Come organizzare un viaggio fai da te con Internet e guide
C'è qualcosa di sfuggente nelle offerte delle compagnie di viaggio: la grandezza del mondo. A consultare la vetrina di un qualsiasi esercizio che organizza vacanze si avverte subito la sensazione di preconfezionamento. Nulla di male in ciò, perché le compagnie di viaggio tendono a comunicare all'aspirante viaggiatore le mete più belle. Eppure non tutte vi rientrano, sia per l'impreparazione del terzia, sia per un carattere più ritroso. Insomma, la parte introversa del mondo non arriva all'occhio del viaggiatore.
Da qui la bellezza dei viaggi fai da te: infinita possibilità di scelta e sorpresa della scoperta. La bellezza del viaggio auto-organizzato, tuttavia, è anche il suo limite. Riuscire ad individuare una meta è infatti la prima difficoltà. In tal senso bisognerebbe in primo luogo individuare il clima e l'habitat che si desidera incontrare: freddo o caldo, mare, montagna o collina? Città, paesi o villaggi? Già questa operazione riduce enormemente il numero delle terre candidate alla vostra attenzione.
Per andare poi ad individuare in maniera più precisa la terra che desiderate visitare, vi consigliamo di fermarvi a fare i fondamentali "quattro calcoli". Ricordate che di solito – anche in un mondo globalizzato – più i chilometri di distanza aumentano, più aumenta il budget necessario: la spesa del viaggio resta ancora la voce più importante di una vacanza di una/due settimane.
Individuata la terra dovete porvi un secondo interrogativo: come arrivare e tornare? Rivolgetevi ad Internet per vedere cosa vi offre in termini di voli low cost o traghetti. Individuata dunque la città di arrivo, dovrete tracciare il vostro itinerario a partire da questa per finire poi in un possibile aeroporto/porto da cui tornare. Va da sé che se lo stato scelto non offre particolari alternative, dovrete tracciare un itinerario circolare che vi condurrà laddove siete approdati/attraccati.
Tendenzialmente è sempre meglio fermarsi almeno 3 giorni in ogni punto del vostro itinerario e non impegnarsi in spostamenti interni troppo faticosi: sopravvalutare le proprie capacità di guida o comunque di spostamento, oltre ad essere pericoloso, può rovinarvi la vacanza lasciandovi in un perenne stato di stanchezza. Poco conveniente sia in termini di contemplazione, sia di divertimento.
Per fare un preventivo, oltre ai viaggi di andata e ritorno (non dimenticate le tasse), dovrete ovviamente calcolare anche il vitto, l'alloggio e le spese varie. Acquistate una guida autorevole per conoscere i prezzi medi del cibo (domandatevi: mangerò colazioni al sacco, al ristorante o cucinerò io?) e, anche se volete andare all'avventura senza prenotazioni di hotel, case o campeggi, informatevi sui prezzi medi degli alloggi (anche se il camping non fa per voi, portatevi sempre un sacco a pelo). E fate attenzione: non riducete il preventivo al vostro budget, ma siate sempre realisti.
Danilo M.