un frammento estrapolato dal famoso mosaico della Navicella disegnato da Giotto per l'atrio della vecchia basilica Vaticana. L'opera raffigura è composta da un tondo dal diametro di 70 centimetri in cui campeggia un Angelo a mezzo busto. Il mosaico di Giotto negli anni è diventata il simbolo di Boville. Dal 1612 l'opera ha lasciato Boville solo nel 1937, quando fu inviato a Firenze per una mostra, e dopo tante pressioni è tornato al suo posto solo 10 anni dopo.

11 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views