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Cracovia, un viaggio che non ti aspetti

Uno dei motivi per visitare la Polonia è una delle sue città principali: Cracovia. La città è un po’ il simbolo della nazione, conosciuta da tutti anche perchè è il luogo dove ha vissuto Papa Giovanni Paolo II. Bellezze architettoniche, quartieri da scoprire e l’orribile storia dell’olocausto, ecco cosa non perdere durante un viaggio a Cracovia.
A cura di Stefania Lombardi
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Castello di Wawel
Castello di Wawel. Foto di tevenet

La Polonia non è sempre nei i primi posti tra le destinazioni scelte per un viaggio di piacere: troppo freddo, troppo lontana, solo vodka e belle donne (un po' come dire "pizza e mandolino"). In realtà la Polonia è una nazione ricca di affascinanti cose da vedere e scorci naturalistici da sogno. La Polonia è una delle destinazioni più interessanti del momento e i prezzi della vita sono contenuti come quelli dei voli low cost. Uno dei motivi per visitare la Polonia è una delle sue città principali: Cracovia. La città è un po' il simbolo della nazione, conosciuta da tutti anche perchè è il luogo dove ha vissuto Papa Giovanni Paolo II.

Bellezze architettoniche, quartieri da scoprire e l'orribile storia dell'olocausto, ecco cosa non perdere durante un viaggio a Cracovia.

Cosa vedere a Cracovia

Cattedrale di Cracovia
Cattedrale di Cracovia. Foto di erwin66as

Il simbolo della città di Cracovia è il Castello Wawel. In questo luogo venivano incoronati i re polacchi, prima che la capitale diventasse Varsavia. All'interno si possono visitare molte stanze, tra cui la Cappella Reale, il Tesoro Reale e l'armeria. Il Castello è stato anche protagonista di una leggenda affascinante. Si dice, infatti, che nel castello vivesse un drago che terrorizzava gli abitanti della città. Il re decise di regalare metà del suo regno e dare la figlia in sposa a chiunque lo avrebbe ucciso. L'impresa fu portata a termine da un umile calzolaio, con uno stragemma diabolico. L'uomo fece mangiare al drago una pecora imbottita di zolfo che lo costrinse a bere l’intero fiume di Cracovia, tanto fino a scoppiare. In ricordo di questa leggenda all'ingresso del castello c'è una statua di un drago sputafuoco.

I turisti che visitano la città polacca rimangono affascinati dalla città vecchia, un vero gioiello formato da chiese gotiche e la piazza più grande del paese: la Rynek Glowny. In questo quartiere medievale, Patrimonio sell'Umanità, si stagliano palazzi antichi e botteghe artigiane. Sulla piazza si affaccia la chiesa più particolare della città, la Basilica di Santa Maria. L'aspetto più originale sono le sue torri asimmetriche, una alta 69 metri, e l'altra 81 metri. Ma le testimonianze storiche non fininisco qui, infatti, è ancora visitabile la Fabbrica di Schindler, oggi diventata un museo, che testimonia l'opera eroica del proprietario che salvò migliaia di ebrei assumendoli come dipendenti per la produzione di oggetti per l'esercito.

Piazza di Cracovia
Piazza di Cracovia. Foto da Pixabay

Superato il centro storico si arriva ad un'altra perla di Cracovia, l'ex quartiere ebraico di Kazimierz. Girare per questo quartiere è davvero molto suggestivo, infatti, quasi si rabbrividisce di fronte al silenzio delle sinagoghe, che narrano l'orrore di una tragedia non troppo lontana. Qui per quasi 600 anni ha vissuto la comunità ebraica di Cracovia, fino a quando non è stata sterminata dai nazisti.

Altro simbolo di Cracovia è un'opera che noi italiani conosciamo molto bene: la famosa Dama con l'ermellino di Leonardo da Vinci. Il motivo per cui si trova nel museo Czartoryski Cracovia, è una storia travagliata e molto lunga. Dopo essere passata da Italia e Francia si è fermata in Polonia, in ottima compagnia, infatti qui è custodita anche un'opera di Rembrandt, e una del Mantegna. La città di Cracovia, non smette di stupire, a poca distanza dal centro potrete rilassarvi con una piacevole passeggiata nella natura, fino a Kopiec Kraka, una montagnola artificiale da cui si ammira tutta la città vecchia.

Durante una visita a Cracovia non si può non considerare che questa è la città di Papa Wojtyla, che qui fu vescovo  per circa 15 anni. Per riscoprire i luoghi legati al papa, bisogna visitare il quartiere di Debniki, nel quale abitava, l'antica Università Jagellonica dove studiò e insegnò, il Rynek, il Palazzo dei Vescovi. La chiesa dal più forte valore simbolico è quella del quartiere periferico di Nowa Huta, situata appena fuori Cracovia. Wojtyla pose la prima pietra della chiesa nel 1967 ma solo dopo 20 anni di lotta con il governo comunista gli operai del quartiere riuscirono ad avere il via libera per completarla.

Miniere di sale Wielicka
Miniere di sale Wielicka. Foto di LoMit

Altro luogo significativo della città polacca sono le miniere di sale di Wielicka. Questo luogo, non più funzionante, è stato custodito e valorizzato, ed oggi ha una grande importanza turistica. Ciò che colpisce è la Cattedrale del Sale, una chiesa enorme dedicata alla prottetrice dei minatori. Le miniere sono formate da 300 chilometri di gallerie, dove sulle pareti sono ancora presenti bassorilevi, decorazioni e persino un lago sotterraneo. Inoltre vi è anche una zona dedicata alle inalazioni saline, un vero toccasana per chi soffre di allergie.

Il luogo più famoso della Polonia, purtroppo non per un evento positivo, è Auschwitz, che si trova a pochi chilometri di distanza da Cracovia. Visitare questo luogo è un'esperienza commovente ed indimenticabile, attraversare il cancello con la famosa e irridente scritta Arbeit Macht Frei (Il lavoro rende liberi) vi catapulterà nell’orrore testimoniato da camere a gas, oggetti personali, e documentari sullo sterminio.

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