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Bloccati in Islanda dalla nube del vulcano? Guardate all’alternativa

Sono tre le alternative: o siete rimasti bloccati in aeroporto, o a casa o in vacanza. Inutile disperare se non ci sono alternative. Meglio godersela, con i consigli della Lonely Planet.
A cura di Danilo Massa
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Che della vita si accettino anche le pieghe, questo il suggerimento di fondo della Lonely Planet, che invita a prendere la nube islandese come un’occasione per fare altro da quanto programmato. Il sito americano della nota guida, infatti, suggerisce di non abbattersi e di affrontare il problema con filosofia, che ci si trovi bloccati in aeroporto, a casa o nel posto di vacanza.

Certamente, ammette la Lonely Planet, ritrovarsi bloccati in aeroporto costituisce, delle tre alternative, quella più scomoda. Ma se ci si trova in uno di quegli aeroporti che si ergono come piccole città nelle periferie delle metropoli, già impegnarsi in una visita completa della struttura può costituire una utile e sufficientemente impegnativa perdita di tempo. Se invece ci ritroviamo in aeroporti piccoli, poco male. Le opzioni saranno due: o si potrà uscire, o si dovrà restare. Ebbene, secondo la Lonely, poiché la nuvola islandese non lascia spazio ad alternative (e dannarsi non porta vantaggi), anche nel caso in cui ci si trovi costretti in aeroporto, tanto vale fare acquistare un libro o fare amicizia. Con i compagni di sventura si ha sempre qualcosa da condividere.

Se invece l'eruzione vi ha bloccati a casa, impedendovi di partire per lavoro, approfittatene per riposarvi o per collegarvi attraverso videoconferenza con le persone che dovevate raggiungere prima del blocco dei voli. Se invece vi trovate costretti a casa, mentre in realtà dovevate godervi una vacanza altrove, non perdete tempo e mettetevi in contatto con l'agenzia o il fornitore del viaggio: la maggior parte di loro è tenuta a rimborsarvi. A questo punto, con i giorni di ferie che scivolano via, non perdete tempo: visitate la vostra regione o un posto che potete raggiungere con la macchina. Mai sottovalutare i paradisi vicino casa. Il vantaggio, in questo caso, sarebbe doppio: oltre alla vacanza, potete risparmiare i soldi per impegnarvi, appena possibile, in un nuovo viaggio all'estero.

Se invece siete bloccati nel posto di vacanza, o prolungate il vostro soggiorno, o vi muovete verso sud per ulteriori destinazioni o ritornate a casa, ove possibile, con auto, pullman, treni o navi. Insomma, laddove mancano i soldi per continuare a villeggiare, c'è sempre la possibilità di aprire la porta all'avventura, facendo rotta verso casa.

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