Fumone: storie di misteri e fantasmi
Fumone è uno dei borghi più belli della Ciociaria. Il paesino, in provincia di Frosinone, sembra un presepe in pietra ed incanta i turisti con il suo castello e il centro storico conservato in perfetto stato. Il punto più alto del borgo è, infatti, il castello celebre perchè ospitò in prigionia Papa Celestino V, che vi morì nel 1296. Il nome del borgo sembra che derivi dal fatto di essere stato centro di segnalazione di nemici, mediante l’accensione di fuochi su una torre. La colonna di fumo dava il via ad un sistema di segnali a catena, che giungeva fino a Roma, avvisando del pericolo.
La Rocca di Fumone custodisce segreti e leggende e continua ad attirare visitatori grazie all'atmosfera suggestiva e le affascinati storie, spesso a sfondo drammatico.
Cosa vedere in giro per Fumone
Il punto più importante del borgo è il Castello che lo sovrasta. La Rocca Longhi De-Paolis, come già segnalato, è celebre per essere stato il luogo di prigionia di Celestino V, ma custodisce anche altre storie e aree interessanti. Una di queste è il giardino pensile, il più alto d'Europa con i sui 800 metri sul livello del mare. Per queste sue caratteristiche è chiamato la terrazza della Ciociaria.
Il resto del borgo è un susseguirsi di vicoli e stradine che spesso si aprono su splendidi panorami. A dare accesso al piccolo borgo ci sono due porte storiche: Porto Romana e Porta Napoli, il cui nome deriva dall'orientamento. Altri monumenti da segnalare sono la Collegiata di Santa Maria Assunta e la chiesetta gotica di San Gaugerico.
I segreti e le leggende di Fumone
Fumone è anche conosciuto per le sue leggende e misteri. Una di queste è legata al castello e riguarda un fantasma. Il castello di Fumone apparteneva alla famiglia Longhi, che però non era riuscita ad avere un erede maschio, infatti, le figlie dei marchesi erano tutte femmine. Quando finalmente nacque un maschio questo fu accolto con molto gioia, forse non troppa dalle donne della famiglia, poichè da quel momento il nuovo nato divenne l'erede esclusivo.
Le sorelle invidiose di tutto ciò, iniziarono ad attentare alla vita del piccolo fratello.Dopo vari tentativi, riuscirono nel loro intento e il piccolo Francesco Longhi morì alla tenera età di tre anni. La madre del malcapitato volle far imbalsamare il corpo del piccolo, lasciandolo intatto all'interno del castello. La leggenda narra che il castello sia infestato da fantasmi in particolare quello del giovane Francesco e della madre Emilia. Durante la notte si avvertono rumori molesti e pianti della madre nelle vicinanze della teca dove è custodito il corpo imbalsamato del figlio.
Altra storia è legata proprio a Celestino V, che per un lungo periodo fu imprigionato nel castello. Si narra che la cella sia stata il luogo del primo miracolo, l'apparizione di una croce rimasta sulla porta le ultime ore di vita del santo. In una stanza del castello pare che sia conservato un pezzo di cuore del santo.
Ma c'è anche un'altra leggenda legata al borgo di Fumone: si tratta del pozzo delle Vergini. Gli uomini di Fumone appellandosi ad una legge rivendicavano, per la loro prima notte di nozze delle spose vergini. Se la regola era disattesa dalle giovani spose, queste venivano gettate in un pozzo, ancora esistente. Molti racconti confermano che durate la notte si sentono i lamenti delle povere fanciulle.