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Il negozio immerso nel nulla: l’opera d’arte anti-capitalistica che piace a Prada

Ha un’insegna Prada, ha le vetrine e all’interno borsette e scarpe del brand italiano. Ma sorge nel nulla per indicare la miseria del capitalismo e del materialismo.
A cura di Danilo Massa
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Prada Marfa.
Prada Marfa.

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A qualche chilometro dalla città di Valentine, nel Texas, lungo una statale triste e desertica, sorge quello che ha tutta l'apparenza di essere un negozio Prada. Si chiama Prada Marfa, laddove Marfa identifica una località che in realtà dista dalla struttura più di Valentine. Una scelta di business poco felice da parte della famose holding italiana, che avrebbe deciso così di vendere le proprie scarpette alle signorotte di campagna? No, si tratta di un'opera d'arte che, secondo le intenzioni dei suoi creatori, è "un progetto pop architettonico di land art". Prada Marfa è nata nel 2005 grazie all'ideazione del danese Michael Elmgreen e del norvegese Ingar Dragset, che, con l'intenzione di rappresentare la miseria del capitalismo e del materialismo, hanno voluto inserire un suo simbolo in una zona isolata e commercialmente inutilizzabile. Un'opera talmente dirompente… che Prada ha prima dato l'assenso all'utilizzo del marchio e ha poi deciso di premiare i due artisti, regalando alcuni prodotti con cui riempire le vetrine.

L'opera è costata circa 80 mila dollari, a cui hanno contribuito l'Art Production Fund e il Ballroom Marf. L'edificio, costruito con mattoni biodegradabili e strutture in fibra di carbonio, doveva essere lasciato là, dove ora si trova, per essere inglobato dalla natura arida del Texas. Tuttavia la sua giovane vita sta segnando un altro destino. Pochi giorni dopo l'inaugurazione, alcuni vandali hanno danneggiato l'edificio e trafugato i beni esposti nelle vetrine. I due artisti hanno provveduto a ristrutturare il Prada Marfa, inserendo anche sistemi di sicurezza. Nel marzo del 2014 l'edificio stato nuovamente vandalizzato con della vernice blu, ma il pericolo sembra essere un altro. Il dipartimento dei trasporti del Texas, infatti, ha definito la struttura "una pubblicità illegale" che pertanto va rimossa.

Ma chi va a vedere quest'opera? Migliaia di turisti, a quanto pare e a dispetto della sua posizione lungo la Highway 90 che è una strada decisamente a basso traffico. All'uscita potrete trovare però qualche biglietto stracciato, espressione di un'utenza che osserva malinconicamente che, da strumento di protesta contro il capitalismo, Prada Marfa ha finito per esserne parte integrante.

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