L’olio da cucina diventa carburante in un volo di linea intercontinentale
Il risparmio energetico non ha frontiere e vola dall'aeroporto Jfk di New York a quello di Schipol ad Amsterdam e viceversa. La compagnia olandese KLM ha attivato dall'8 marzo il Boeing 777-200 alimentato per il 75% da combustibile tradizionale e per il restante 25% da olio da cucina usato. Una soluzione, quella adottata dalla KLM, che porterebbe ad una riduzione dell'80% delle emissioni di CO2. Non si tratta in realtà dei primi voli effettuati con combustibile alternativo, ma è in assoluto la prima volta che un biocarburante viene adoperato per il trasporto di persone da una compagnia di bandiera. La stessa KLM, infatti, aveva effettuato il volo Amsterdam-Rio de Janeiro per la Conferenza di Rio +20; mentre la Nippon Cargo Airline aveva adoperato il biocarburante per il trasporto di macchine. L'olio da cucina adoperato dalla compagnia olandese è fornito dalla SkyNRG, una società leader nella produzione dei carburanti sostenibili. Questo particolare combustibile non potrà mai rispondere, data la scarsità, al fabbisogno delle compagnie aeree, ma quello di KLM rappresenta comunque uno sforzo apprezzabile che, oltre a produrre nell'immediato un minore impatto ambientale, indica la via alle dirette concorrenti. La scelta dell'aereo su cui salire a bordo potrebbe passare anche per la sensibilità ambientale della compagnia.