Calcata, un borgo sospeso che non conosce la modernità
Un borgo che sorge su una roccia. Un luogo che sembra essere estraneo al mondo dove si vive, in una dimensione fantastica quasi irreale. E' uno dei paesaggi più belli del Lazio, ma non solo. Si tratta di Calcata, un borgo che sorge nella Valle del Treja. Un gioiello in pietra avvolto nella vegetazione che ogni stagione cambio volto, colorandosi di volta in volta di verde, arancio e miliardi di sfumature. Una volta oltrepassate le mura potrete utilizzare il vostro cellulare solo per fare delle foto, poichè sullo schermo si illuminerà la scritta: nessun segnale. L'assenza delle automobili, il silenzio e l'isolamento del luogo rendono l'atmosfera molto suggestiva e fuori dal tempo.
Cosa vedere nel borgo di Calcata
I dintorni del borgo che muore
Come arrivare a Calcata
Cosa vedere nel borgo di Calcata
Il borgo sorge su uno sperone di roccia che appare sospeso nel vuoto. Al primo sguardo i visitatori rimangono senza fiato. Questo borgo medievale cattura e rapisce per il fascino ed il mistero che trasmette. Calcata ha iniziato a spopolarsi nel primo 900 a causa dei frequenti crolli della rupe tufacea. Gli abitanti si sono insediati a poca distanza, costruendo un centro moderno detto appunto Calcata Nuova. Oggi il borgo è completamente abbandonato ed esposto ai cedimenti del terreno, infatti gli è stato dato l'appellativo de "il paese che muore", nome che condivide con Civita di Bagnoregio, altro paese fantasma. La storia di Calcata, però, è ancor più affascianante, poichè il suo stato di borgo dimenticato ha fatto si che fosse ripopolato da artisti, artigiani ed intellettuali, che a partire dagli anni ’60 vennero da ogni parte del mondo, in cerca di una dimensione di vita genuina e in contrasto con la società industriale e consumistica.
Questa suggestione è viva ancora oggi, infatti, visitare Calcata vuol dire vivere un'esperienza fuori dal comune. L'accesso al borgo è dato da una porta tra la fortificazione che conduce alla piazza. Intorno all'aria si trovano dei troni di tufo e il Castello degli Anguillara, con la sua torre ghibellina e la seicentesca Chiesa del SS. Nome di Gesù. Dalla piazza inizia un labirinto di stradine che terminano sul precipizio che circonda l'abitato. Lungo le stradine si incontrano le piccole case in muratura o costruite nel tufo, affiancate a cantine o grotte che si sono trasformate in botteghe e laboratori artistici.
I dintorni del borgo che muore
Il borgo di Calcata non è l'unica attrazione della zona, ma durante una vista a questo luogo si può approfittare per scoprire altre meraviglie. Nel Territorio del Comune di Calcata, e quello di Mazzano Romano, è stato istituito il Parco Suburbano Valle del Treja, una zona protetta di rara bellezza e di grande valore storico naturalistico. Nei dintorni si trova Opera Bosco, un museo all'aperto di arte contemporanea, dove gli artisti estendono il concetto di estetica all'ecosistema. Un itinerario di opere d'arte ed istallazioni realizzate con il materiale naturale del bosco.
Da non perdere la visita alle Cascate di Montegelato, formate dal fiume Treja, che scivola su un letto di roccia vulcanica che si intrufola nel tufo. Interessante da visitare è anche il borgo di Mazzano Romano e in direzione Flaminia, il paese Faleria, un incantevole borgo medievale con il suo castello di cui rimane ben poco. Nelle vicinanze sono infine il celebre Lago di Bracciano e i tre paesi che lo cingono, cioè Anguillara Sabazia, Trevignano Romano e Bracciano, ricchi di testimonianze medievali e rinascimentali.
Come arrivare a Calcata
Per arrivare a Calcata da Roma bisogna prendere la S.S. Cassia Bis (S.S. 2 bis) e proseguire fino all'uscita per Mazzano Romano–Calcata. Un'alterativa è prendere la S.S. Flaminia (S.S. 3) in direzione Civita Castellana e seguire le indicazioni per Calcata-Mazzano Romano.