Luoghi insoliti da visitare in Toscana
I viaggiatori che visitano la Toscana vengono sedotti dalle sue attrazioni più importanti: la Torre di Pisa, Piazza del Campo a Siena, il magnifico centro di Firenze e tanti altri importanti punti di interesse. In realtà la regione Toscana offre tantissimi altri luoghi, meno blasonati, ma che attraggono i visitatori per il loro fascino e la loro bellezza artistica. In questa guida vi presenteremo 5 luoghi insoliti da visitare durante un viaggio in Toscana.
1. Abbazia di San Galgano
L'Abbazia di San Galgano è un luogo ricco di storia e leggenda. La struttura è un bellissimo esempio di architettura cistercense gotico – cristiana. Del campanile rimangono in piedi pochi resti, invece, è quasi intatta la parte dell'abside e delle navate. Tutta l'aria, però, è priva di tetto e di pavimenti. I monaci nel corso degli anni abbandonarono la struttura e nel 1500 fu affidata ad un abate che ne causò la rovina. Questi, infatti, vendette parti della copertura per ricavare del piombo, lasciando la chiesa alle intemperie.
Ma l'Abbazia è famosa soprattutto per un altro motivo. Accanto si trova l'Eremo di Montesiepi, una cappella dove è stata rinvenuta una spada nella roccia. La leggenda legata a questa spada non ha niente a che vedere con quella britannica di Re Artù.
Galgano Guidotti era un giovane del XII secolo, la cui vita era dedita alla dissolutezza. Un giorno ebbe la visione dell'Arcangelo Michele che lo spinse a diventare cavaliere. Durante il suo impegno nella guerra fu protagonista di un'altra visione che lo spinse verso il colle Montesiepi. Lì decise di abbandonare la sua vita dissoluta e convertirsi. Con un gesto simbolico conficcò la sua spada nella roccia. Da quel momento visse da eremita e adorò quell'oggetto come simbolo di una croce fino alla sua morte avvenuta a soli 33 anni. Su questo luogo fu costruita la Chiesa di Montesiepi. Ogni anno in questa chiesa accade un fatto del tutto particolare, ma molto affascinate. Il 21 giugno, al solstizio d'estate, al sorgere del sole un raggio penetra nell'eremo dalla monofora posta dietro all'altare e forma un cerchio luminoso sulla parete che si sposta fino a toccare la spada e il sepolcro di S. Galgano.
2. I Bottini di Siena
Una storia affascinante riguarda anche il sottosuolo di Siena. Sotto la città Dante, nella Divina Commedia, afferma che scorre Diana, un fiume che in realtà non è stato mai trovato. Sotto la città si Siena si trovano i Bottini, dei cunicoli di 25 chilometri scavati nel tufo sin dai tempi dei Romani. I Bottini sono un capolavoro di ingegneria idraulica per le conoscenze dell'epoca. I più avventurosi possono calarsi nei Bottini grazie ad un'associazione che organizza visite guidate.
3. Il Ponte del Diavolo
Spostandoci in provincia di Lucca, altro luogo insolito è il ponte della Maddalena conosciuto come il Ponte del Diavolo. Questo collegamento fu fatto costruire da Matilde da Canossa per permettere ai pellegrini in transito sulla via Francigena di recarsi alle terme di Bagni di Lucca. Il nome del ponte deriva da una leggenda che narra che il capo muratore, per finire in tempo il ponte, chiese aiuto al Diavolo in persona per finirlo in una sola nottata. In cambio, il Diavolo avrebbe sottratto l’anima al primo passante. Il mattino seguente ci passò un maiale.
4. Le Vie Cave
Spostandoci in Maremma, si incontra una vera opera ingegneristica, le Vie Cave. Si tratta di cunicoli tortuosi scavati dagli Etruschi che incantano visitatori e studiosi. In realtà non si conosce ancora la vera funzione di questi percorsi, ma ammirarli è un'esperienza unica. La principale Via Cava è quella di San Rocco.
5. Pienza
Pienza è una città affascinante. Costruita in soli 3 anni per volere di Enea Silvio Piccolomini, che poi divenne papa Pio II nel ‘400, si basa sul modello di "città ideale". Un luogo che doveva incarnare i principi e la filosofia dell'età classica e del grande Rinascimento italiano. E fu così che venne creato un complesso di armoniosi palazzi con una bellissima piazza centrale. Questo luogo ideale veniva contrapposto alla città che aveva emarginato tutta la famiglia di Poccolomini, sarebbe a dire Siena. Il progetto di Pienza venne realizzato intorno al 1460 dall'architetto Bernardo detto il Rossellino, seguendo i principi del suo maestro, l'umanista Leon Battista Alberti.