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Christchurch, dopo il terremoto la città rinasce dalla creatività

Cinque anni fa un terremoto rase al suolo la seconda città più grande della Nuova Zelanda, Christchurch. Ma non è stato tutto distrutto, infatti, la creatività ha portato alla città nuova vita, rendendola più forte di prima.
A cura di Stefania Lombardi
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Demolizione dopo il terremoto. Foto da Flickr
Demolizione dopo il terremoto. Foto da Flickr

Gli eventi catastrofici come terremoti portano solo distruzione, spesso incontrollata ed incontrollabile. La ricostruzione è sempre una fase difficile per le ferite profonde che inevitabilmente lasciano il segno nel paese e nel cuore delle persone. Questo tema in Italia è molto attuale, per il terremoto che ha colpito di recente il centro Italia, in particolare Amatrice e i paesi vicini, ma anche per gli altri eventi catastrofici, dove i paesi colpiti sono ancora alle prese con la ricostruzione. Fortunatamente ci sono nel mondo degli esempi positivi, nei quali dalla distruzione le città sono rinate più forti di prima. Il caso più celebre è quello di Christchurch, isola nel sud della Nuova Zelanda che nel febbraio del 2011 ha subito un terremoto di magnitudo 6.3. Questo ultimo episodio è stato solo il più distruttivo di una serie di scosse iniziate il 4 settembre, 2010. Il terremoto è stato veramente distruttivo per la città e la zona circostante, ma la vera notizia è che dopo la ricostruzione la zona è diventata una grande destinazione di viaggio. La città di Christchurch è stato oggetto della più grande impresa economica della storia della Nuova Zelanda con un investimento di 26,5 miliardi di dollari.

Murales. Foto da Flickr
Murales. Foto da Flickr

Il progetto di rinascita della città si chiama Re: START Mall e ha fatto rivivere una città che stava per morire. Il Re:START è stato costruito nell’area in cui una volta sorgeva il vecchio Cashel Street Mall, luogo in cui si concentrava lo shopping cittadino, a due passi dalla cattedrale gotica e dalla sua torre. Questa zona era caratterizzata da edifici dall’architettura vittoriana ed edoardiana che con il terremoto sono crollati o sono stati consistentemente danneggiati. Dalle macerie sono spuntati nuovi edifici, opere pubbliche e la città si è arricchita di murales, sculture e giardini facendola diventare un'attrattiva per il turismo. Secondo il governo di Christchurch e Canterbury, l'economia della regione è cresciuta del 31% negli ultimi 5 anni.

Re: start. Foto da Wikipedia
Re: start. Foto da Wikipedia

Circa 60 container sono stati sistemati, adattati e modificati a seconda delle necessità. Alcuni sono bucati da finestre e hanno porte ripiegabili. Alcuni sono stati sovrapposti per creare ambienti a più piani e doppi volumi. Alcuni hanno balaustre e terrazze create dalla sovrapposizione di volumi. La cosa che colpisce sono i colori audaci con cui sono pitturate le strutture, che rende tutto luminoso ed allegro. Ma con queste nuove costruzioni non è stato cancellato tutto il passato della città. Infatti, le pietre originali che costituivano le strutture portanti degli edifici storici sono state recuperate ed sistemate in reti di ferro che formano partizioni murarie, tavoli, panchine e fontane.

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