Lavorare nel turismo: sguardo a competenze e professionalità in crescita
Nel turismo trovano impiego le figure professionali e le competenze più varie e non è un caso che siano tanti i giovani che guardano a questo comparto dell'economia per un impiego stagionale o di lunga durata. Lo Stivale è, secondo i dati raccolti dall'Enit e relativi all'anno 2014, il quinto paese al mondo per numero di turisti ed il sesto per introiti. Non male per un paese di dimensioni molto ridotte inevitabilmente superato da giganti quali Usa e Cina, ma in passato l'Italia si collocava meglio (soprattutto per gli introiti). Insomma, nel nostro paese "turismo" fa venire in mente non solo le vacanze, ma anche un nutrito numero di aziende a cui poter inviare il nostro curriculum vitae. Non a caso una nota agenzia di risorse umane, la Manpower, ha intervistato i responsabili di 700 aziende nazionali e straniere (400 italiane e 300 estere di cui 28% Spagna, 15% UK, 23% Francia, 16% Germania, 18% Altro: Cina, Turchia, Russia) per poter valutare come sta cambiando il mondo del lavoro nel turismo e quali competenze sono maggiormente apprezzate dalle imprese di settore. I dati sono stati stati raccolti nell'infografica che proponiamo di seguito e in estrema sintesi rivelano che:
- Digitalizzazione e marketing sono due settori in crescita anche nel turismo,
- ciononostante le imprese italiane tendono a prediligere figure professionali "tradizionali",
- le competenze di cui si sente maggiormente la mancanza in Italia sono quelle linguistiche, di marketing e digital,
- l'Italia ha ancora ampi margini di crescita nel turismo e nelle assunzioni ad esse connesse, il che è confermato anche dal numero di siti Patrimonio dell'Umanità Unesco nel nostro paese. Dopo la recente inclusione del percorso arabo-normanno di Palermo, i patrimoni Unesco sono saliti a 51: nessuno ne ha quanti l'Italia.