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Cracovia è la Capitale Europea della Cultura Gastronomica del 2019

Maestosa, affascinante, ma soprattutto buona. Cracovia ha ottenuto il riconoscimento di Capitale della Cultura Gastronomica 2019. La città sta vivendo una sorta di rinascita dal punto di vista culinario, con tanti locali di spicco che propongono piatti della tradizione rivisitati in maniera moderna.
A cura di Stefania Lombardi
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Cracovia
Cracovia. Foto di DzidekLasek

Il 2019 è un anno importante non solo per Matera, Capitale della Cultura Europea, ma anche per Cracovia, che ha conquistato il titolo per un aspetto più gustoso. Cracovia è la Capitale Europea della Cultura Gastronomica del 2019, premiata dall'accademia europea di gastronomia. La città della Polonia, ricca di affascinanti cose da vedere, è diventata il simbolo della nazione, conosciuta da tutti anche perchè è il luogo dove ha vissuto Papa Giovanni Paolo II.

Negli ultimi anni Cracovia sta diventando una punta di diamante nella ristorazione, con tantissimi ristoranti rinomati e nuove realtà che propongono cucina tradizionale, in qualche caso rivisitata in chiave moderna. Il successo dei ristoranti di Cracovia probabilmente è merito anche dei bellissimi luoghi della città che contribuiscono a creare un'atmosfera unica, come il centro storico medievale, il quartiere ebraico Kazimierz e il lungofiume della Vistola.

Cultura gastronomica di Cracovia

Chiesa di Santa Maria, Cracovia
Chiesa di Santa Maria, Cracovia. Foto di Dreamprint

La gastronomia, soprattutto quest'anno è un motivo in più per visitare Cracovia. La tradizione culinaria della città è molto ricca e varia, grazie soprattutto alla presenza delle materie prime, dal latte e formaggi al pane, i cereali, le verdure, la frutta e la carne. Per questo motivo l'Accademia europea di gastronomia ha premiato Cracovia nominandola Capitale europea della Cultura Gastronomica 2019.

La regione in cui si trova Cracovia, la Malopolska, è quella che registra la maggior presenza di prodotti Igp e Dop di tutta la nazione. L'alta cucina ormai sta spopolando e sono tantissimi gli chef che hanno aperto ristoranti rinomati nella città. La guida Michelin segnala ben 26 ristoranti, la Gaullt et Millau circa il doppio, mentre Slow Food ne consiglia otto.

Durante quest'anno, per onorare il riconoscimento ottenuto, a Cracovia si terranno una serie di eventi e manifestazioni che avranno al centro la cucina. Tra questi si segnalano il Congresso sull'enogastronomia in programma a ottobre, le Slow Food Masterclass con i migliori chef e i Festival dedicati alle specialità locali.

Interessante è anche il progetto intitolato "cucina virtuale". Questo format prevede la realizzazione di piatti tradizionali di Cracovia in contemporanea in vari ristoranti del mondo. L'iniziativa è trasmessa in diretta streaming.

Cosa vedere a Cracovia

Castello di Wawel
Castello di Wawel. Foto di DzidekLasek

Il simbolo di Cracovia è il Castello Wawel, dove in passato venivano incoronati i re polacchi. Il Castello è stato anche protagonista di una leggenda affascinante. Si dice, infatti, che nella fortezza vivesse un drago che terrorizzava gli abitanti della città. Il re decise di regalare metà del suo regno e dare la figlia in sposa a chiunque lo avrebbe ucciso. L'impresa fu portata a termine da un umile calzolaio. L'uomo fece mangiare al drago una pecora imbottita di zolfo che lo costrinse a bere l'acqua del fiume di Cracovia, così tanto da farlo scoppiare.

I turisti che visitano la città polacca rimangono affascinati dalla città vecchia, un vero gioiello formato da chiese gotiche e la piazza più grande del paese: la Rynek Glowny. Sulla piazza si affaccia una chiesa dall'aspetto particolare: la Basilica di Santa Maria. La Chiesa è formata da due torri asimmetriche, una alta 69 metri, e l'altra 81 metri.

Superato il centro storico si arriva ad un'altra perla di Cracovia, l'ex quartiere ebraico di Kazimierz. Girare per questo quartiere è davvero molto suggestivo, infatti, quasi si rabbrividisce di fronte al silenzio delle sinagoghe, che narrano l'orrore di una tragedia. Qui ha vissuto la comunità ebraica di Cracovia, fino a quando non è stata sterminata dai nazisti.

Altro simbolo di Cracovia è un'opera che noi italiani conosciamo molto bene: la famosa Dama con l'ermellino di Leonardo da Vinci. Il motivo per cui si trova nel museo Czartoryski Cracovia è una storia lunga e travagliata. L'opera di Leonardo da Vinci, dopo essere passata dall'Italia alla Francia si è fermata in Polonia.

Durante una visita a Cracovia non si può non considerare che questa è la città di Papa Wojtyla, che qui fu vescovo  per circa 15 anni. Per riscoprire i luoghi legati al papa, bisogna visitare il quartiere di Debniki, nel quale abitava, l'antica Università Jagellonica dove studiò e insegnò, il Rynek, il Palazzo dei Vescovi. La chiesa dal più forte valore simbolico è quella del quartiere periferico di Nowa Huta, situata appena fuori Cracovia. Wojtyla pose la prima pietra della chiesa nel 1967 ma solo dopo 20 anni di lotta con il governo comunista gli operai del quartiere riuscirono ad avere il via libera per completarla.

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