Nasso, cosa vedere sull’isola più grande delle Cicladi
L'isola più grande dell'arcipelago delle Cicladi, al confine marittimo della Grecia con le acque della Turchia, Nasso è un'isola dalla natura rigogliosa ed è famosa per le sue spiagge. La leggenda narra che Arianna, dopo aver aiutato Teseo nella sua impresa contro il Minotauro, servendosi del famoso filo di Arianna, fu abbandonata a Nasso, dove poi venne prelevata da Dioniso che la volle sposare. L'isola nasce sotto la dominazione tracia, che ha portato il culto di Dioniso, lasciadno una forte impronta religiosa.
Mare e spiagge – La selvaggia natura di Nasso rende difficile raggiungere le sue spiagge, ma ciò non nega ai turisti di ammirarne gli splendidi paesaggi. La riviera Nord è perlopiù di natura rocciosa, ma si possono trovare baie sabbiose riparate dalle correnti marine. Sul versante Sud sono presenti molte baie e calette nascoste tra le varie insenature e sono raggiunbili solo via mare o su sentieri sterrati. Vanno menzionate la baia di Agios Georgios, vicina al paese principale di Nasso e a due passi dal centro città, qui il mare è molto calmo ed ideale per i bambini. Sempre lungo la stessa riviera si incontrano Agios Prokopio, Agia Anna e Plaka, spiagge molto simili tra loro, dove vengono praticati sport marini di tutti i tipi. Le baie di Panormos e Kalandos sono chiari esempi di come la natura selvaggia sappia difendersi dall'uomo, regalando panorami unici al mondo.
Cosa vedere – La visita a Nasso comincia nella capitale Chora, la cui porta, chiamata Portara (grande porta) è uno dei punti più visitati dell'isola. Vicino alla porta c'è il castro, che domina l'intera zona della città vecchia, sempre nel centro troviamo il museo archeologico e la chiesa di Agios Nicodemus e Nectarius, costruita nel XVIII secolo, mantiene intatti molti materiali dell'antico tempio che ne costituisce la base. Il villaggio di Apiranthos è noto come il villaggio di marmo, qui palazzi e strade sono interamente di marmo. La statua del kouros, ragazzo, nel villaggio Flerio, giace sul suolo ed è alta 6 metri e 40. Il villaggio Apollona deve il suo nome ai resti del tempio dedicato ad Apollo, dove è presente una statua di dieci metri, anch'essa giacente al suolo.
Divertimento – Nasso offre ai visitatori molte forme di intrattenimento per svolgere la serata. Per quanto riguarda la cena, i ristoranti del lungomare di Chora viziano i propri clienti con menù a base di pesce, dai prezzi molto ragionevoli e dai piatti abbondanti. Ogni cena comincia con un ouzo come aperitivo ed un liquore fatto coi limoni prodotti sull'isola, come digestivo. Il centro di Chora si anima fino a tarda notte, con molti locali che organizzano feste ogni sera, anche Agia Anna si affolla durante l'alta stagione, rendendo il posto un trionfo di musica e danza sulla spiaggia.
Come arrivare – Le Isole Cicladi sono ampiamente raggiungibili via aereo, tramite i tre aeroporti posti sulle isole, che offrono voli verso tutta l'Europa. I voli di linea fanno scalo ad Atene, per poi giungere alle Isole Cicladi, la compagnia principale che si occupa di queste tratte è la Olympic Airways. Una volta giunti ad Atene si può anche optare per il servizio marittimo, che collega tutto il Pireo. Per raggiungere l'isola via mare, dall'Italia, è necessario fare scalo a Patrasso, visto che non ci sono collegamenti diretti dall'Italia per le Isole Cicladi, i traghetti per Patrasso partono da tutti i porti della riviera adriatica.
[Le foto, dall'alto verso il basso, sono di: elias filis, pastitio, Luca Conti e random_fotos]