“Più posti, più stretti” in aereo, nessuna pietà in economy class
Sempre di più, sempre più stretti, sempre meno ingombranti: sono i passeggeri degli aerei che, per tratte brevi o lunghe, sono costretti ad affrontare viaggi ogni anno più scomodi. Il Wall Street Journal traccia una breve storia (e prevede il futuro) dei sedili sui quali si adagiano gli stressati viaggiatori, costretti come pezzi del tetris nella carlinga del velivolo. La battaglia tra le diverse compagnie aeree passa anche di qui, per una guerra di centimetri nella quale, a farne le spese, sono i passeggeri. La riduzione degli spazi riguarda tutti, a partire dai vettori più noti, quali American Airlines, Emirates ed Air France-KLM, fino ai voli low cost interni ad uno stesso continente. I maggiori produttori mondiali, Boenig e Airbus, non possono che adeguarsi, trovandosi talora costretti a consegnare aerei con un numero di posti a sedere superiore a quello suggerito da loro stessi.
Se paghiamo i voli sempre di meno, è anche per questa drastica ottimizzazione degli spazi. La strategia delle compagnie è quella di riempire il più possibile il velivolo differenziando i servizi. Ampliando l'area della business class è possibile aumentare non solo il numero dei passeggeri, ma anche lo spazio individuale e il comfort. Un servizio che viene fatto pagare profumatamente e che sopperisce ai bassi profitti unitari della economy class. Qui, invece, la classica fila da otto o da nove posti si è alzata a nove o dieci. Un'organizzazione che motiva quell'impressione di caos che avete quando alzate la testa sul corridoio e che, evidentemente, non è solo un'"impressione". I braccioli possono essere usati a turno, mentre la hostess si destreggia con il carrello in incastri perfetti tra una fila e l'altra. Tra la business e la economy esistono talvolta classi di mezzo, anche se bisogna osservare che la business si apprezza di più quanto più l'alternativa è scadente. Alcune compagnie agevolano attraverso promozioni l'acquisto di due posti per un solo passeggero.
Passiamo alle misure ed osserviamo l'iter che ci ha portato in 50 anni – come osserva il Wall Street Journal – a tornare alle misure ridotte dei primi tempi. Il Boeing 707 di allora montava sedili larghi 43 centimetri, tra gli anni Sessanta e Settanta si diffusero sul Boeing 747 quelli di 45,7 cm, che arrivarono poi a 47 cm su Boeing 777 e A380. Oggi l'europeo A330, nella sua versione più diffusa, mette a disposizione sedili di 42,4 cm. Il tutto senza considerare che le generazioni più giovani sono mediamente più grandi delle precedenti. Contestualmente aumentano i posti a sedere. Sul Boeing 777 per venti anni i posti su ogni fila sono stati di 9 sedili, nel 2010 il 15% aveva 10 posti, l'anno scorso la porzione è aumentata fino al 70%.
Per il futuro Boeing ed Airbus stanno progettato aerei più larghi, in modo tale da poter aumentare lo spazio interno. Una soluzione che non solo necessita di almeno sette anni per introdursi nel mercato, ma che soprattutto non esclude che le compagnie aeree chiedano sempre la stessa modifica: più posti a sedere, più stretti.