La cucina come punto d’incontro tra la cultura italiana e quella del Sudafrica. Un tema, quello del gusto, che ritroviamo spesso nelle fiorenti collaborazioni tra le imprese italiane e quelle sudafricane. Anche perché sarebbe un errore pensare alla cucina africana come ad una cucina povera o ai suoi ingredienti come poco interessanti per il palato mediterraneo. Le sue carni, così come pesci e condimenti, posso essere estremamente gustose anche per i palati più esigenti e i suoi piatti rappresentano una vera e propria esplosione di colori e sapori in grado di rapire al primo assaggio. Non a caso diverse aziende italiane importano da decenni i prodotti sudafricani proprio per rispondere ad una domanda in costante aumento, un trend destinato ad ampliarsi nei prossimi anni. È su queste basi che l’ambasciata del Sudafrica ha inaugurato a Milano la settimana dedicata al paese, che dal 13 al 18 ottobre ha stuzzicato i cittadini con le sue specialità culinarie. Piatti che, tra carne, pesce e verdure, si sono rivelati ricchissimi di gusto grazie (anche) alle abili mani dello chef Domenico della Salandra. Vi siete fatti incuriosire? Bene, allora vi presentiamo tre proposte tra le più rappresentative del Sudafrica, da assaporare per farsi rapire – seppur solo col gusto – da un paese tra i più affascinanti del mondo.
Filetto di struzzo con salsa barbecue
Vero protagonista della serata – e tra i piatti più ambiti della cucina Sudafricana – è lo struzzo. Carne (rossa) insolita, anche se sempre più presente nella nostra dieta (circa 1.400 allevamenti in Italia), quella dello struzzo stupisce e colpisce subito per il gusto e per i suoi valori nutritivi: digeribile, povera di grassi e di colesterolo. Scoperte proprio nel Sudafrica, le grandi qualità della carne di struzzo hanno in poco tempo fatto il giro del mondo e l’animale è oggi consumato in un gran numero di paesi. Lo chef Salandra lo ha servito utilizzando ingredienti e ricette giunte direttamente dal paese: filetto cotto alla griglia rigorosamente al sangue e accompagnato da una salsa barbecue che ne esalta perfettamente il gusto dolce. Il risultato è una carne tenerissima, estremamente saporita e che si scioglie non appena entra in bocca.
Ricciola scaloppata con salsa Chakalaka e carpaccio con zenzero e biscotti
Un altro piatto protagonista della cucina sudafricana – anche a livello internazionale – è la ricciola. Il pesce azzurro più pregiato, estremamente saporito e con un gusto che ricorda quello del tonno; la ricciola ha negli anni conquistato anche il mercato del pesce italiano, che la importa regolarmente proprio dalle aziende del Sudafrica, dove si trova la varietà più saporita. Lo chef Salandra l’ha proposta scaloppata al forno con burro, aglio e timo e servita su un letto di patata lessa. Come condimento è stata utilizzata la Chakalaka, una tipica salsa di pomodoro piccante composta da carote, peperoni verdi, cipolla, aceto e peperoncini rossi. Si scioglie letteralmente in bocca. È possibile anche servirla cruda, vista l’ottima qualità e sapore della carne. In questo caso lo chef ha presentato un carpaccio di Ricciola rivestito da una salsa di zenzero e biscotti che esplode letteralmente in bocca, accompagnando perfettamente il sapore della Ricciola cruda.
Vini e tè del Sudafrica
Entrambi i piatti possono essere gustati con uno degli ottimi vini sudafricani, prodotto che nel corso degli ultimi anni è diventato uno dei fiori all’occhiello del paese. Chardonnay, Pinotages, Souvignon, la qualità della selezione è ottima grazie agli importatori Franclim Wines e AfriWines. D’altronde la storia enologica sudafricana risale ormai a diversi secoli fa e nel tempo è diventata una tra le più rilevanti a livello mondiale. Primi su tutti quelli provenienti dal distretto di Stellenbosch, i vini sudafricani sono frutto di una strategia che punta alla qualità piuttosto che alle grandi produzioni: raramente le aree coltivate sono state espanse nel corso degli anni. Da riportare anche la presenza del famoso Rooibos, un tè rosso che, peraltro, viene utilizzato anche durante la preparazione dell’Audacia, un vino prodotto proprio nella zona di Stellenbosch.