Gli italiani riprendono a viaggiare verso l’estero, ma non i cittadini del Sud
Nel 2014 gli italiani hanno viaggiato di più verso mete estere, rispetto all'anno precedente. A dirlo sono i dati della Banca d'Italia, che, redigendo le statistiche dello scorso dicembre, ha potuto dare un quadro complessivo del turismo del 2014 nel e dal nostro paese. Il quadro tracciato da Bankitalia riflette luci ed ombre, poiché, se è vero che esiste una relazione tra numero di viaggiatori di un paese e ricchezza percepita nello stesso, i dati confermerebbero la tesi di una ripresa economica e, allo stesso tempo, di una crescente forbice sociale tra nord e sud Italia. La bilancia del turismo, inoltre, resta in positivo, ma in leggera flessione rispetto al 2013: effetto, questo, legato ad una crescita della spesa degli italiani all'estero più che proporzionata rispetto allo stesso trend degli stranieri in Italia.
Chi parte e chi resta a casa. Nel 2014 gli italiani andati all'estero per questioni di lavoro o per le vacanze sono stati 59,37 milioni contro i 56,9 milioni del 2013. Gli italiani non soltanto partono di più verso mete straniere (+4% rispetto al 2013), ma soggiornano anche di più (9,7 giorni, +0,5%) e spendono di più (75 euro al giorno, +2,3%). E se alcuni osservatori fanno notare che esiste un rapporto diretto tra quanto viaggia un popolo e quanto è ricco, ecco che appare necessaria una doverosa ed ulteriore precisazione. Se il trend è in crescita per chi risiede nelle regioni del Nord-Ovest (+5,68%), del Nord-Est (+2,96%) e del Centro (+1,4%), altrettanto non si può dire per chi risiede nelle città di Sud ed Isole, che complessivamente fanno segnare uno scoraggiante (tale in un contesto di crescita) -0,6%.
Chi arriva in Italia si ferma di meno, in media 6,6 giorni (-1,3% rispetto al 2013), ma spende quotidianamente di più (101 euro, +3,2%). Dato, quest'ultimo, che con l'incremento del numero dei viaggiatori stranieri in Italia (+2,1%: 102.384 nel 2014 contro i 100.157 dell'anno precedente), ha fatto registrare una crescita del 3,3% (34.154 milioni) della spesa dei turisti d'oltre confine nel nostro paese. Un aumento comunque minore di quello degli italiani all'estero che, con il +5,6%, si è portato a 21.439 milioni. Il saldo della bilancia dei pagamenti, pur restando ampiamente positivo, si è ridotto di 40 milioni di euro (12.715 milioni nel 2014 e 12.755 nel 2013).
[Foto di Augusto De Luca]
Se i cittadini del Sud viaggiano meno degli altri italiani, è il Centro ad aver fatto registrare un numero minore di turisti stranieri rispetto al 2013. Costoro viaggiano di più nel Nord-Ovest d'Italia (+1,57%), nel Nord-Est (+3,43%) e nel Sud (+8,25%). Nel Centro Italia (Toscana, Lazio, Umbria e Marche), soprattutto per effetto della riduzione registrata nel Lazio (-4,75%), si osserva un calo del -1,62% di turisti stranieri nel corso del 2014. Di seguito le prime dieci regioni italiane per affluenza di turisti d'oltre confine.
- Lombardia: 20.608
- Veneto: 13.147
- Lazio: 10.901
- Friuli Venezia Giulia: 8.952
- Toscana: 8.617
- Liguria: 7.725
- Trentino Alto Adige: 5.964
- Emilia Romagna: 4.248
- Piemonte: 4.055
- Campania: 2.943
Il turista straniero che porta più soldi nel Belpaese è ancora quello tedesco (5.129 milioni di euro), seguito da statunitensi (4.056), francesi (3.236), britannici (2.582), svizzeri (2.281), austriaci (1.548) e russi (1.359). Gli italiani diretti all'estero, invece, prediligono soprattutto Svizzera (18.746 viaggiatori), Francia (9.244), Slovenia (6.441), Austria (6.426), Germania (2.600), Spagna (2.384), Regno Unito (1.500) ed Usa (1.296). In totale gli italiani che nel 2014 sono partiti verso mete straniere sono stati 61.019, più dei precedenti tre anni e quasi ai livelli del 2010 (61.547).