Nel 2016 ci sarà più spazio per i bagagli e meno per i passaggeri
Anche se in aereo si ha il posto assegnato, spesso succede che le valige non trovano spazio ed in cabina inizia una battaglia all'ultima cappelliera. Negli ultimi anni gli aerei sono sovraffollati e gli ultimi a salire a bordo si trovano senza spazio per adagiare i propri effetti personali, costringendoli a lasciare i bagagli a mano in stiva o ad iniziare delle forti dispute in cabina. Questo è un bel fastidio per i viaggiatori, ma anche per le compagnie che si trovano a dover fronteggiare discussioni che comportano spesso dei ritardi. Per far fronte a questo problema che innervosisce e non poco i passeggeri i due colossi dell'industria aeronautica, Boing e Airbus, hanno preso in considerazione un cambiamento rivoluzionario e controcorrente. Infatti, mentre si discute di ridurre ancora di più le dimensioni del bagaglio a mano, le due compagnie hanno annunciato che nel 2016 i loro aerei avranno delle cappelliere più grandi in modo da ospitare più bagagli. Tutto questo non solo eviterà litigi assurdi tra i passeggeri, ma accelererà anche le operazioni di imbarco e sbarco.
Le cappelliere nel nuovo anno saranno più larghe di cinque centimetri. In particolare i nuovi modelli B737 Max e gli A320/A321 ospiteranno rispettivamente, il 50 ed il 60% di valigie in più. Il che, in pratica, vuol dire che se oggi sui Boeing B737 una sezione ha una capacità media di 4 bagagli, dal 2016 salirà a 6, tutti posizionati in verticale, come i volumi in una libreria. L’idea, per la Boeing, è venuta a Brent Walton, uno dei capi che si occupa di arredare gli interni degli aerei. La sua intuizione è nata da un'esperienza personale, cioè dalla frustrazione di dover lasciare il proprio bagaglio a mano in stiva. La soluzione è stata seccatura è stata ovvia, anche se l'unico inconveniente è che mentre i bagagli saranno più comodi sono i passeggeri a veder ristretto il loro spazio vitale in cabina. Infatti, gli aerei avranno sempre le stesse dimensioni, e se si aumenta una parte inevitabilmente se ne riduce un'altra.