Urla, pianti e tremiti di paura: la casa dell’orrore più terrificante al mondo
Avete presente la casa dei fantasmi o il castello delle streghe che trovate nei grandi luna park? I mostri che avrete incontrato là dentro diventano spaventosi quanto uno sketch di Mr. Bean, se paragonati agli spietati carnefici della McKamey Manor. Questa villa si trova in California, a San Diego, ed è la casa in cui gli incubi prendono corpo e vi inseguono con un trapano elettrico attraverso corridoi grondanti sangue. Qui si urla perché è tutto così realistico che a un certo punto si ha il sospetto che si faccia sul serio. E si piange, perché quattro ore sono tante e non si può tornare indietro. Il giro più breve, infatti, dura quattro ore (in passato era di due ore, come da video in apertura), mentre quello più lungo si prolungherebbe fino ad otto ore. Condizionale d'obbligo, dal momento che nessuno sembra aver portato a termine il tour più lungo.
Per partecipare bisogna fare richiesta all'organizzazione attraverso il sito ufficiale. Requisiti: almeno 21 anni, un cuore forte e rispettare il regolamento, secondo cui – molto sinteticamente – non bisogna indossare vestiti costosi (dopo quest'esperienza, probabilmente, si dovranno buttare) né "alzare le mani" contro i mostri e, soprattutto, non si può tornare indietro o interrompere l'esperienza (a meno di casi particolari valutati dalla regia). Il terrificante tour si fa due per volta, per cui dimenticatevi pure il conforto del gruppo. Ma chi mai può desiderare di essere sottoposto a delle vere e proprie torture? Basti dire che in lista di attesa ci sono 24.000 aspiranti vittime.
La villa è stata concepita dal fondatore 55enne Russ McKamey, appassionato di film horror che gestisce la villa degli orrori con la compagna Carol Schultz. Trasformare una casa potenzialmente accogliente in un covo di apparenti aguzzini, maniaci ed assassini è costato circa 500.000 dollari (poco meno di 400.000 euro), ma ogni anno cambiano il tema e gli strumenti dell'orrore. Un affare che, a giudicare dalla lunga lista di attesa, vale le spese sostenute. Il proprietario ha confidato all'agenzia Caters: "Considero la gente impegnata nell'avventura come miei amici, perché sono io che li seleziono e che spendo del tempo con loro prima di andare nella casa". E aggiunge: "tutto è molto interattivo. L'esperienza – e le sfide – servono a provare quello che riesci e non riesci a fare".
