L’accusa del pilota: “Voli Ryanair non sicuri”
I "peccati" di Ryanair non sarebbero semplicemente la lievitazione del prezzo nelle diverse fasi di acquisto del biglietto, non sarebbe il ritardo, né l'assenza di servizi. Il quadro disegnato dall'autore del libro è quello di una società che non esita a risparmiare su misure di sicurezza dei passeggeri, né tanto meno su quelle dei dipendenti, costretti a ritmi esasperanti, a stress elevati per competitività interna e continue minacce di licenziamento: "Si tratta continuamente di far regnare la paura con tattiche di minaccia, intimidazione e punizione". Nella descrizione di Fletcher tra un volo e l'altro potrebbero aversi scali di appena 25 minuti, mentre il tempo di riposo di un pilota può essere anche solo di poche ore: "Sareste tranquilli in quanto passeggeri – chiede retoricamente il comandante – se sapeste che il comandante ha dormito appena 3 o 4 ore la notte precedente?".
Gare di risparmio di carburante contribuirebbero a costruire la reputazione dei piloti. Ogni mese i comandanti partecipano ad una gara di consumo di carburante, al termine della quale viene pubblicata una classifica interna con i meritevoli. L'aria condizionata, spiega l'autore del libro, è al minimo per ridurre il consumo di combustibile, mentre le frenate in pista sono volutamente brusche "liberare la pista il più in fretta possibile e ridurre i tempi di rullaggio". Fletcher non ha dubbi: Ryanair non è altro che un "pura macchina finanziaria, la cui unica vocazione è generare profitti. Non ha alcuna considerazione, né morale, né sociale". Robin Kiely, responsabile della comunicazione Ryanair, non ha voluto commentare il libro, assicurando tuttavia che l'azienda ha sporto denuncia.