La compagnia low cost che non ha paura di essere accusata di sessismo
Ci sono argomentazioni semplici che ottengono la massima attenzione con il minimo impegno. Il sesso è sicuramente una di queste e – tra ammiccamenti discreti, allusioni chiare e proposte indecenti – un po' tutto il mondo della pubblicità sembra grondare erotismo e lo fa poggiandosi comodamente sulla figure banalizzate di uomo e donna. Accade così che VietJet Air, una compagnia aerea low cost, pensi di proporre l'immagine di due hostess in bikini per promuovere la propria immagine. E non è la prima volta che lo fa.
Nel 2012 lo stesso vettore propose ai propri ospiti uno spettacolo inedito e, soprattutto, non autorizzato: un ballo interpretato da giovani ragazze attraenti, che si muovevano a tempo con un motivo che recitava "vado pazza per la banana". Seguirono critiche ed una multa di 800 euro circa. Una condanna che non aveva nulla a che vedere con eventuali offese alla dignità della donna, ma a semplici questioni burocratiche che comprensibilmente vincolano qualsiasi spettacolo all'approvazione dell'autorità dell'aviazione civile locale. Comunicazione che, per l'appunto, venne a mancare.
Ora VietJet ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la foto di due modelle in lingerie a bordo di un aereo. Tutto si è fermato al social network, perché il fuoco di fila degli utenti della Rete è stato immediato, contestando al vettore la riproposizione di un'immagine degradata della donna. La foto era stata presentata dal social editor come una preview di una pubblicità in fase di creazione e successivamente, dopo le polemiche, il portavoce della compagnia ha chiarito che si trattava solo di una test per una campagna promozionale ancora al vaglio del reparto marketing.