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Nelle prenotazione on-line gli hotel a 4 stelle vincono sulle strutture minori

L’85% delle strutture di categoria superiore rende possibile la prenotazione sul Web direttamente o per intermediazione. Fanno altrettanto solo il 42% degli uno o due stelle.
A cura di Danilo Massa
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hotel su internet

Era relegato alla dimensione avventurosa del viaggio. Per chi si accingeva a partire avendo come riferimenti pochi contatti essenziali, collegarsi via email con un proprietario o un albergo poteva risultare un modo utile per stabilire quei due o tre punti fermi per sostare e riposare in un letto. Adesso, invece, il Web diventa appannaggio soprattutto delle catene più note e forti. Questa la considerazione ricavabile dall'indagine presentata durante l'assemblea Asshotel-Confesercenti, “Competitività delle Pmi del turismo di fronte al cambiamento”.

Gli alloggi di categoria superiore che assicurano la possibilità di prenotare on line, infatti, sono oltre l’85%, ma per il 42% delle strutture ad una o due stelle Internet è ancora un territorio inaccessibile. E se la Rete è ricca di società nate con la mission della mediazione, la maggior parte delle prenotazioni e dei pagamenti avviene secondo un rapporto diretto consumatore-gestore (precisamente il 43,5% delle transazioni), a volte tramite Internet (17,4%). La transazione indiretta, invece, fa leva sui siti di intermediazione (l’11,8% del totale) o sulla tradizionale agenzia di viaggi (l’8,6%).

Per quanto concerne la propensione al marketing, conducono sempre le strutture di categoria superiore, delle quali il 72,5% dei 4 stelle utilizza strategie di promozione, mentre per le categorie minori solo il 46,4% fa ricorso al marketing. La media nazionale è del 59%.

Si rendono più reperibili ed efficienti sul Web e fanno maggiormente leva sulle strategia di marketing, ma in quanto a dinamicità non vincono gli hotel a 4 stelle, ma la categoria immediatamente inferiore: il 93,3% dei 3 stelle utilizza gli investimenti per migliorare la propria offerta, contro l’87,5% delle strutture più lussuose. Degli 1-2 stelle solo il 62% reinveste negli alloggi offerti ai propri turisti.

Danilo Massa

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