Il “furto” dell’alcol: 22 ore di estate perse per i postumi delle sbornie
Le ferie sono sempre troppo brevi, ma sulla loro durata effettiva incidono anche le cattive abitudini. Secondo una ricerca condotta dal Cancer Research UK su un campione di 2.000 britannici, un quarto degli intervistati ha perso ben 22 ore di vacanza a causa dell'alcol. Un quarto dei turisti ha perso nei fumi dell'alcol parte importante delle proprie ferie. Le ubriacature hanno comportato per parte del campione in esame un risveglio tardivo e tutti i malesseri tipici della sbornia, al punto tale che il tempo perso è quasi equivalente ad una giornata. I ricercatori hanno spiegato che una sbornia dura – postumi compresi – circa sei ore e mezzo, ma un intervistato su otto accusa i malesseri dell'eccesso di alcol anche per più di mezza giornata.
Se quasi un quarto dei vacanzieri ha perso una giornata di ferie a causa dell'alcol, la percentuale aumenta per gli intervistati di 18-34 anni dei quali ben il 40% ha sacrificato il sole a Bacco. Lo studio del Cancer Research UK ha rivelato anche le preferenze dei britannici sulle bevande alcoliche estive: gli uomini prediligono soprattutto la birra, mentre le donne gradiscono maggiormente un bicchiere di vino bianco. Spumanti, champagne e prosecco – nonostante le mode e la suggestione del prodotto di lusso – non sono poi così richiesti (almeno nel Regno Unito).
L'indagine è stata condotta in occasione del Dryathlon, un'iniziativa il cui obiettivo è spiegato dal neologismo stesso: una maratona della sobrietà (dry: secco, asciutto, non ubriaco; -athlon è invece un richiamo alla marathlon, la maratona). Chi partecipa deve resistere e non bere alcol per un mese e può decidere di devolvere parte del corrispettivo che avrebbe speso in alcolici a favore della ricerca contro il cancro. L'eccesso infatti comporta non soltanto un malessere fisico protratto nelle ore immediatamente successive alla sbornia, ma anche malattie e una spesa che il sito ufficiale dell'iniziativa calcola in sterline attraverso un efficace tool. Insomma, la moderazione conviene anche quando non si è in vacanza.