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L’arte di rompere le bottiglie di Champagne: intervista all’uomo che “battezza” le navi da crociera

Eric Gervot è il “tecnico dello champagne”, oltre ad essere un marinaio della MSC Crociere, e ci racconta perché per il varo delle navi si usa la famosa bevanda con le bollicine.
A cura di Redazione Viaggi
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MSC Magnifica.
MSC Magnifica.

Eric Gervot, è il “tecnico dello Champagne”, cioè colui che si occupa della rottura “strategica” della bottiglia nelle cerimonie dei battesimi delle navi MSC Crociere, come ad esempio quella di MSC Meraviglia dello scorso giugno. Eric Gervot, infatti, ha lavorato con MSC Crociere sin dal battesimo della prima nuova nave – MSC Lirica, battezzata nel 2003 – e conosce tutti i “segreti legati al mondo delle Bollicine”. Di seguito l'intervista al "tecnico dello Champagne" Gervot.

Innanzitutto, da dove proviene la tradizione della bottiglia di Champagne?

Questa è una tradizione molto antica le cui origini sono un po’ oscure. Tuttavia, l'obiettivo è proteggere la nave, gli ospiti e l'equipaggio.

Perché deve essere proprio una bottiglia di champagne, piuttosto che – ad esempio – una bottiglia di whisky?

Principalmente perché lo champagne è un forte simbolo della festa. Rappresenta anche la tradizione francese come "luogo di nascita" delle navi MSC Crociere.

All’interno c’è vero Champagne?

Sì, naturalmente!

Sulla nave, c’è un posto specifico in cui la bottiglia di champagne viene lanciata e rotta?

Tecnicamente no. Ma dobbiamo pianificare l'esatto punto di rottura, tenendo presente che verranno realizzate foto commemorative. Per questo motivo, ho sempre scelto la posizione del nome della nave per rompere la bottiglia e (quando è possibile) sulla "S" di MSC. Per quanto riguarda MSC Meraviglia, la posizione del nome non ha permesso di farlo lì e così abbiamo pensato di infrangere la bottiglia sulla "M" di MSC: esattamente dove si è poi rotta!

È preferibile utilizzare bottiglie di champagne grandi o piccole?

Idealmente non utilizziamo bottiglie grandi, ma “enormi”. Questo per essere sicuri che siano ben visibili per il pubblico che assiste alla cerimonia, che si trova abbastanza lontano. L'impatto è molto più emozionante con bottiglie più grandi e anche il suono è più forte, dando più carattere all'evento. Inoltre, poiché le bottiglie più grandi contengono più liquido, il risultato è esteticamente migliore e di maggiore impatto.

Le bottiglie sono prodotte con lo stesso vetro con cui vengono realizzate le bottiglie normali?

Sì, naturalmente. Il Balthazar (12 litri) è prodotto da vetrai che riforniscono abitualmente fabbriche di champagne.

Quando non lavori all' “Arte dello champagne”, a cosa ti dedichi?

Al di là delle attività per la preparazione delle cerimonie di battesimo delle navi da crociera, il mio lavoro consiste principalmente nella preparazione delle manovre durante la loro costruzione, ad esempio assicurando che la nave rimanga sempre bilanciata sia nel bacino di carenaggio sia durante i trasferimenti. Prendo parte alle prove in mare, dove mi occupo anche dei collaudi delle scialuppe di salvataggio.

Cosa ami di più del tuo lavoro con MSC Crociere?

Quando non sono impegnato a una cerimonia, mi piace occuparmi degli aspetti del mio lavoro legati all'essere un “marinaio”, ad esempio eseguendo le manovre e l’attracco. Ogni volta che lavoro alle prove in mare ritorno al mio habitat preferito, con la possibilità di guidare queste incredibili navi gigantesche.

Per quanto riguarda la parte della “Cerimonia”, l’aspetto che apprezzo di più consiste nella fiducia immensa che MSC Crociere ha riposto in me. So quanto sia importante per la famiglia Aponte e per tutto l'equipaggio il momento del lancio della bottiglia durante il battesimo di una nave, perché rappresenta un augurio estremamente positivo. E, oltre alla stima che la Compagnia mi dimostra da sempre, apprezzo profondamente lo spirito di squadra che si è creato con la famiglia, che continua a chiedermi di prendere parte a questi eventi di estrema importanza.

Ogni cerimonia rappresenta una sfida importante e talvolta sento il carico di responsabilità che si traduce in situazioni di stress, ma continuo a dare il massimo perché voglio davvero essere sicuro di soddisfare le aspettative di tutti. Per me quest’attività è una vera e propria fonte di orgoglio.

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