Gorgona: l’isola-carcere diventata meta di vacanza
L'isola di Gorgona, in Toscana, è una delle più incontaminate del nostro paese. L'isola ha mantenuto questo aspetto selvaggio, probabilmente anche per la presenza di un penitenziario. Gorgona, infatti, ospita detenuti che scontano la propria pena. In particolare dal 1869 Gorgona è sede di una colonia penale agricola, dove circa 70 detenuti sono impegnati nella coltivazione di orti, nella cura degli animali, producendo vino, formaggi e tanti altri prodotti. Ospitando un carcere, Gorgona fino a poco tempo fa, era visitabile solo su prenotazione e l'aria marina era interdetta al turismo. Dal 2016 qualcosa è cambiato e sull'isola è consentita la visita a scopo turistico. Gli stessi detenuti sono protagonisti di un progetto che sta portando l'isola a diventare una meta turistica.
L'accesso all'isola però resta fortemente tutelato. Sono ammessi visitatori ma non più di 75 al giorno, accompagnati da guide.
Isola di Gorgona
Gorgona è l'isola più piccola dell'arcipelago toscano, con i suoi 200 ettari di superficie e insieme alle isole di Capraia, Pianosa, Elba, Giglio, Giannutri e Montecristo è parte integrante del Parco nazionale arcipelago toscano.
L'isola è ricca di insenature mozzafiato e spiagge incontaminate. Tra queste Cala Scirocco, dove sorge anche la grotta del Bove Marino. Più aspra è la costa che corre verso ponente dove si trovano rocce a picco sul mare. Qui sono presenti tre piccole baie: Cala Maestra, Cala Marcona e Cala Scirocco.
Percorrendo l'isola di Gorgona si incontrano due fortificazioni, la Torre Vecchia e la Torre Nuova. Salendo ancora più in alto si staglia la Villa Margherita costruita su resti romani. La chiesa principale dell'isola è San Gorgonico.
Lo sviluppo turistico dell'isola di Gorgona è inserito all'interno di un progetto al quale partecipano i detenuti. Il progetto, tra le varie iniziative, prevede anche che gli stessi detenuti abbiano il ruolo di guide turistiche accompagnando i visitatori alla scoperta delle bellezze dell'isola toscana. All'interno del progetto i detenuti partecipano a corsi di formazione orgnaizzati dalla Soprintendenza.