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Santa Maria Capua Vetere: la valorizzazione del mitreo e della parte romana

Un convegno ed una mostra d’arte sul Mithra riaccendono le luci sulle bellezze romane della città, dal mitreo stesso all’anfiteatro.
A cura di Danilo Massa
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L'uccisione della parte lunare e femminile di sé

Tempo fa, su queste stesse pagine, abbiamo denunciato lo stato di abbandono delle bellezze romane e pagane di Santa Maria Capua Vetere. Il nostro riferimento, in particolare, andava al luogo di culto del dio Mithra, divinità di provenienza indo-persiana rappresentante il Sole, la cui dottrina venne abbracciata da una parte importante delle élites (soprattutto militari) romane.

Apprendiamo con sollievo che le Soprintendenze per i Beni archeologici di Caserta, Salerno, Avellino e Benevento, nonché il Comune di Santa Maria Capua Vetere stesso, hanno organizzato un convegno ed una mostra d'arte dedicata proprio al dio Mithra. Il convegno inizierà alle ore 9.30 di sabato 29 maggio sul tema “La tradizione dei culti orientali nella religione romana di età imperiale”. Partecipano all'incontro docenti ed esperti di religioni: i professori Marisa Tortorelli Ghidini, Giovanni Liccardo, lo scrittore di esoterismo occidentale Stefano Arcella, il professore Giorgio Agnisola, il Gran Priore dei Cavalieri Templari Stelio W. Venceslai, nonché i professori Serenella Ensoli e Silvana Episcopo.

Il giorno successivo, domenica 30 maggio, inizia la mostra di pittura, fotografia, scultura e ceramica con il tema “Mithra, sol invictus”, volta ad inaugurare il Museo archeologico dell’antica Capua sita in via Roberto d’Angiò n. 48. Ovviamente una visita del Mitreo da aggiungere al percorso artistico è assolutamente d'obbligo.

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